[Recensione] Rutka – La bambina segreta di Joanna Fabicka

Buon pomeriggio lettori!

Torno su questi schermi dopo un bel po’ di assenza, ma ottobre è stato davvero un mese caotico e le letture ne stanno davvero risentendo, così come il blog. Faccio fatica a trovare il tempo per mettermi al pc, ma soprattutto mi manca spesso la concentrazione e la sera crollo per il sonno! In questi giorni però cercherò di recuperare alcune recensioni arretrate! Oggi intanto vi parlo di Rutka – La bambina segreta di Joanna Fabicka e con le illustrazioni di Mariusz Andryszczyk, pubblicato da Rizzoli che ringrazio per la copia.

Rutka la bambina segreta, Joanna Fabicka, Mariusz Andryszczyk, Rizzoli, Shoah, Seconda guerra mondiale, ghetto ebraico, novecento, recensione positiva, libro per bambini, storia, elementari, libri per tuttiRutka – La bambina segreta
Joanna Fabicka
Illustrazioni Mariusz Andryszczyk
Rizzoli
Prezzo: 16.00 €
eBook: 9.99 €

Trama: Nel cortile di via Rybna 13, a Lódz, Zosia si annoia a morte. Ma quando la bizzarra zia Róia entra nella sua vita, e veloce si installa nel suo cuore, il mondo intorno a lei si trasforma. I muri degli edifici non sembrano più così scrostati, il salice al centro del cortile non è più tanto ricurvo e, tra i rami, fa capolino una treccina rossa sconosciuta. È Rutka, una vicina che Zosia non sapeva di avere. Con lei si accendono magia, follie e avventure surreali, e l’immaginazione spazia senza limiti. Ma, mentre corrono mano nella mano per la città, una musica triste scorre sotto i loro piedi e un racconto muto si svolge sotto il nostro sguardo: i muri, le ombre, le immagini misteriose evocano le storie di dolore degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale. C’è il Signore Bianco che ingoia farfalle, e c’è la stazione di Radegast, da dove partono vagoni carichi di persone dirette al Pianeta di Diamante. Un mondo che emerge dai ricordi di chi è sopravvissuto, ma che non riesce a prendere il sopravvento. A prevalere, in questa emozionante storia di amicizia e di scoperta, dove passato e presente danzano insieme, sono il desiderio di vivere e le infinite possibilità di quel tesoro che è l’infanzia.

Divisore Scheggia

«Dunque al tempo questa casa era già qui?»
«Sia questa che l’altra, che adesso è disabitata. Era tutto uguale… ma completamente diverso.»

Si possono narrare vicende drammatiche con un linguaggio delicato e senza proporre scene crude ed è proprio così che in Rutka, la Bambina segreta, riusciamo a compiere un viaggio nel passato, a Lódz, quando durante la seconda guerra mondiale, gli ebrei hanno vissuto le ore più buie.

In questo libro, dedicato ai bambini dagli otto anni in su, Zosia incontra Rutka, una strana bambina che riesce a far vivere una strana avventura alla nostra protagonista.

Tra Zosia e Rutka nasce un’amicizia fatta di malinconia: tra passato e presente, risate e ombre, si racconta la vicenda degli ebrei nel ghetto di Lósz, dei treni che partono dalla stazione di Radegast e del Signore Bianco, figura controversa, realmente esistita, che stilava le liste con i nomi delle persone da deportare.

È un libro che permette di far scoprire una vicenda drammatica del ‘900 ai più piccoli, senza risultare pesante o estremamente difficile da comprendere.

L’elemento fantasioso dato dalla presenza di Rutka permette di porre l’attenzione sulla difficile situazione nel ghetto, raccontando le criticità di quei momenti anche tramite il cambiamento di alcuni termini e del paesaggio, con i colori che mutano nelle bellissime illustrazioni che supportano il racconto.

La storia ha un ritmo molto veloce e si ha l’impressione di correre insieme alle due bambine, lontane nel tempo eppure insieme in uno spazio tutto loro, per vivere giorni di grandi ricerche e scoperte.

In questo viaggio è comunque presente un’àncora al presente, ovvero la Zia Róza, che sembra capire quel che sta vivendo Zosia e con la sua enigmatica presenza sembra riesca a dare qualche risposta anche senza parlare.

Zosia osserva quel corteo infinito e non si capacita, che cosa è successo ai proprietari di tutti questi bagagli? Cosa deve significare questo strano viaggio senza viaggiatori? Dove volano gli abiti, le scarpe, i libri dotti, le posate d’argento, gli orologi d’oro, i portasigarette, i sigari, i generi coloniali: chiodi di garofano, cardamomo, vaniglia, anice…

Complessivamente è un libro perfetto per iniziare a spiegare la Shoah ai più piccoli, informandoli ovviamente sulle reali condizioni delle persone rinchiuse nel ghetto, permettendo però di iniziare a scoprire quella pagina buia del ‘900 supportando la realtà con elementi di rottura fantastici.
È importante rendere i giovani consapevoli e lo si può fare partendo da una storia così, piena di elementi fantasiosi, scorrevole e dinamica e che tuttavia riesce a porre l’attenzione su determinate tematiche, che possono essere poi spiegate da un adulto.

Un libro davvero interessante per la dinamica che si crea tra passato e presente, con gli elementi fantastici che permettono davvero di scoprire momenti importanti della storia ponendo l’attenzione anche su tutto quello che ci circonda.

Scheggia

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eBook

Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

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