[Recensione] Tutta colpa delle meduse di Ali Benjamin

Buongiorno Lettori!

Sul blog c’è stato un piccolo cambiamento. Da un po’ di tempo mi sono concentrata anche sui libri per ragazzi e mi sono resa conto che nel blog era difficile trovarli. Adesso c’è una sezione apposita dove potrete sbirciare i vari titoli recensiti su questo piccolo spazio, ma ovviamente li troverete anche nella semplice sezione Recensioni, che contiene tutti i libri letti e recensiti da me.

Detto questo passiamo alla recensione di oggi. Vi parlerò proprio di un libro per ragazzi, consigliatomi da Sara di Milioni di particelle, che ha avuto modo di leggerlo prima di me e l’ha adorato (qui la sua recensione). Il libro è Tutta colpa delle meduse di Ali Benjamin, edito Il castoro.

Tutta colpa delle meduse, Ali Benjamin, Il castoro, Libri per ragazzi, Seconda media, scuola, amicizia, litigio, viaggio, scoperta,Tutta colpa delle meduse
Ali Benjamin
Il Castoro
Prezzo: 13.50 €
eBook: non disponibile

Trama: Suzy Swanson sa un sacco di cose che gli altri non sanno. Sa che ogni anno sulla Terra 150 milioni di persone vengono punte da una medusa. Sa quanto dormono le formiche ogni giorno. Ma, soprattutto, sa di avere fatto una cattiveria tremenda alla sua ex migliore amica, Franny Jackson. E vorrebbe tanto poter rimediare. Però sa anche che è impossibile, perché la vita di Franny è stata spezzata all’improvviso mentre nuotava nello splendido mare d’estate. Suzy non si dà pace e si convince che la causa sia stata la puntura di una rara medusa. Mentre decide di non parlare più fino a quando avrà dimostrato la sua teoria, Suzy comincia a guardarsi attorno con occhi diversi che le rivelano piccole sorprese e piccoli gesti, oltre all’amore e alla speranza di cui ha disperatamente bisogno per riuscire a perdonarsi. Età di lettura: da 12 anni.

Divisore Scheggia

Stupide vecchie parole che non vogliono dire niente.
Stupide vecchie parole che riempiono troppo lo spazio.
Stupide vecchie parole che a volte mettono fine per sempre a un’amicizia.

Tutta colpa delle meduse è un libro per ragazzi che affronta la reazione a un lutto importante, inaspettato e imprevisto.
Suzy è una bambina di 12 anni che, poco prima dell’inizio della seconda media, viene a sapere che Franny è morta.
Ma chi è Franny?
Compagne da sempre, migliori amiche da anni, lei e Franny sono in realtà ex migliori amiche, a causa di mille novità che hanno sconvolto il loro equilibrio, allargando e frantumando quel cerchio che prima comprendeva solo loro due.

Suzy vorrebbe dare una spiegazione alla morte di Franny, vorrebbe dimostrare che è annegata a causa di una medusa e mentre si ostina a mantenere il silenzio, chiusa in un mutismo da settimane, procede con delle ricerche approfondite, spinta dal desiderio di conoscere la verità.

Le amicizie iniziano e possono anche finire. Succede ai bambini e agli adulti ed è un circolo vizioso, un eterno movimento nella vita delle persone.
Puoi condividere giorni, mesi, anni con qualcuno e da un giorno all’altro finisce tutto.
E alla fine è quel che succede a Suzy e Franny. Se una volta le tante conoscenze della prima erano motivo di gioia per la seconda, con l’adolescenza si passa al fastidio e con il mutare degli interessi, mutano anche le amicizie.

Suzy ha solo dodici anni ma non sa come elaborare un lutto. D’altronde, chi è che sa come fare?
Non basta l’aiuto dei genitori, né quello di una psicologa; Suzy non parla e ha deciso così, perché le parole hanno fatto abbastanza danni nei suoi pochi anni di vita.
Paradossalmente è proprio lei che si racconta in questa storia, dosando fatti della sua vita, con scene del passato e nozioni da lei apprese.
Emarginata a scuola, lontana dagli standard dei ragazzi adolescenti, Suzy studia, cerca, esplora… Suzy ha sete di conoscenza.
Con il desiderio di conoscere la verità e contemporaneamente consegnare una relazione a scuola, si approccerà al mondo della Meduse e racconterà al lettore tante curiosità su questo particolare essere vivente.
È un libro fluido, che scorre e che si legge con piacere, senza faticare nel seguire la linea di pensiero della piccola protagonista.

È strano, come le non – parole possano essere meglio delle parole. Il silenzio può dire molto più del rumore, allo stesso modo in cui l’assenza di una persona può occupare addirittura più spazio di quanto non facesse la sua presenza.

Il libro è un viaggio continuo, sia per quanto riguarda l’elaborazione del lutto, sia per quanto riguarda una pazza idea di Suzy, che mi ha fatto un po’ dubitare di questo scritto.
Da una parte abbiamo un gruppo di sostegno efficiente: genitori presenti, anche se divorziati, una psicologa specializzata, una professoressa che cerca un canale per comunicare con la sua allieva; dall’altra però c’è un elemento classico che ricorre nei libri per ragazzi e che personalmente, col tempo, ho iniziato a trovare noioso e privo di originalità, ovvero l’adolescente/bambino che scappa alla ricerca di qualcosa.
Ovviamente non posso dirvi le dinamiche, ma sappiate che vi ritroverete ad affrontare questa situazione, che metterà a dura prova il realismo dell’intera vicenda.
Un altro punto poco piacevole riguarda il continuo sommergere di nozioni il lettore.
Suzy è una ragazza intelligente e studiosa, tuttavia all’inizio c’è un carico abbondante di definizioni e curiosità, che durante la lettura tendono a diminuire.

Per quanto riguarda i personaggi, sono tutti ben caratterizzati e ricoprono un ruolo fondamentale nella storia, sostenendo la protagonista in questa fase difficile della vita.
Franny invece è odiosa. Suzy racconta la nascita della loro amicizia e come si è arrivata allo strappo e, in una scena in particolare, ho avuto il desiderio di essere presente per fare una bella ramanzina a quella ragazzina spocchiosa e priva di umanità.
Insomma, io Franny non l’ho proprio sopportata.

Complessivamente il libro mi è piaciuto molto e può offrire ottimi spunti di riflessione ai ragazzi, infatti credo sia interessante da leggere nelle scuole per approfondire i temi del cambiamento e della crescita.

Un libro sicuramente interessante e che sono felice di aver letto. Ve lo consiglio se anche voi siete amanti dei libri per ragazzi.

Scheggia

Cartaceo

Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

2 Replies to “[Recensione] Tutta colpa delle meduse di Ali Benjamin

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