La lettura e i giovani: esiste un target? Cosa si dovrebbe leggere e cosa no?

Miei cari Lettori eccoci al martedì e oggi direi che è necessario dedicare il post a qualcosa di serio.
Non credo potrò parlare in termini del tutto seri, non è nelle mie corde, ma in realtà questo articolo nasce dopo aver assistito ad una scena che è la seguente:


“Before! Eccolo!”
con la ragazza che, avrà avuto si e no tredici anni, si lanciava in libreria e afferrava la copia dell’ultimo libro di Abeforenna Todd, che poi è After con il PoV diverso, ovvero quello di Hardin, il fantastico amore di Tessa.


In quel momento ammetto di essere rimasta un po’ sconvolta.

Sempre nella stessa libreria, entra un’altra ragazzina che cerca di farsi comprare Over: Un’overdose di te di Sabrynex e, non avendo
letto il libro in questione, vi riporto una frase presa da una recensione su
Amazon, scritta da PinkValentinaPepper:

« Ciò che ruota intorno alle loro vite è il disastro totale: ragazzi persi tra erba e pasticche, ragazze che si concedono con facilità per trovare un attimo di pace nel sesso. »

In quel momento mi sono domandata: esistono i target? Ci sono libri adatti ai ragazzi e altri che invece non andrebbero fatti leggere ad una certa età?

La risposta che mi sono data è: si.

Mentre un adulto può trovare piacevole anche una storia più leggera (credo che per un adulto non sia
sbagliato leggere Roald Dahl ogni tanto!), per dei ragazzi/e non è adatto leggere di tutto, perché spesso si affrontano determinati temi con troppa leggerezza e non credo sia saggio.

Ad esempio, chi legge Before, ha molto probabilmente letto After, e sappiamo di cosa si parla… la verginità di Tessa che diventa quasi un gioco a premi, la continua sottomissione di questa ragazza che perdona ogni malefatta al ragazzo e che altro?
Ripicche e Alcool.

Un’overdose di te da quanto ho capito segue più o meno la stessa linea.

Non voglio essere una di quelle persone un po’ all’antica, però io non trovo libri come After, Before e simili, adatti alle ragazzine troppo giovani.

Capisco la gioia che si possa provare nel sentire una persona di quell’età chiedere un libro, in tempi in cui c’è davvero poca gente che legge (Ricordate i dati Istat? Qui l’articolo: Che tipo di lettori siete?) però bisogna sempre vedere cosa si legge soprattutto in un’età di crescita così importante.

Allora faccio anche a voi questa domanda: esistono dei target? È giusto che ci siano? Oppure l’importante è leggere, non importa cosa?

Fatemi sapere…

Scheggia

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Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

19 Replies to “La lettura e i giovani: esiste un target? Cosa si dovrebbe leggere e cosa no?

  1. Hai fatto bene a sollevare questo tema è hai ragione su tutta la linea.
    Esistono i target, o perlomeno così dovrebbe essere, altrimenti che ci stanno a fare i libri per adulti e quelli per ragazzi?
    Certo, anche le letture sono cambiate, ma io preferisco decisamente essere di vecchio stampo, quando i libri che mi ritrovavo sottomano erano “piccole donne”, “i ragazzi della via pal” e “le avventure di pinocchio”.
    In un’epoca in cui vedo ragazzini di tredici anni con una birra in mano pensando solo a come vestirsi, all’ultimo modello di telefonino o a come “buttarsi” sulle ragazze, non mi stupisce che poi si vogliano leggere questo genere di libri.
    Sì, è bello comprare i libri e vedere ragazzi che entrano in libreria, ma sarebbe meglio se le letture fossero di qualità superiore e avessero uno spessore.
    Sabrina

    1. Io ricordo di aver letto all’età di 13/14 anni i primi libri di Harry Potter oppure le qualcosa di Sherlock Holmes. Insomma, libri diversi, non del tutto classici ma adatti. Le letture sono cambiate, è verissimo, siamo passati tutti attraverso il periodo Tre metri sopra il cielo (io no onestamente) e in tanti si sono avvicinati alla lettura grazie a quel libro, però se non ho informazioni sbagliate, non c’erano le così specifiche come oggi. A me spaventa il fatto che spesso si entra troppo nei dettagli…

      1. Quando avevo io tredici anni questi libri non esistevano e francamente saghe ne ho letto poche, perché sono passata dai classici per ragazzi alle letture per adulti.
        Nonostante pure io abbia letto tre metri sopra il cielo a vent’anni non mi è piaciuto, e anche se c’era la ribellione giovanile i temi erano trattati in base all’età.
        Ora sembra che i bambini debbano crescere in fretta senza assaporarsi la loro fanciullezza.

  2. Nella biblioteca del mio paese la serie After non viene data in prestito a ragazzi minori di sedici anni e questo dice tutto!
    Quando avevo sedici anni non c’erano tutti questi Young adult. Ora li leggo, ma resto sconvolta da quello che presentano: ragazzini, perché scusate ma in molti sono a malapena diciottenni, che saltano da un letto all’altro senza sentimento, senza un briciolo di stima, bevono e fumano….se questo è il futuro del mondo..be’ è decisamente triste. Ho notato, però, che i Young adult italiani sono più, come dire, contenuti? c’è più classe, più stile, meno “sesso a caso”
    E’ bello vedere giovani che leggono, ma qualche classico in più o qualche lettura più sostanziosa non sarebbe male

    1. Vi ringrazio per questi commenti. Erica nella tua città hanno fatto un’ottima scelta, perché anche secondo me After non andrebbe letto sotto i sedici anni. Sulla differenza tra libri stranieri e italiani non mi è capitato di far caso a queste differenze, quello che posso dire però è che sembra che i libri italiani stiano prendendo troppo spunto da ciò che viene pubblicato all’estero. Spero solo che i tempi cambino nuovamente e che ci sia un’inversione di rotta, magari con pubblicazioni più adatte ai ragazzi, anche perché mi sembra ci sia una continua voglia di farli crescere velocemente, come se l’adolescenza non esistesse.

  3. Ho visto la stessa scena che descrivi in un ipermercato. Una ragazzina di tipo 12 anni che diceva alla mamma: “Voglio quello!”, indicando After. La mamma era perplessa, ma in un ipermercato chi è che si preoccupa di dare informazioni adeguate? A parer mio sarebbe opportuno indicare un limite d’età come si fa con i videogiochi. Almeno per i libri che hanno una casa editrice alle spalle.

    1. Magari sulle famose fascette si potrebbe mettere il limite d’età. D’altronde se c’è il limite per la visione dei film, perché per i libri non potrebbe essere uguale?

      1. Devo ammettere che purtroppo la crisi delle belle letture la vedo anche negli adulti, faccio tirocinio nelle biblioteche e se una ragazza alla soglia dei quarant’anni mi dice che after è il più bel libro mai letto c’è qualche problema di fondo, quindi ci stupiamo che i ragazzi leggano questi libri?
        Secondo me si stanno perdendo molti valori e il concetto della realtà, perché a volte sono proprio le mamme che spingono le ragazzine a leggere questi libri.
        Preferirei veder uscire un Harry Potter però purtroppo anche i libri ora “son di moda”.
        Poi non ci stupiamo se persino l’editoria è in crisi, come tutti devono fare i conti sul libro del momento, e se non si sfornano storie simili purtroppo non vengono presi in considerazione.
        E oltre gli altri ci mancavano anche i before!

  4. Ho avuto un’esperienza molto simile, ma in biblioteca: una sfilza di libri di After prenotati e la mia bibliotecaria di fiducia che, amareggiata, mi confessa che sono stati richiesti da ragazzine delle medie. Non so quale sia il target di After & co., forse siamo più sui sedici anni, che sui tredici, soprattutto per i temi trattati ( anche se male). Il fatto che poi vengano letti dalle tredicenni è un’altra storia. Sono della convinzione che la lettura possa avere un enorme impatto nella nostra vita, sia positivamente che non, quindi la domanda è: queste ragazzine riusciranno a prendere quello che in questi libri vale la pena di conoscere e imparare, oppure verranno influenzate negativamente da queste pagine?

  5. Ciao Scheggia, eccomi qui a curiosare ^^
    Io ho 18 anni e amo le librerie, ci passo delle ore intere, ma da qualche anno a questa parte ciò che vedo sugli scaffali del reparto Ragazzi mi fa nascere delle perplessità.
    Leggo da sempre e in ogni fascia di età ho letto i libri adatti. I miei gusti variano a seconda del momento e anche crescendo sono cambiati molto, ma come si fanno a classificare “per ragazzi” libri che affrontano così superficialmente tematiche difficili?
    Queste povere tredicenni che si ritrovano la libreria piena di questi romanzi – che ovviamente non sono mai autoconclusivi, per carità! – che tipo di pensieri/idee svilupperanno crescendo?
    Libri come Before, After e simili, seppur io non li abbia letti, né abbia intenzione di farlo, penso debbano rivolgersi a persone più mature, come minimo dai 16 anni in su.

    1. Ciao e benvenuta 😃 ho le tue stesse perplessità perché poi si innesca come un effetto a catena a quell’età: se inizi con quelle letture, a meno che qualcuno non ti indirizzi anche verso altro, leggerai solo quel genere e secondo me, in molte di queste storie, si dà un’idea molto bassa della donna e non la condivido. Che idea si fanno le ragazze nel vedere queste ragazze di vent’anni appena così sottomesse e trattate male?

  6. Ciao! Che carino il tuo blog, è la prima volta che passo di qui.
    Io sono dell’idea che i libri considerati per ragazzi molto giovani anche quelli indicati per la fascia d’età 10/15 siano quelli con i messaggi pià educativi e profondi.
    Vedi Il piccolo principe, Olga di carta, Harry Potter, Matilde e potrei continuare…
    Di contro, quelli per gli adolescenti sono, molto spesso, stupidi e frivoli.
    La tua esperienza mi ha fatto venire in mente la mia, che è stata un po’ diversa, ma che mi ha ugualmente lasciata perplessa:
    Ero in libreria e una bambina era lì con sua madre ed entrambe davano un’occhiata agli scaffali.
    La piccola era rimasta incantata ad osservare le copertine dei classici della Giunti Junior (ci credo, lo sono rimasta anch’io, sono delle edizioni bellissime *-*).
    Alla fine ne ha scelti due: “Piccole donne” e “Piccole donne crescono”, li ha portati alla mamma dicendo, con vocina risoluta, “mamma voglio questi due!”. La mamma, tutta intenta a leggere le prime pagine di #Grey -__-” ( Stendiamo un velo pietoso ) non le prestava la minima attenzione. Allora la bambina, dopo aver tentato inutilmente di farsi ascoltare, si è diretta tutta sola alla cassa, dicendo alla cassiera “Quanto vengono questi due?”
    È tornata dalla mamma, ancora tutta presa dalla sua lettura, e le ha detto “16 mamma”.
    Alla fine la madre, con in faccia un’espressione estremamente infastidita ed esasperata, le ha detto, prendendo i due libri che la piccola teneva in mano, “dai, dammi qua sti libri” e si è diretta alla cassa per procedere all’acquisto.
    Morale della favola: “la bambina ha sicuramente gusti letterari migliori di quelli di sua madre” XD
    Mi auguro solo che la madre non la rovini 🙁

    1. Ciao 😃 ti ringrazio per i complimenti! Purtroppo scene del genere sono sempre più frequenti e lo trovo assurdo. Comprendo da un lato che ad oggi i libri hanno un costo relativamente alto però meglio comprare libri (soprattutto quando si tratta di classici per ragazzi) che onestamente tutte quelle cose di Violetta (per fare un esempio su tanti). E concordo con la tua morale!

  7. Capisco le tue preoccupazioni e, facendo il bibliotecario e avendo sopratutto utenti della fascia 11-14 anni, mi pongo di continuo dei problemi simili, però… però la biblioteca pubblica ha proprio la missione di rendere accessibile la conoscenza a tutti e di promuovere la lettura, specialmente presso i più giovani. Non voglio scaricare ogni responsabilità, è ovvio che cerco di ‘dirottare’ i ragazzi (così come gli adulti) verso i libri che considero migliori, e cerco di evitare di acquistare libri-spazzatura, ma non posso, proprio non posso censurare un libro. Se l’utente lo desidera ed è sicuro di volerlo prendere dopo che gli ho detto di cosa parla e come ne parla, non posso fare altro che darglielo in prestito. La responsabilità ultima sulle letture dei minorenni è dei genitori. A ogni modo, è sempre meglio che una ragazza legga After piuttosto che niente: chi legge è più vicino alla salvezza, sempre.

    1. Ti ringrazio per il tuo commento. È importante visto il tuo lavoro. Il discorso che fai sulla lettura è quello che facevo anche io qualche tempo fa, quando uscì Tre metri sopra il cielo. Dicevo che l’importante era avvicinarsi alla lettura. Oggi però mi domando se almeno non vada segnalato in copertina che il libro ha dei contenuti e tematiche che forse non sono adatte alle ragazzine…

  8. After è un libro di scarsa qualità letteraria per lo stile sciatto, la trama abusata e prevedibile. La concezione della donna è deprimente. Di libri così ne abbiamo letti tutti. Ma ne siamo usciti vivi e magari ci sono serviti come termini di paragone per apprezzare le letture migliori. I contenuti sono espliciti ma non volgari, e suppongo che gli atti descritti siano abbastanza rappresentativi della maggior parte delle prime esperienze sessuali. Per cui è facile che le adolescenti si sentano coinvolte in questa lettura. Se ne sono interessate e riescono a leggerlo forse dovremmo cercare di accettare la cosa con più fiducia e serenità. La soluzione che prospetti di indicare da che età si può leggere il libro può sembrare un facile rimedio ma secondo me non lo è. Si tratterebbe di censura, con tutte le sue inevitabili difficoltà, pericolosità e controindicazioni: chi decide cosa e quanto? Su che basi? Quale ideologia porta? Il sesso è osceno? Offende qualcuno? E il fascino del proibito? Insomma, forse è meglio affrontare le nostre paure, parlarne coi ragazzi, invitarli a essere curiosi e onnivori nella lettura, farci vedere mentre leggiamo, passargli buone letture (magari anche quelle un po’ trasgressive che piacevano tanto anche a noi o che alla loro età avremmo tanto voluto leggere).

    1. Bè io non parlo di problemi con il sesso piuttosto con certe scene che potrebbero essere discutibili. Un personaggio come Tessa non va preso ad esempio. Io l’ho letto After quindi so cosa c’è scritto dentro e fossi un genitore non lo farei assolutamente leggere a mia figlia perché il problema di quel libro è tutto tranne che il sesso in sè come atto. Secondo me poi c’è un tempo per tutto e forse a 12/13 anni non bisognerebbe leggere certi libri.

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