Buon pomeriggio Lettori!
Torno sul blog da vecchiarda! Due giorni fa il calendario era fermo sul giorno X, il giorno del mio compleanno; i 29 si sono schiantati contro la finestra di casa mia e qualcuno ha già cominciato a dire “quasi 30”.
Che vuol dire “quasi 30”? I miei sono ancora 29, forse solo al 2 dicembre del prossimo anno, 10 minuti prima di mezzanotte, potrete dirmi “quasi 30”. Però la prendo a ridere, fortunatamente qualcuno lo dice più per ridere che altro.
Forse in questi giorni, con l’avvicinarsi del compleanno, le candeline da spegnere (a casa hanno messo un 29 bello grande sulla torta, la sera invece ho optato per una singola, innocua candelina, un po’ anonima ed efficace) e la torta da preparare, ho trovato il libro giusto, con il carico di umorismo adatto alla situazione. Oggi vi parlerò di Dente per Dente di Francesco Muzzopappa, un libro ironico che va affrontato con mente aperta e senza giudicare il protagonista, altrimenti si manda all’aria tutto il lavoro dell’autore. Parere mio.
Dente per Dente
Francesco Muzzopappa
Fazi Editore
Prezzo: 15.00 €
eBook: 7.99 €
Trama: Se Roma ha la GNAM (Galleria Nazionale d’Arte Moderna), Bologna il MAMBO (Museo d’Arte Moderna BOlogna) e a Napoli c’è il MADRE (Museo d’Arte contemporanea DonnaREgina), a Varese hanno pensato bene di inaugurare il Mu.CO (Museo d’arte COntemporanea). Qui, a detta dei critici, sono esposte le peggiori opere dei più grandi artisti contemporanei. Tra le altre, un orribile Warhol, un Dalí terrificante, due drammatici Magritte e un Duchamp inguardabile. Leonardo ci lavora da tre anni. È un’assunzione obbligatoria: ha perso due dita in un incidente e insieme alle dita anche i sogni. Ha solo una grande certezza: si chiama Andrea, una ragazza molto cattolica, osservante e praticante, che rispetta alla lettera i dieci comandamenti, non dice parolacce e, soprattutto, non fa sesso. Non fa sesso con lui, però, perché Leonardo, sul punto di farle la sua proposta di matrimonio a sorpresa, la scopre a letto con un altro. Da quel momento, la sua vita va in pezzi. Alla disperazione più nera, tuttavia, segue la vendetta. Leonardo decide di rifarsi su Andrea e sui suoi preziosi comandamenti. Li infrange tutti, sistematicamente, uno dopo l’altro.
Dente per Dente è la storia di Leo, un ragazzo che nel rispetto della sua donna rinuncia a quei momenti di passione forse tipici nelle coppie e che lavora in un museo, dove vengono esposte le opere minori di grandi artisti.
È un ragazzo con otto dita, una passione per le auto e come molti, appartiene a quella categoria di persone che non sopporta i suoceri, con il sentimento ricambiato.
Dopo un breve tragitto in completa assenza di traffico, raggiungiamo villa Lanzini, in aperta campagna alle porte di Varese. […] Basta un solo sguardo alle colonne doriche davanti al portone d’ingresso in cedro intagliato a mano, per capire che ci troviamo in un’altra fascia fiscale.
Leo è il protagonista di Dente per Dente, una commedia ironica nella quale il tradimento di Quella fa da sfondo alla vendetta VEV (Virile e Vendicativo), un modo per riprendersi quasi tutto ciò che gli è stato negato in due anni di fidanzamento. Sarà il tradimento, da parte della fidanzata cattolica, a spingere Leo verso una sola direzione: infrangere tutti i comandamenti, per liberarsi della presa di quella donna che ha amato.
Con un ritmo calzante e un umorismo evidente, il protagonista si mette e a nudo e da voce ad alcuni pensieri che spesso teniamo nascosti nei meandri profondi del nostro cervello. Quando pensiamo che vorremmo vendicarci, prima di rinsavire e ragionare, prima di commettere sciocchezze. Ecco, Leo non rinsavisce e si vendica, in un modo tutto suo, spesso goffo e con molte difficoltà, in parte aiutato da Ivan, il suo amico comunista che non approva totalmente il suo piano.
A proposito, hai già pensato ai regali di Natale?
A Pasqua?
Bè, se togli i giorni lavorativi, le domeniche, le feste comandate, il ponte tra il 25 aprile e il Primo Maggio, le vacanze estive, i Santi, i Morti e l’Immacolata, non è che ti rimanga poi chissà quanto tempo per farli.
Il focus del libro, dopo i primi capitoli, è proprio sulla vendetta infatti ogni capitolo prende il nome di un comandamento e termina con un’opera artistica (disegnate da Muzzopappa) che cerca di spiegare come potrebbe essere il MU.CO.
È un libro divertente che fa davvero sorridere e che sono felice di aver letto in questo periodo, perché sono sempre dell’idea che i libri giusti arrivano al momento giusto e questo era il suo momento.
Voglio ringraziare la Fazi per la copia digitale e vi invito a leggere questo libro che vi accompagnerà per qualche giorno e vi strapperà davvero tante risate!
Qualcuno di voi l’ha già letto? Vi è piaciuto?
Scheggia
Mi dispiace, devo andare, e vi giuro che non ho pensato ai Pooh.