[Recensione] «Review Party» Il segreto di Eva di Amy Harmon

Buon pomeriggio Lettori!

Oggi è la festa della donna, ma non starò qui a dirvi di volervi bene oggi, di festeggiare oggi, di sorridere oggi. Sono fermamente convinta che come donna e come essere umano, sia bello volersi bene tutti i giorni e non soltanto una volta l’anno. Bisogna lottare tutti i giorni e non solo il giorno designato sul calendario!
Detto ciò, oggi vi voglio parlare di un libro che ha come protagonista una donna forte, una di quelle che lotta per sopravvivere e cerca di arrivare viva a fine giornata.
Esce oggi, in libreria, Il segreto di Eva di Amy Harmon, edito Newton Compton.

Il segreto di Eva
Amy Harmon
Newton Compton
Prezzo: 10.00 €
eBook: 4.99 €

Trama: 1943. La Germania occupa gran parte dell’Italia e le deportazioni degli ebrei aumentano di giorno in giorno. Fin da bambini Eva Rosselli e Angelo Bianco sono cresciuti come una famiglia, divisi solo dalla religione. Con il passare degli anni si sono innamorati, ma per Angelo è arrivata la vocazione e, nonostante i suoi profondi sentimenti per Eva, ha preso i voti. Adesso, più di dieci anni dopo, Angelo è un prete cattolico ed Eva è una donna ebrea che rischia la deportazione. Con la minaccia della Gestapo in avvicinamento, Angelo nasconde Eva tra le mura di un convento, dove Eva scopre di essere solo una dei tanti ebrei protetti dalla Chiesa. Ma la ragazza non riesce proprio a stare nascosta, in attesa della liberazione, mentre Angelo rischia la vita per salvarla. Con il mondo in guerra e le persone ridotte allo stremo, Angelo ed Eva affrontano sfida dopo sfida, scelta dopo scelta, fino a che il destino e la fortuna non decideranno di incontrarsi, lasciandoli stremati davanti alla decisione più difficile di tutte.

Amy Harmon è per me un’autrice in qualche modo nuova. Ho letto recentemente Hai cambiato la mia vita e adesso questo libro, che si è rivelato completamente diverso, molto profondo e carico di ansia.

La storia è quella di Eva, italiana ma soprattutto ebrea in un periodo dove esserlo è illegale e rischioso. La storia ci viene narrata durante un periodo piuttosto lungo: scopriamo l’infanzia di Eva, facciamo la conoscenza di Angelo, di Camillo, ma soprattutto assistiamo lentamente alla privazione di ogni avere per tutti coloro che sono ebrei alla fine degli anni ’30 in Italia, con la Germania che ha il fiato sul collo del paese e con un regime che non ammette libertà.

In questo clima opprimente si dividono le strade di Eva e Angelo: lei, che lentamente si avvicina alla sua cultura e religione per capire il motivo di tali discriminazioni, e lui che invece sceglie la via della religione cattolica, diventando prete così come gli aveva raccomandato il padre, anni prima.

Amy Harmon ha una qualità, riscontrata anche nel libro precedente: riesce ad essere delicata e d’impatto nella narrazione.
La storia tra Angelo ed Eva è un punto importante della narrazione, ma non è il punto centrale. La lotta e la resistenza sono il punto focale di questo romanzo, permeato di atti forti e di svolta, così come di momenti cruenti che non risparmiano il lettore dal batticuore, sia esso dettato da un momento romantico o da un momento di puro turbamento.

Non so cosa ci sia dietro la scelta di un titolo o di una cover, rimarrà un mistero per me che non conosco le dinamiche di una casa editrice, ma ritengo, in questo caso,  che il titolo e la cover siano molto impopolari, adatti ad un romanzo rosa senza spessore, come se Il segreto di Eva fosse un semplice giochino romantico, un film ambientato in un castello, con qualche conte ben vestito e qualche donna in cerca dell’amore.

Questo libro è potente e riesce a turbare il lettore. La storia di Eva è densa di momenti intensi; lei è forte e cerca di essere indipendente in un periodo dove tutto crolla, nonostante a volte si possa ritenere un po’ sciocca e imprudente. La figura di Angelo è invece piena di contrasti: la sua persona vive di rimorsi, problemi, pieno di sensi di colpa verso Eva e le scelte compiute.

Io sono una persona che si emoziona poco con i libri, devono essere davvero intensi per farmi arrivare ad un punto di rottura, tuttavia con questo libro ho avvertito la pelle d’oca.
Parte della storia è ambientata a Roma e leggere pezzi di storia che ormai conosco bene, consapevole di ciò che avverrà e del risultato finale, mi ha un po’ sconvolta.
È una storia che mostra il lato peggiore degli esseri umani e anche il lato migliore; dimostra come in guerra cambino il volto e le priorità delle persone, che cercano in primis di sopravvivere.

Ho davvero apprezzato la scelta di Amy Harmon di ambientare questo libro in Italia e credo si sia documentata davvero bene.

La storia di Angelo e Eva vi conquisterà e vi farà sospirare, ma soprattutto scoprirete una rete di relazioni e rapporti che, in un periodo scuro come la seconda guerra mondiale, ha aiutato molte persone a mettersi in salvo, a scappare da quel destino crudele scelto da qualcuno che dell’odio ha fatto la sua ragione di vita.

Vi consiglio questo romanzo, soprattutto se avete voglia di un romanzo scorrevole, ben scritto, con un forte impatto emotivo e con una componente romantica che alleggerisce molti momenti forti e pregni di paura.

Leggerete questo romanzo? Vi piace questa autrice?

Scheggia

Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

2 Replies to “[Recensione] «Review Party» Il segreto di Eva di Amy Harmon

  1. Per la prima volta ho letto un libro sulla storia degli ebrei dal loro punto di vista e il turbamento che ho provato per i fatti accaduti è stato alleggerito dalla storia d’amore che però ho trovato un po’ troppo leziosa. Ho adorato l’ambientazione nella mia città, in strade che percorro tutti i giorni e che avrebbero tante storie da raccontare. Anche secondo me la copertina non rende giustizia al romanzo.

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