[Recensione] Il matrimonio di mia sorella di Cinzia Pennati

Buongiorno Lettori!

Il mercoledì è il giorno di mezzo, quello che alla fine fa vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, a seconda del nostro umore settimanale. Io sto ancora decidendo, ma credo vi farò sapere a breve.
In questa giornata di mezzo vi parlerò di un libro che ho letto in questo periodo e che avevo comprato, come al solito, da mesi (sia chiaro, devo andare in libreria a giorni, sia mai resti senza libri accumulati); il libro di cui vi parlerò è Il matrimonio di mia sorella di Cinzia Pennati, un romanzo che mi ha piacevolmente stupita e che, lo ammetto senza problemi, non avrei mai letto se non mi fosse stato consigliato.

Il matrimonio di mia sorella
Cinzia Pennati
Giunti Editori
Prezzo: 14.90 €
eBook: 2.99 €

Trama: Bellissima e sognatrice, da sempre Celeste è la prediletta della famiglia, adorata dagli amici e dai numerosi corteggiatori. E finalmente è arrivato il giorno che tutti aspettavano: le nozze con Roberto, l’uomo ideale, solido e affidabile. Un matrimonio in grande stile, con un abito da favola e la chiesa traboccante di fiori. Ben diverso dalla rapida cerimonia con cui si è sposata la sorella maggiore Agnese: quasi un marchio d’infamia che la madre non le ha mai perdonato. D’altronde, Agnese è la figlia concreta e misurata, quella su cui si può sempre contare, che non riserva sorprese. Ma adesso, a quasi quarant’anni, con due bambine, un lavoro estenuante e un marito con cui forse la magia non c’è mai stata, Agnese vacilla: è veramente questa la vita che desiderava? E se è così, perché prova uno strano brivido ogni volta che riceve un messaggio da Andrea, quel nuovo collega così comprensivo? Ma quando perfino Celeste, tanto sicura e perfetta, viene messa in crisi da un ritorno inaspettato, Agnese non può che chiamare a raccolta le donne di famiglia, tutte radunate davanti a un bicchiere di sherry: la madre Ines, in eterno conflitto con la nonna; la cugina Fiamma, con un segreto nel cuore; e soprattutto l’eccentrica zia Rosa, che non si è mai sposata ma ha molto da rivelare sulla forza della passione… Nell’arco di un solo giorno speciale, tra ricordi, confessioni, tradimenti e riconciliazioni, Agnese vedrà cadere ogni certezza e ogni maschera: ma è davvero troppo tardi per essere leali con se stesse?

Partiamo subito con una scomoda verità: la copertina di questo libro invoglia a NON comprarlo. De gustibus, non lo metto in dubbio, ma quando una cover è così cupa, con questi quattro vestiti appesi che fanno molto damigelle da matrimonio americano, o film/commedia sull’amore ai matrimoni, ecco, quando una cover si presenta così, il biglietto da visita è in qualche modo macchiato e non incita all’acquisto.
Perché lo dico? Perché se non fosse stato per il consiglio di un’amica, io questo libro non lo avrei mai comprato, perché sono soggetta all’estetica delle cover e perché messo in mezzo a tanti altri libri, si perde.

Detta la mia personale opinione sulla cover, passiamo al libro, che come scoprirete tra poco, cela una storia che banale non è e che si dimostra all’altezza di una gran bella lettura, con momenti ironici e scomode verità che si celano dietro quelle che sono le famiglie numerose.

Quando mi sale l’agitazione, una cioccolata calda o qualche cannolo alla crema sono molto meglio di qualsiasi altra cosa. Mi dispiace per la psicologa, perché lei ci teneva molto. 

La protagonista di questo libro è sicuramente Agnese, madre di due bambine, moglie di un uomo che si comporta da bambino e sorella di una sposa decisamente isterica e sopra le righe. Ma soprattutto Agnese è la figlia diversa, quella che non si è sposata con una grande cerimonia e che è andata via di casa presto senza essersi prima sposata (E non sia mai eh!).
La storia si svolge tutta nell’arco di una giornata, per l’appunto il matrimonio di Celeste, sorella minore che ha organizzato una cerimonia in grande stile, per compiacere la madre ed evitare che chiunque le parli dietro.

Questo è un romanzo che, con la giusta dose di ironia e dramma, indaga sulle complesse dinamiche famigliari: dai matrimoni che scricchiolano alle difficoltà di conciliare i mille aspetti della vita coniugale, dalle generazioni messe a confronto agli obblighi che cambiano nei decenni, fino a quella verità universale che cerchiamo di negare e che invece tanto sogniamo, ovvero la felicità.

Agnese, Celeste, Rosa, Fiamma, ma anche le stesse Ines e Norma sono persone tra di loro tremendamente diverse eppure così simili sotto certi aspetti che basta poco per unirle, che sia davanti a una bottiglia di Sherry o davanti ai ricordi di una vita.

Il bello di questo libro è che, nonostante si svolga tutto nell’arco di una giornata, si assiste al reale mutamento di alcuni personaggi, che compiono scelte e fanno passi avanti, siano essi giustificati o meno. Nonostante sia un romanzo totalmente al femminile, non viene demonizzato l’uomo o il marito in quanto tale, anzi si assiste alla varietà di personaggi anche in questo campo, notando come ci siano uomini come Luca, che danno tutto per scontato e crollano alla prima difficoltà, a uomini come Duccio che abbracciano la vita e la vivono con amore e pazienza.

Luca borbotta, ma a me non interessa, di una cosa può star certo: non mi rassegnerò mai a essere una di quelle mogli che parlano del marito come se fosse un bambino da accudire, per poi riempirsi la vita di lamentazioni. Lotterò per la mia tazza di caffè al mattino, per dividere equamente i lavori di casa, per l’organizzazione della famiglia. Sfiderò le abitudini, discutendo se necessario fino a perdere il fiato. Mi difenderò da un ruolo che non mi appartiene.

Agnese, per alcuni aspetti, rispecchia tantissimo molte donne (dal rapporto con la propria famiglia, gli scontri con la madre e la suocera onnipresente), anche per questo l’ho trovata davvero un bel personaggio, con i suoi alti e bassi, con i suoi momenti di crisi e i momenti di sollievo dati anche da un semplice messaggio sul telefono.
Alcuni aspetti finali, soprattutto nella vita di Fiamma e Rosa, mi sono piaciuti un po’ meno, però questo resta sicuramente un romanzo davvero carino da leggere, con un’edizione che apprezzo tantissimo e che secondo me è rovinata soltanto da una brutta cover.

E voi conoscete già questo libro e questa autrice? So che molte persone sono come me, badano tantissimo alla cover di un romanzo, quindi in questo caso ve lo dico, passate oltre l’immagine e comprate questo libro, perché è una lettura che merita la vostra attenzione.

Scheggia

Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

One Reply to “[Recensione] Il matrimonio di mia sorella di Cinzia Pennati”

  1. Difficile non ritrovarsi almeno in uno degli alti e bassi della protagonista: conciliare matrimonio, figli, famiglia e lavoro con la propria vita personale è la sfida di ogni donna. Sebbene la storia si svolga in una sola giornata, la sensazione è di spaziare nel tempo e le pagine scorrono velocemente. Lo consiglio!

Leave a Reply to Simona B.Cancel reply