Buon lunedì Lettori!
La mia epopea all’università continua, ma questa settimana ho deciso di essere più serena, questo perché ammettiamolo, stressarsi fa male solo a noi stessi. Con questa prospettiva, sono riuscita a finire tre libri questa settimana (uno si trascinava da tanto e non per colpa del contenuto, ma per colpa di chi legge) e anche se erano letture brevi, sono felice di averle affrontate.
Avere un blog ultimamente è davvero fonte di soddisfazioni: ho scoperto che spesso mi trovo d’accordo con le recensioni e i libri che legge Clarissa di Questione di Libri e che i libri che mi consiglia, molto spesso mi piacciono (Stoner, vi dice qualcosa?).
Recentemente, parlando delle letture in inglese, mi ha consigliato un libricino, una lettura così semplice che consiglio di affrontare in inglese, comprensibile e carica di significato. Oggi voglio parlarvi di questo libro, tanto piccolo quanto intenso, ovvero We should all be feminist di Chimamanda Ngozi Adichie. Io ho acquistato l’edizione inglese (qui il link) a 4.89 € ma è disponibile anche in italiano, edito da Einaudi, a 9.00 €.
We should all be feminist (Dovremmo essere tutti femministi)
Chimamanda Ngozi Adichie
Fourth Estate
Einaudi
Prezzo: 4.89 € (in inglese), 9.00 € (in italiano)
eBook: 2.48 € (in inglese), 7.65 € (in italiano)
Trama:In this personal, eloquently argued essay – adapted from her much-admired Tedx talk of the same name – Chimamanda Ngozi Adichie offers readers a unique definition of feminism for the twenty-first century, one rooted in inclusion and awareness. Drawing extensively on her own experiences and her deep understanding of the often masked realities of sexual politics, here is one remarkable author’s exploration of what it means to be a woman now – an of-the-moment rallying cry for why we should all be feminists.
In questo saggio molto personale, scritto con grande eloquenza – frutto dell’adattamento di una conferenza TEDx dal medesimo titolo di straordinario successo – Chimamanda Ngozi Adichie offre ai lettori una definizione originale del femminismo per il XXI secolo. Attingendo in grande misura dalle proprie esperienze e riflessioni sull’attualità, Adichie presenta qui un’eccezionale indagine d’autore su ciò che significa essere una donna oggi, un appello di grande attualità sulle ragioni per cui dovremmo essere tutti femministi. In un contesto in cui il femminismo era considerato un ingombrante retaggio del secolo scorso, la posizione di Adichie ha cambiato i termini della questione. Alcuni brani della sua conferenza sono stati campionati da Beyoncé nel brano Flawless e hanno fatto il giro del mondo. La scritta FEMINIST a caratteri cubitali come sfondo della performance dell’artista agli Mtv Video Music Awards e il famoso discorso dell’attrice Emma Watson alle Nazioni Unite in cui si dichiara femminista sono segni evidenti del fatto che c’è un prima e un dopo “Dovremmo essere tutti femministi”.
Ve lo dico. Questa non sarà una recensione lunga, perché la verità è che questo libro andrebbe letto a priori, per avere un’idea della donna e di cosa significa essere femministe.
L’autrice si identifica come una femminista felice, questo perché spesso questo termine viene caricato di una connotazione negativa, inteso a descrivere una donna priva di femminilità, che odia gli uomini. Essere femministi non significa proprio questo, e Chimamanda Ngozi Adichie ce lo spiega in poche parole, portando all’attenzione del lettore le sue esperienze.
Nato come un talk al TedxEuston e trascritto per permettere a tutti di fruirne, questo libricino scritto in modo semplice e comprensibile, con poche parole ci porta a considerare diversamente il femminiso, soprattutto se prima lo identificavate solo in modo negativo.
Questo è uno di quei libricini che ti spingono a rileggere alcune parti e ti invitano a riflettere. Una lettura che non potete perdervi e che bisogna leggere con il sorriso, per sconfiggere alcuni assurdi pregiudizi sulle donne.
Voglio anche lasciarvi il video del talk al TedxEuston, per ascoltare quanto viene detto:
Vi avevo detto che sarebbe stata una recensione molto breve, ma non posso non consigliarvi di affrontare questa lettura, che sia in inglese o in italiano, secondo me dovete proprio conoscere e ascoltare quello che dice questa donna.
Magari qualcuno di voi l’ha già letto o ha ascoltato questo talk?