[Recensione] Il ladro di Megan Whalen Turner

Buon pomeriggio lettori!

Oggi vi parlerò di un libro che è molto introduttivo che tuttavia ho apprezzato molto. Il libro è Il ladro (Il ladro della regina) di Megan Whalen Turner, edito Fanucci che ringrazio per la copia.

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Megan Whalen Turner
Fanucci
Prezzo: 14.90€
eBook: 9.99€

Trama: Eugenides, il Ladro della Regina, può rubare qualsiasi cosa, o almeno così dice. Ma la troppa sicurezza, si sa, fa brutti scherzi: colto in flagrante, viene arrestato. Per riconquistare la sua libertà, Gen riceve un’insolita proposta dal magus del re di Sounis; deve unirsi a una spedizione per recuperare il leggendario Dono di Hamiathes, una pietra che si dice sia nascosta in un elaborato labirinto sotto un fiume. Costretto, Gen accetta senza remore. Il viaggio all’inizio è irto più di pericoli psichici che fisici: il magus e gli altri uomini del re – il soldato Pol, gli aristocratici Sophos e Ambiades – lo insultano per il suo basso rango e la scelta della professione, negandogli persino cibo e cure mediche adeguate. Ma Gen non si dà per vinto: dentro di sé sa bene qual è la sua vera missione…

Divisore Scheggia

«Pensi che voglio che chiunque in città sappia che stai lavorando per il re?»
«Perché no?»
«Tu annunci che stai partendo per rubare qualcosa prima di partire?» Ci pensò su per un secondo. «Sì, tu lo fai. Bè, io no.»

Il ladro è il primo libro di una serie di sei, scritto da Megan Whalen Turner e pubblicato in Italia da Fanucci (il seguito – La regina di Attolia – dovrebbe uscire il 23 giugno).

Questo primo libro è molto introduttivo e l’inizio tende a scoraggiare un po’ il lettore, anche perché sembra che si pensi solo al cibo.
Nella mente di Gen il cibo è il supremo imperatore, il pensiero primario e quasi unico.

«Io non scenderò da lì senza aver pranzato» annunciai. «Non ho alcuna intenzione di morire con lo stomaco vuoto.»

Inizialmente sembra non ci sia un vero e proprio scopo nel viaggio intrapreso dal protagonista e i suoi carcerieri, che tutto si limiti all’ambizione del Magus e invece dovrete solo portare pazienza!
Da metà libro ogni tassello inizia ad andare al proprio posto, ripagandovi dell’attesa e conducendovi a un finale che vi farà esclamare “Voglio il secondo!”.

Gen è il classico protagonista un po’ idiota e sbruffone e forse si ama proprio per questo; i personaggi che viaggiano con lui sono ben caratterizzati e eterogenei.
Pol è saggio e abile con le armi, Sophos ingenuo e incline alla diplomazia, Ambiades avido e senza scrupoli e infine il Magus, uno studioso che cerca qualcosa al confine tra realtà e credenze popolari. Un mix di personaggi indispensabile per l’impresa e che riesce a far emergere Gen, che ha determinate caratteristiche che affiorano un po’ alla volta, inoltre tra i vari personaggi si instaurano rapporti di rispetto e amicizia, ma anche tanta rivalità, dando luogo a dinamiche interessanti.

Nonostante non succeda molto nella prima parte, ho trovato il libro molto scorrevole e semplice da leggere. È decisamente un libro introduttivo che all’inizio scoraggia un po’, però poi si fa apprezzare tantissimo, giustificando anche situazioni e comportamenti all’inizio incomprensibili.
Non si può dire molto dell’avventura per evitare spoiler, ma posso dirvi che ho apprezzato tantissimo i racconti legati alle divinità, con i loro capricci e legami ed è stato bello leggere delle differenze che intercorrono tra i diversi popoli che tramandano i miti.

Il libro intero apre comunque a un gioco di alleanze, che siano esseri umani o divinità non è dato sapere, ma aleggia lo spettro della guerra, di possibili movimenti interni o aggressioni esterne.
Tanti elementi si combinano in questo primo volume e forse vengono date un po’ troppe informazioni senza un reale approfondimento, per questo posso dire di aver apprezzato molto questo libro ma non è stato un colpo di fulmine fin dalle prime pagine.
Ha bisogno di tempo e non vi consiglio una lettura immersa, ma scaglionata su più giorni.

Io non vedo l’ora di leggere il seguito!

Insomma, io aspetto con ansia giugno, sperando non ci siano ritardi con la pubblicazione (di nuovo ansia!).

Scheggia

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Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

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