[Recensione] I primi secondi di un abbraccio di Katy Regan

Buon pomeriggio Lettori!

In questa giornata primaverile voglio parlarvi di un libro davvero particolare, dolce e pieno di momenti così intensi da lasciarvi senza fiato. Oggi vi parlerò di I primi secondi di un abbraccio di Katy Regan e ringrazio la Mondadori per la copia digitale fornita.

I primi secondi di un abbraccio romanzo Mondadori Katy Regan Padre figlio amore romantico dolore forza intensoI primi secondi di un abbraccio
Katy Regan
Mondadori
Prezzo: 19.00 €
eBook: 9.99 €

Trama: Zac ha dieci anni e vive con sua mamma Juliet, perché suo padre ha pensato bene di darsela a gambe prima che lui nascesse. O almeno, questa è la versione che in famiglia gli hanno sempre raccontato. Nel tentativo di dare un padre a Zac, che ha qualche problema di peso ed è diventato il bersaglio di alcuni bulletti, Juliet si ostina a uscire con improbabili pretendenti, inanellando una delusione dopo l’altra. Una sera, in seguito all’ennesimo appuntamento andato storto, rientra a casa alticcia e con gli occhi rossi di pianto, e si lascia sfuggire di essere ancora innamorata del padre di Zac. Per il ragazzino questa è una vera e propria rivelazione, oltre che una notizia bellissima. Con il cuore che batte all’impazzata, Zac non vede l’ora di dare il via alla sua nuova missione… trovare papà. È deciso a cercare l’uomo che ha sempre immaginato e a dargli una seconda possibilità; ma principalmente è determinato a far felice sua madre una volta per tutte. Come un piccolo detective, insieme alla sua amica del cuore Teagan, inizia a raccogliere in segreto una serie di indizi che lo porteranno pericolosamente vicino alla verità. La cosa che non sa, però, è che a volte le persone hanno ottimi motivi per sparire…

Divisore Scheggia

Il nostro gioco si chiama Top Trumps dei papà. È come Top Trumps normale, solo che diamo i punti in base a quanto, secondo noi, un uomo sarebbe bravo come papà: se è gentile, severo o simpatico; se è ricco e potrebbe portarci a vivere delle avventure; se ci difenderebbe durante una rissa.

Zac, dieci anni e un sogno: scoprire dove si trova il suo papà. Un desiderio così complesso eppure con una domanda abbastanza semplice, perché vorrebbe solo sapere: perchè? Perché se n’è andato e ha rifiutato di stare con lui?
Eppure Zac è un bambino intelligente, che crede nelle seconde possibilità, così scrive una lettera con un invito per il suo undicesimo compleanno, spiegando al padre che forse avrà davvero voglia di conoscerlo.

I primi secondi di un abbraccio è un libro che mi ha incuriosito da prima che uscisse, un po’ per la trama, un po’ per la particolarità del titolo, che racchiude l’essenza di tutto ciò che è questa storia. I primi secondi di un abbraccio ci dicono tutto, riescono a trasmettere i nostri veri sentimenti, ed è questo che cerca Zac, dei secondi con suo padre, perché è vero che non è solo, che ha la mamma, i nonni e Teagan, ma gli manca un papà e ci tiene davvero a farsi conoscere da lui.

Una storia narrata a tre voci, con tre stili diversi: le parole di Zac, infarcite dai classici modi da bambino, che enfatizza e si perde a volte nei suoi ragionamenti; le parole di Juliet, sua madre, una donna single che cerca di fare del suo meglio e che tuttavia si abbandona al cibo, preda dell’ansia e dell’infelicità; Mick, il nonno di Zac e padre di Juliet, un uomo con un grande segreto che grava sulle sue spalle, complice di un momento drammatico e perennemente accompagnato dal senso di colpa.

Le tre storie ovviamente scorrono e si intrecciano, così in alcuni momenti scopriamo cosa sta facendo Zac, come reagisce Juliet e come si comporta Mick.
È un libro che affronta diversi temi, alcuni molto forti, come il bullismo nelle scuole e l’obesità infantile, ma anche il dolore per la perdita di una persona cara. 
Il problema del cibo occupa gran parte della storia, si affronta la questione della dieta (farla per se stessi o per essere accettati?).
Durante il racconto di Juliet si intuisce quanto sia difficile, per una madre, vedere i difetti di un figlio, così come si prova tenerezza per Lynda che nel nipote vede il figlio morto.
Ci sono gli atti di bullismo, la paura che si prova costantemente, ma c’è anche la dolcezza di un bambino che cerca il suo papà e si lascia andare a fantasie su come potrebbe essere il suo rapporto con lui.

Un libro davvero completo e carico di emozioni, dalla gioia alla tristezza, fino alla compassione che forse si prova per alcuni di loro.
Complessivamente scorre bene, ma l’ho trovato un po’ lento all’inizio, con momenti di suspense forse un po’ forzati, mentre superata una prima parte ci si ritrova totalmente coinvolti nella missione di Zac, ma anche nella realtà di Juliet e Mick.

Ho sempre pensato: “Amo tantissimo il mio bambino e questo basta”, ma non è così, vero? Non è abbastanza amarli, devi anche guidarli ed essere forte. E io non sono forte, sono debole: ecco cosa vedo quando mi guardo allo specchio.

Un libro che scava nei sentimenti delle persone, scoprendo che l’amore si desidera a ogni età, che sia l’amore per un figlio, per un padre o per un fidanzato.
Zac è un bambino e come tale viene descritto e si descrive; ho apprezzato tantissimo il non volerlo rendere un adulto, come spesso accade. È un bambino con delle passioni, magari particolari, ma nei suoi gesti resta piccolo e questo mi ha permesso di apprezzarlo.
Juliet mi ha fatto tanta tenerezza. Persa nella sua infelicità, facilmente sconvolta dalla sua stessa mente, mostra quanto possa essere fragile la psiche di una donna sola, sconvolta dagli avvenimenti che coinvolgono il figlio.

Un romanzo intenso, che alla fine si legge tutto d’un fiato perché si fa il tifo per Zac, nella speranza che possa trovare il suo papà!

E voi avete letto questo libro? Un po’ vi incuriosisce?

Scheggia

Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

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