Buon pomeriggio Lettori!
In questo pomeriggio nuvoloso (dire nuvoloso è poco. Non so come sia il cielo sopra le nuvole), in cui muoio di freddo, voglio finalmente proporvi la recensione di un libro terminato da più di una settimana. Ci ho messo un po’ a decidere cosa scrivere, come scriverlo e perché scriverlo, questo perché sapete – soprattutto per chi mi segue su Instagram – che il libro non mi ha convinta.
The Chemist
Stephenie Meyer
Rizzoli
Prezzo: 20.00 €
eBook: 9.99 €
Trama: Lei lavorava per il governo degli Stati Uniti, per un’agenzia così segreta che non ha neanche un nome. È un’esperta nel suo campo, ma adesso sa qualcosa che non dovrebbe sapere, e i suoi ex capi la vogliono morta. Subito. Non può restare a lungo nello stesso posto, né mantenere la medesima identità per troppo tempo, e l’unica persona di cui si fidava è stata uccisa. Quando le viene offerta la possibilità di mettersi in salvo, in cambio di un ultimo lavoro, lei accetta, ma nel momento in cui si prepara ad affrontare la sfida più dura, si innamora di un uomo. E sarà una passione che può soltanto diminuire le sue possibilità di sopravvivenza. Mentre tutto si complica, la Specialista sarà costretta a mettere in pratica il suo “talento” come mai prima. In un mondo in cui i rapporti di fiducia mutano di continuo, dovrà muoversi con ingegno e astuzia per proteggere se stessa e l’uomo che ama.
Partirò con il dirvi qualcosa che forse avrete già capito: il libro non mi è piaciuto. Non mi è piaciuto perché l’ho trovato inutilmente prolisso.
All’inizio abbiamo Chris (che Chris non è) e ci fa capire che sta scappando dal Governo, che è in qualche modo non solo ricercata, ma sulla sua testa pende una taglia. Lei deve morire. Già dalle prime pagine si entra nella routine di Chris. Un meticoloso racconto di tutto ciò che fa prima di mettersi a dormire, di come si prepara per uscire, come si nasconde e come si muove in mezzo alla gente. Una descrizione che, tranne qualche dialogo, sembra proseguire per intere pagine.
Non sono un’amante delle descrizioni prolisse, soprattutto quando queste vanno ad appesantire la storia. Non riesco ad apprezzare queste storie.
Tutto sembra migliorare quando Chris diventa Alex ed è costretta ad incontrare Daniel.
Dico che sembra perché ad alcune pagine in cui si delineano i sentimenti, ne seguono altre che portano a domandarti: ma il thriller dov’è?
Non farò spoiler, o almeno ci proverò, quindi vi dirò che l’incontro tra Alex e Daniel non è dei migliori e che non saranno due persone alla pari bensì lei sarà una sorta di carnefice e lui la vittima.
E qui una persona si domanda: come potrebbe nascere una storia d’amore? E me lo sono domandata anche io.
Il punto è questo: Stephenie Meyer è bravissima a parlare di sentimenti, a creare le situazioni e riesce a far emergere le emozioni, poi però ci si domanda come mai nasce una storia simile? Dove si trova il thriller in quella storia che si viene a delineare? Avrebbe senso parlare di Sindrome di Stoccolma ma a quanto pare (questo ve lo dico subito) non sarà così. Daniel è un personaggio così inutile e scialbo che stona nel quadro della tensione che si dovrebbe venir a creare in un thriller.
Un altro personaggio che prometteva bene è stato Kevin, però anche lui alla fine è diventato troppo moscio, perde quella forza che mostra inizialmente.
Il problema di questo romanzo è che, nessun personaggio è forte, anche Alex che dovrebbe essere la punta, la più forte, si ammorbidisce in un attimo.
È un romanzo scritto bene, su questo niente da dire, ma i personaggi poco interessanti, le troppe descrizioni e la lunghezza del romanzo hanno portato ad annoiarmi davvero tanto.
Ero arrivata al punto di dire: mancano 40 pagine e invece ne mancavano ancora 80. Insomma sembrava non finisse più!
Per questa serie di motivi, non mi sento di consigliarvi un libro che promette di essere un thriller e che invece è una storia d’amore con qualche cane e un po’ di sangue, ma niente di troppo thriller. Il costo del volume giustifica il numero di pagine e l’edizione rilegata, ma la storia l’ho trovata debole e priva di quella tensione che ci si aspetta da un thriller.
E voi, Lettori avete avuto modo di leggere questo libro? Vi è piaciuto o siete d’accordo con me?