[Recensione] Il peso della vergogna di Serena McLeen

Buongiorno Lettori,

oggi torno con una recensione che ho rimandato per un po’ di tempo. Il motivo? Il libro non mi è piaciuto e ho avuto bisogno di tempo per capire come parlarvene. Il libro è Il peso della vergogna di Serena McLeen, edito Antonio Vallardi Editore che ringrazio per la copia.

Il peso della vergogna, Serena McLeen, Antonio Vallardi editore, storia, famiglia, fascismo, storia d'Italia, passato, amore, figli, eredità, romanzoIl peso della vergogna
Serena McLeen
Antonio Vallardi editore
Prezzo: 17.10 €
eBook: 10.99 €

Trama: Torino. Annabella Bramante cammina silenziosa tra le stanze della sua vecchia casa, osserva gli oggetti che hanno accompagnato i suoi sogni di bambina. Quella vita non esiste più, lo sa. I genitori sono morti in un incidente pochi mesi prima e, come se non bastasse, il destino le ha appena portato via anche l’amatissima nonna. È sola, adesso.
Mentre comincia faticosamente a rimettere insieme i pezzi, emerge un’eredità enigmatica: una decadente villa veneta di cui non sospettava nemmeno l’esistenza e un diario appartenuto a sua nonna. Pagina dopo pagina, Annabella si rende conto che nella sontuosa dimora è sepolto l’oscuro passato dei Bramante, che la costringerà a mettere in discussione tutto quello che credeva di sapere sulla sua famiglia. Aiutata da un giovane dai seducenti occhi color nocciola, Annabella riporta alla luce la drammatica giovinezza di sua nonna, dove le violenze di un padre fascista e prevaricatore si mescolano alle carezze di un amore impossibile, fino alla rivelazione che legherà per sempre il destino di entrambe…

Divisore Scheggia

Piccola premessa, visto che ultimamente alle recensioni negative seguono sempre polemiche.
Questo è il MIO parere sul libro, non sull'autrice. Parlo del libro, vi dico cosa non mi piace del libro, cosa PER ME non ha funzionato nel libro. Vi è piaciuto? Sono contenta per voi, ma a me non è piaciuto e di seguito cercherò di spiegarvi il perché.

Il peso della vergogna di Serena McLeen avrebbe potuto essere un libro perfetto per me, quasi una coccola perché nella trama ci sono una serie di elementi che personalmente apprezzo molto, come la storia di una famiglia che si intreccia con la storia d’Italia, i misteri e il passato che torna a bussare. Alla fine però mi sono ritrovata a non apprezzare nulla di questo libro, se non l’impegno dell’autrice.

La storia è quella di Annabella, una fotografa che a distanza di pochi mesi ha perso i genitori e la sua adorata nonna. Emotivamente a pezzi, deve occuparsi di tutta la burocrazia che ci si ritrova a dover gestire quando si perde qualcuno di famiglia e, aiutata dal suo amico notaio, scoprirà non solo di aver ereditato una villa fatiscente della quale non era a conoscenza, ma dovrà anche fare i conti con il passato della nonna, che nasconde segreti importanti.

Le premesse c’erano tutte, davvero, però qualcosa non ha funzionato e nella narrazione si sono accavallati elementi che personalmente trovo fastidiosi nei libri e che appesantiscono la lettura.
Tutta la parte di Annabella è narrata al presente con l’autrice che ci racconta cosa fa, cosa dice, come si muove; purtroppo è un tipo di narrazione che non mi piace. La parte invece della nonna è più raccontata (non posso spiegare il motivo perché sarebbe spoiler) e forse funziona un po’ meglio, anche se non mi ha comunque convinta.
Tutta la prima parte l’ho trovata estremamente lenta e la seconda estremamente frettolosa; sembra che non ci sia un equilibrio in tutto il libro, che parte lentamente e fatica a trovare quel punto di svolta che ci porta al passato.

Troppi pensieri scritti. È una delle cose che meno apprezzo in tutti i libri. Leggere continuamente i pensieri di un personaggio, riportandoli in corsivo, non riesco a farmelo piacere. Lo capisco se usato poco, ma in questo libro secondo me se ne abusa.

I personaggi non mi hanno convinta e coinvolta. Il rapporto tra Annabella e Francesco è frettoloso, non mi ha entusiasmata e i dialoghi non mi sono piaciuti, trovandoli troppo finti. La storia della nonna purtroppo si perde, viene raccontata in maniera sbrigativa e non si approfondisce la complessità di quell’epoca e dei rapporti e legami che si creavano in quegli anni. Per me meritava più attenzione e purtroppo si capisce anche da subito quale sia il segreto della nonna.

Più elementi in questo libro non hanno funzionato e mi dispiace, perché adoro questo genere di narrazioni e purtroppo in questo volume non ho trovato nulla che mi convincesse, nonostante l’impegno dell’autrice nel voler parlare della Storia d’Italia e di com’era la vita nei paesi durante la guerra.

due, votazione, stelline, recensione

Insomma, questo libro per me è stato un grande no. Peccato.

Scheggia

 

Cartaceo eBook

 

Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

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