Buongiorno Lettori!
Questi sono giorni un po’ movimentati e particolari. Cambiano tante cose nella vita e spesso si fa fatica a star dietro alla sua velocità. In questi giorni, tra Instagram e Facebook ce n’è per tutti i gusti, ma sicuramente una cosa è da dire: qualcosa a galla è venuto fuori e di questo ne sono felice. Qualcuno potrebbe definire polemica la questione di Instagram tra La Corte Editore e La Libridinosa, io invece credo sia giusto quanto sia stato detto, soprattutto perché è accaduto tutto alla luce del sole, sotto una foto con la semplice opinione di una persona che ha letto un libro.
Chiusa qui la vicenda, oggi vi parlo di un libro che stazionava da un po’ nella mia libreria e che ho avuto occasione di leggere per una challenge. Ho letto Ogni giorno ha il suo male di Antonio Fusco e lo ammetto, è riuscito a farmi avere il terrore di girare le pagine…
Ogni giorno ha il suo male
Antonio Fusco
Giunti Editore
Prezzo: 7.90 €
eBook: 4.99 €
Trama: La sonnacchiosa provincia toscana di Valdenza è improvvisamente scossa dall’omicidio di una donna che viene ritrovata in casa, in una posizione innaturale e con una fascetta stringicavo attorno al collo. Si pensa subito al movente passionale, ma all’occhio esperto di Casabona, il commissario incaricato del caso, qualcosa fin da subito non quadra: troppi elementi diversi sulla scena del crimine, troppi particolari contrastanti. Schivo, ma con una forte carica umana, reso cinico da troppi anni di mestiere alle spalle, Casabona capisce ben presto che l’omicidio è solo l’inizio di un vortice di morte: un gioco molto pericoloso in cui le regole sono quelle stringenti e folli di un serial killer. E Casabona non può che accettare la sfida. «Chiediti perché e troverai il movente e se troverai il movente sarai vicino all’assassino»: seguendo questa frase come un mantra e con l’aiuto dell’affascinante collega Cristina Belisario, Casabona cercherà di venirne a capo e per farlo sarà obbligato anche a una profonda riflessione sull’impotenza dell’essere umano rispetto alle conseguenze delle proprie azioni.
Ogni giorno ha il suo male è il primo libro dedicato alle indagini del Commissario Casabona, nella provincia di Valdenza.
Una zona solitamente tranquilla, quella di Valenza, eppure una donna viene ritrovata morta nel suo appartamento e il movente sembra essere quello passionale. Semplice, no?
La squadra entra subito in azione, ma qualcosa non va per il verso giusto: Casabona non si ritroverà a cercare un semplice assassino, bensì un Serial Killer metodico e freddo.
Antonio Fusco, complice il suo lavoro, sa bene di cosa parla e sa come raccontarlo al lettore, che assiste impotente anche ai cambi di rotta decisi dal serial killer.
Di una cosa sono certa: dopo questo romanzo, decisamente noir, ho bisogno di qualcosa di leggero, perché le azioni dell’assassino sono pazzesche e così forti da colpire allo stomaco.
Io sono arrivata al punto di dover interrompere la lettura di sera, condizionata da quanto accadeva tra le pagine che avevo in mano.
Fusco racconta le vicende di Casabona con uno stile fluido e soprattutto crea il giusto mix tra storia privata, caso da seguire e nozioni da spiegare per comprendere totalmente cosa stia succedendo e come sia giusto procedere.
Casabona è un personaggio che si fa amare per i suoi modi diretti, per le sue riflessioni e anche per la precarietà della sua vita, con i figli fuori casa e una moglie con la quale spesso non riesce a parlare, bloccato forse nel limbo dell’abitudine che rischia di colpire i matrimoni come quello del commissario.
Massimo e Chiara sono i personaggi che ho preferito, che spero di ritrovare nelle altre avventure, invece non sono riuscita a farmi piacere Cristina Belisario, perché credo che il suo carattere non sia totalmente emerso, tuttavia spero comunque di ritrovarla nei prossimi libri, per darle una possibilità.
Complessivamente il libro mi è piaciuto, con una trama ben sviluppata, denso di adrenalina che però scema un po’ nel finale, infatti alla fine sono rimasta un po’ scossa, forse non sapendo cosa aspettarmi realmente, eppure non del tutto soddisfatta.
Sicuramente leggerò il seguito, ma tra un po’ di tempo, perché adesso ho bisogno di evitare morti, killer e commissari. Almeno per qualche settimana.
E voi avete letto le indagini di Casabona? Vi piacciono? Il seguito è ancora meglio?
Ti ho nominata per un tag se ti va di partecipare: https://unabuonalettura.blogspot.com/2019/03/tag-conosciamoci-un-po-meglio.html
Grazie 🙂