Buongiorno Lettori!
Ultimamente ho sempre tanto sonno perché la notte non dormo, o meglio, non vado a dormire a un orario decente, e di conseguenza fatico a mettermi al pc, però oggi voglio parlarvi di un libro “ponte” letto tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024. Un bel libro in effetti, forse non perfetto e che tuttavia mi ha permesso di iniziare bene l’anno. Il libro è Il giorno in cui la guerra finì di Christian Antonini, edito dal Battello a Vapore e ringrazio entrambi per la copia.
Il giorno in cui la guerra finì
Christian Antonini
Il battello a vapore
Prezzo: 15.20 €
eBook: 7.99 €
Trama: 1945. Dalla sua barca il giovane Arturo guarda la nebbia che copre il cuore del lago di Como e che gli ha portato via il padre, contrabbandiere. Ora che lui non c’è più, Arturo non desidera altro che assomigliargli, anche se il suo era un mestiere pericoloso. Ma niente è più pericoloso della guerra, che un giorno arriva a bussare alla sua porta e a chiedergli di compiere un gesto degno del Fantasma del lago, come chiamavano il padre: trasportare una ragazza e il suo nonno in fuga dai nazifascisti sull’altra sponda, perché possano raggiungere la Svizzera e mettersi in salvo. In una lunga notte, la sua storia di quindicenne si intreccerà con la grande Storia, e tra la cattura di Mussolini, la strenua resistenza di giovani eroi partigiani e la fine della guerra, Arturo troverà una nuova rotta per tornare a casa e diventare uomo. Età di lettura: da 11 anni.
Con grande ritardo finalmente posso parlarvi anche io di Il giorno in cui la guerra finì di Christian Antonini, un libro che racconta una particolare avventura di Arturo, orfano di padre e con la voglia di fare la sua parte, un adolescente che cerca di rendere omaggio a suo padre, il Fantasma.
Dopo un prologo che ci porta nel lago con Arturo e il padre durante un’operazione nel novembre del 1940, il capitolo Uno è ambientato nell’aprile del 1945, pochi giorni prima della fine della guerra e con Arturo che vive solo con la madre, dopo la scomparsa del padre due anni prima.
Il questo libro Antonini decide di raccontarci un’avventura, giorni importanti in cui la guerra civile italiana vede su fronti opposti resistenza e fascismo, giorni in cui si ha paura di uscire fuori casa e non ci si può fidare di nessuno.
Su una barca sul lago, con i partigiani e due persone da portare in salvo, Antonini con la sua scrittura ci permette di conoscere un altro pezzetto di storia, tra romanzo e verità, in quei giorni in cui il mondo è cambiato e gli equilibri italiani si spostavano. Un libro perfetto per i ragazzi e le ragazze, con quel mix di suspense e adrenalina, un pizzico di romanticismo e un po’ di Storia che non fa mai male.
Gli ingredienti ci sono tutti e forse stavolta non lo definirei perfetto per un semplice motivo: avrei preferito qualcosa in più, qualche approfondimento in più, qualche pagina dedicata alla madre di Arturo, ma riconosco a questo libro il pregio di poter essere un ottimo strumento per spiegare al lettore le difficoltà di quel periodo.
Proprio sulla madre di Arturo voglio dire qualcosa. Nel libro è un personaggio che c’è sempre anche se non fisicamente; è una donna forte, caparbia e contemporaneamente cerca di proteggere il figlio un periodo storico funesto. Ecco. Io un libro sulla madre di Arturo, sulla sua vicenda, lo leggerei volentieri perché sono sicura che Antonini sia in grado di trovare le parole giuste per raccontare la sua di avventura, pericolosa forse più di quella di Arturo.
Gli altri personaggi che circondano Arturo sono ben caratterizzati, hanno una storia da raccontare, bella o brutta, giusta o sbagliata lo scoprirete voi, ma l’autore sa raccontarla al momento giusto e sa dare le informazioni nel momento in cui meno te le aspetti.
Un libro in cui non mancheranno combattimenti, lavoro di squadra e voglia di sopravvivere non solo alla giornata, ma a quella guerra che tutto ha cambiato, tutto ha distrutto.
Antonini si riconferma un autore che apprezzo tanto e i suoi libri ormai rientrano nella mia zona di comfort. Ve lo dico, leggeteli e fateli leggere ai vostri figli, nipoti, amici, conoscenti, case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale… Insomma avete capito.