Buongiorno Lettori,
oggi è una giornata molto particolare. Sto impazzendo sulla relazione da fare per lo stage universitario e intanto penso ad altre mille cose da fare. Avete presente quando avete miliardi di cose da fare e passate più tempo a capire come farle, piuttosto che attivarvi?
Ecco. Questa sono io.
Ed è proprio su come sono fatta io che oggi ho ideato questo post, sperando di scoprire anche i vostri pareri, le vostre opinioni.
Da cosa nasce questo post? Girando su facebook e sui vari gruppi che frequento, oltre ai blog che leggo frequentemente, mi sono tornati alla mente dei titoli, dei libri che io proprio non sono riuscita a leggere. E non del tipo “Ero quasi alla fine e ho mollato” ma più del tipo “entro le prime 50 pagine”
E allora eccoci qui, vi parlo di quei libri che ho abbandonato quasi subito, per niente catturata dalle loro parole. Ma si sa, sono io che sono storta.
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Alessandro D’Avenia

Trama: Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori “una specie protetta che speri si estingua definitivamente”. Così, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. Leo sente in sé la forza di un leone, ma c’è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l’assenza, tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione e la perdita è bianco. Il rosso invece è il colore dell’amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l’ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, più vicina, e, come tutte le presenze vicine, più difficile da vedere: Silvia è la sua realtà affidabile e serena. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.
Il dardo e la rosa
Jacqueline Carey

Trama: Terre D’Ange: un regno fondato dagli angeli e popolato da individui in cui una bellezza mirabile si accompagna a un’incondizionata libertà fisica e mentale. Un unico precetto guida infatti le Tredici Case che lo dominano: Ama a tuo piacimento. Destinata sin dalla tenera età a servire in una delle Case, Phèdre è nata con una piccola macchia scarlatta nell’occhio sinistro. Per molti, un difetto irrimediabile. Per altri, un segno rarissimo e sconvolgente: il Dardo di Kushiel, il marchio che contraddistingue le “anguissette”, coloro che possono mescolare la sofferenza e il piacere per natura e non per costrizione. Ma quando il nobile Delaunay la riscatta, il futuro di Phèdre si apre verso l’ignoto: non consumerà i suoi giorni come perfetta cortigiana, diventerà una spia. Il regno di Terre d’Ange, infatti, è inquieto e agitato, e Delaunay vuole scoprire chi sta tramando nell’ombra…
Le sette sorelle
Lucinda Riley

Trama: Bellissima eppure timida e solitaria, Maia è l’unica delle sue sorelle ad abitare ancora con il padre ad Atlantis, lo splendido castello sul lago di Ginevra. Ma proprio mentre si trova a Londra da un’amica, giunge improvvisa la telefonata della governante: Pa’ Salt è morto. Quel padre generoso e carismatico, che le ha adottate da bambine raccogliendole da ogni angolo del mondo e dando a ciascuna il nome di una stella, era un uomo di cui nessuno, nemmeno il suo avvocato e amico di sempre, conosceva il passato. Rientrate precipitosamente nella villa, le sorelle scoprono il singolare testamento: una sfera armillare, i cui anelli recano incise alcune coordinate misteriose. Maia sarà la prima a volerle decifrare e a trovare il coraggio di partire alla ricerca delle sue origini. Un viaggio che la porterà nel cuore pulsante di Rio de Janeiro, dove un vecchio plico di lettere le farà rivivere l’emozionante storia della sua antenata Izabela, di cui ha ereditato l’incantevole bellezza. Con l’aiuto dell’affascinante scrittore Floriano, Maia riporterà alla luce il segreto di un amore sbocciato nella Parigi bohémienne degli Anni ’20, inestricabilmente legato alla costruzione della statua del Cristo che torreggia maestosa su Rio. Una vicenda destinata a stravolgere la vita di Maia.
Tre libri ma sicuramente ne ritroverò altri nella mia libreria, o sparsi chissà dove. La verità è che sono tre libri che avevo iniziato con alcune aspettative. Bianca come il latte, rossa come il sangue era un vero e proprio caso editoriale, con vendite altissime e tanta pubblicità. Molte persone l’avevano amato, se ne parlava bene ovunque, così l’ho comprato anche io… peccato che non sono adatta a quel genere di libri e dopo poche pagine ho dovuto abbandonarlo, incapace di continuare una lettura che non mi coinvolgeva. Potrei dire che lo leggerò più avanti, ma non credo di farlo, perché non è proprio il mio genere.
La saga della Carey l’avevo regalata (il primo volume), incuriosita io stessa dalla cover tanto bella e dalla trama interessante. Il destinatario del regalo l’ha molto apprezzato e in seguito avevo iniziato a leggerlo anche io ma ahimè, l’ho trovato all’inizio troppo esagerato, tanto da annoiarmi e, vista la quantità di pagine, l’ho abbandonato per evitare di ritrovarmi con un libro per mesi.
E arriviamo alle Sette sorelle che proprio non fanno per me. Non sono riuscita ad entrare in empatia con la protagonista e con l’ambientazione. Un libro in cui avevo riposto tante aspettative e che invece non fa proprio per me. Ma son io gente, perché tante ragazze hanno amato (e continuano ad amare) questa lunga serie delle Sette sorelle di Lucinda Riley.
E voi Lettori, avete i libri da “50 pagine”, quelli che proprio non siete riusciti a mandare giù, tanto da abbandonarli dopo pochissime pagine?
Scheggia

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Ciao =)! Di tutti i libri, da te citati, ho letto solo ” Bianca come il latte, rossa come il sangue “, un libro adorato e amato, ma ho versato troppe lacrime… >.<, e non parliamo del film XD!
Ella
So che è molto triste. Io purtroppo non sono riuscita ad apprezzarlo 😭
Ho appena finito “Le sette sorelle” e mi è piaciuto molto. Però credo che sia un libro che o ti prende o non ti prende. Non credo lasci vie di mezzo =)
La penso come te. In molte l’hanno amato da subito. A me invece non ha preso per niente, però sono felice che ti sia piaciuto, perché così ti sei goduta un libro 😃