Buongiorno Lettori!
In questi giorni nel mondo dei blog c’è stata un po’ di tempesta, però magari adesso le acque si calmeranno e torneremo tutti a rilassarci un po’ di più e a goderci le belle letture (perché quelle brutte io non riesco a godermele)!
Dopo questi giorni particolari, oggi vi parlo di un romanzo molto delicato che, come al solito ormai, ho acquistato dopo i consigli ricevuti, e che ho iniziato ad amare ancora prima di leggerlo, dopo aver ascoltato Susanna Casciani parlarne direttamente qui a Roma.
Sempre d’amore si tratta
Susanna Casciani
Mondadori
Prezzo: 16.00 €
eBook: 7.99 €
Trama: «Bisogna prendersi cura dei doni come se fossero piccoli fiori selvatici: sbocciano senza il nostro aiuto, ma dobbiamo fare attenzione a non calpestarli, a non maltrattarli». E la piccola Livia di doni ne ha eccome. Come si fa a non accorgersene? Lei è una che quando si muove assomiglia a una nuvola trascinata dal vento, capace di rendere più colorato tutto quello che tocca. È timidissima, parla poco, però sorride a tutti. E poi ama scrivere, perché farlo la fa sentire diversa, nel senso di speciale, come se nelle sue vene al posto del sangue scorressero le parole. È un cuore puro il suo, e fragile, e per questo avrebbe bisogno di essere accudito e protetto. Però si sa, le stelle, le stesse alle quali Livia bambina si rivolge sommessamente tutte le sere, seduta sul terrazzo di casa, molto spesso si fanno gli affari loro e non sempre hanno voglia di guardare giù, di ascoltarci. Infatti, a un certo punto, nella vita di Livia accade qualcosa che le inceppa il cuore. Coll’aggravarsi della depressione della madre, tutto per lei diventa faticoso, difficile. Ragazzina sognatrice e poi giovane donna, Livia cerca comunque di spiccare il volo ma, quasi fosse una farfalla con un’ala di seta e una di piombo, non fa che sbattere da tutte le parti rovinando puntualmente al suolo. Così, caduta dopo caduta, sfinita da un amore – quello per la mamma malata – che si ciba della parte migliore di lei, inizia a non fare più caso alle piccole magie che accadono ogni giorno e finisce per rassegnarsi a lasciare andare tutti i suoi sogni. Quel che non sa è che l’amore è più potente di qualsiasi delusione e sa farsi largo anche tra le macerie di una vita che odora di terra bruciata come la sua. «Sempre d’amore si tratta» racconta la storia di Livia, dall’infanzia all’età adulta. E lo fa attraverso lo sguardo delle tante persone che, in momenti diversi, ne incrociano la strada, anche solo per poche preziose ore. Tante istantanee capaci di tratteggiare con precisione l’esistenza di una singola persona ma al contempo di raccontare anche un po’ di tutti noi, di quanto sia difficile accogliere l’amore nella nostra vita, prendercene cura, proteggerlo e quanto sia spesso più facile, piuttosto, fuggirlo, maltrattarlo o convincersi di poterne fare a meno.
Bisogna prendersi cura dei doni come se fossero piccoli fiori selvatici: sbocciano senza il nostro aiuto, ma dobbiamo fare attenzione a non calpestarli, a non maltrattarli.
Sempre d’amore si tratta è l’ultimo romanzo di Susanna Casciani, edito Mondadori, nel quale attraverso gli occhi e i ricordi delle persone, scopriamo chi è Livia, come ha vissuto e come vive, ripercorrendo la sua infanzia, l’adolescenza e infine l’età adulta.
È un libro che mette a dura prova la stabilità emotiva di chi legge, perché la protagonista di questa storia viene percepita attraverso le esperienze altrui, che siano il padre, la madre, la migliore amica o un ex fidanzato; c’è un continuo cambio di prospettiva ma il soggetto resta sempre lo stesso, Livia, che cambia giorno dopo giorno, anno dopo anno, fino a risultare quasi irriconoscibile.
Livia fa così: con una semplicità estrema pronuncia frasi spiazzanti e dopo torna a rifugiarsi nel suo silenzio. Non si vergogna a mostrarsi vulnerabile, è sincera in maniera quasi dolorosa, e questo la rende speciale, anche se lei non lo sa.
Ogni volta che cambia l’Io Narrante, Susanna Casciani riesce a farci capire i pensieri di chi parla, si avverte il reale passaggio tra una persona e l’altra, passando dalla prospettiva femminile a quella maschile, da quella adulta a quella infantile o adolescenziale, senza appesantire o rendere forzata la narrazione.
Livia, protagonista senza voce di questa storia, è all’inizio una bambina con un sogno, eppure scopriamo quanto sia difficile crescere e mantenere inalterati i propri desideri.
Io mi sono innamorata di lei, così delicata e fragile eppure forte, in qualche modo travolta dagli eventi che nessuno è stato in grado di fermare.
Tutto ruota intorno alle persone che hanno fatto parte della vita di questa ragazza, eppure una su tutti all’inizio non sono riuscita a comprendere, giustificare e apprezzare, ovvero il padre di Livia, Edoardo, che in qualche modo sacrifica la felicità della figlia per qualche attimo di pace.
Questo è un libro che ho divorato e che ho riempito di segna pagina. Selezionare alcuni pezzi da inserire in questa recensione non è stato facile, perché ho rischiato di riportare tutto il libro, questo però serve anche a dirvi che è un romanzo che dovete assolutamente leggere, perché riesce a tirar fuori l’emotività delle persone: romanticismo, rabbia, incredulità, tristezza. Tutto questo riesce a concentrarsi nelle poche pagine che Susanna Casciani ci presenta, senza esagerare e riesce a farci affezionare un po’ a tutte le persone della vita di Livia, permettendoci comunque di sviluppare delle preferenze, delle speranze.
Io, ad esempio, ho amato Lorenzo dall’inizio alla fine.
Non so se una storia d’amore possa durare tre minuti, il tempo di una canzone, ma per noi è stato così. […] l’unica cosa che so è che non importa se non ci baceremo mai, se non cresceremo insieme, se non la vedrò diventare la donna che ancora non sa di essere. Quello che c’è stato, anche se non ha un nome, anche se è durato solo un istante, mi basta.
Io, che raramente provo emozioni forti durante la lettura, ho avuto il batticuore per tutto il tempo e non vi parlo di semplice batticuore per una storia d’amore, ma per tutto l’amore che emerge nelle pagine, che sia da parte di una persona appena conosciuta o da qualcuno che fa parte della vita da sempre.
Ho amato Livia perché l’ho vista attraverso gli occhi di chi l’ha amata senza confini e posso solo consigliarvi di correre a comprare questo libro e innamorarvi, così come ho fatto io.
Sognare non è come andare in bicicletta o guidare la macchina, che una volta che hai imparato come si fa non te lo scordi più. Ce lo si dimentica facilmente, come sognare. Crescendo ci dicono che è una roba da bambini, che si dovrebbe smettere, che tanto fa solo male. Ci dicono: “Meglio tenere i piedi per terra”, ma la terra certe volte trema, e a quel punto che si fa?
Io oggi non so più cosa dirvi. Posso dirvi, ancora emozionata (verrà a piovere, lo so), che dovete leggere questo libro, che vi farà emozionare, sorridere, arrabbiare ma soprattutto vi farà provare tanto amore.
Chi di voi l’ha già letto?
Ecco. Leggo la tua recensione e torno a piangere. Bella bella bella!
io, io, io! Adorato dalla prima all’ultima pagina!
Ho visto questo libro in giro negli ultimi tempi e mi sta incuriosendo tanto! Soprattutto per il titolo, lo trovo bellissimo! Le tue recensioni sono sempre bellissime. Grazie
Dopo aver letto il primo libro di Susanna, ho cercato se ce ne fossero altri, se avesse scritto altro in collaborazione con qualcuno. Mi aveva fatto stare bene quel libro, una medicina.
Poi finalmente è arrivato questo e non ha deluso le mie aspettative: delicato in certi punti e molto forte in altri, l’ho divorato in pochi giorni e me ne sono innamorata. Susanna ha un modo di scrivere, di usare le parole che va oltre, va dentro.
Leggetelo se volete una magia per il cuore e l’umore.