Buongiorno Lettori,
oggi vi voglio parlare di un libro che, nonostante mi abbia leggermente delusa, sono felice di aver letto. Un libro sicuramente adatto a questo periodo dell’anno e sto parlando di La maledizione delle sorelle Swan di Shea Ernshaw, pubblicato da Heloola Books.
La maledizione delle sorelle Swan
Shea Ernshaw
Heloola Books
Prezzo: 19.50 €
eBook: 10.99 €
Trama: Nel 1800, tre sorelle—Marguerite, Aurora e Hazel Swan—furono accusate di stregoneria e annegate nelle acque della baia di Sparrow, Oregon.
Da allora, ogni estate, i loro spiriti tornano per impossessarsi dei corpi di giovani ragazze del posto e attirare i ragazzi nel mare, condannandoli a morte.
Oggi, Penny Talbot vive su un’isola remota con sua madre, che da anni è rimasta intrappolata nel dolore per la scomparsa del marito.
L’arrivo inaspettato del giovane Bo Carter, un forestiero che sembra all’oscuro di tutto, costringerà Penny a fare i conti una volta per tutte con la maledizione che da due secoli miete vittime a Sparrow: è arrivato il momento di fermare le sorelle prima che sia troppo tardi, prima che mettano gli occhi proprio su Bo.
![]()
La festa di stasera segna l’inizio di una stagione che non porterà con sé solo i soldi dei turisti, ma anche folklore, speculazioni e dubbi sulla storia della città. E come ogni anno, senza eccezioni e senza esitazioni, porterà anche la morte.
La maledizione delle sorelle Swan di Shea Ernshaw è il primo libro che leggo pubblicato dalla casa editrice Heloola Books. Questo libro mi ha incuriosita da subito per il titolo e la copertina, perché nella sua semplicità è davvero accattivante.
E la storia?
Nonostante io abbia usato tanti segnapagina, devo dire che la storia presenta alcune criticità che non mi hanno permesso di apprezzarla a fondo.
La protagonista è Penny Talbot, un’adolescente che vive con la madre a Lumiere Island e frequenta la scuola nella città costiera di Sparrow, famosa per la maledizione delle sorelle Swan che colpisce ogni anno.
Ma in cosa consiste questa maledizione?
E poi eccolo. Soave e languido come una giornata d’estate, il mormorio di una canzone dalle parole indistinguibili. Alcuni dicono che sia francese, altri portoghese, ma nessuno l’ha mai tradotta perché non è una vera lingua. È qualcos’altro. Si srotola dall’oceano e si insinua nelle nostre orecchie. È gentile e ammaliante, come una madre che sussurra una filastrocca della buonanotte al suo bambino. E come se fosse un segnale, le ragazze più vicine alla riva fanno alcuni passi incerti verso il mare, incapaci di resistere.
Ogni anno – il primo di giugno – le sorelle Swan tornano per vendicarsi, prendendo possesso dei corpi di tre giovani ragazze per poi uccidere, annegandoli, almeno tre ragazzi.
Una maledizione che ha radici nel lontano 1800 e che rende la vita in quella città un’incognita, eppure nonostante le tragedie annunciate, proprio in quel periodo dell’anno il turismo aumenta e gli abitanti sfruttano e accolgono questa maledizione, come se nulla fosse. È come se la città vivesse all’interno di una bolla, lontana da tutto il resto, in grado però di accettare la tragedia che permette al mondo esterno di sfondare quel muro almeno una volta l’anno.
Finita la scuola, Penny vorrebbe solo un po’ di tranquillità per lei e sua madre e magari vivere un’adolescenza normale, nonostante suo padre sia ormai sparito da tre anni, senza lasciare traccia.
Questa storia ha davvero dei validi elementi.
La narrazione lenta potrebbe scoraggiare ma in realtà aiuta a mantenere l’atmosfera lugubre; l’autrice rende gli avvenimenti nitidi al lettore e grazie alla sua abilità, è in grado non solo di far vivere le scene, ma anche di avvertire sulla pelle il freddo e l’acqua, con un’ansia crescente.
Come dita avvolte attorno alla gola, li attira nelle zone più profonde della baia, tra i relitti di navi abbandonate da tempo, li trascina sotto l’acqua finché l’aria sfugge dai loro polmoni e qualcosa di nuovo può prenderne il posto.
La stessa Penny riesce ad aggiungere ulteriore curiosità al racconto, grazie ai suoi segreti.
La scrittura della Ernshaw è coinvolgente e permette davvero di osservare la vita degli abitanti di Sparrow e delle tre sorelle come se il lettore fosse una presenza costante in grado di essere ovunque.
Quello però che non mi è piaciuto è l’atteggiamento surreale degli abitanti di Sparrow.
Da secoli sono vittime di questa maledizione, eppure invece di cercare un modo per spezzarla, oppure per proteggere i propri figli, sfruttano la tragedia per attirare turisti, come se fossero insensibili al dramma. Il rapporto tra Bo e Penny non mi ha convinta e l’ho trovato fin troppo veloce e privo di un vero coinvolgimento emotivo.
I capitoli vengono narrati in prima persona tranne quelli che raccontano la storia delle sorelle nel passato, in cui il racconto è affidato a un narratore esterno.
Non ho trovato una vera e propria caratterizzazione dei personaggi; le tre sorelle con i loro caratteri e ambizioni riescono a emergere, schiacciando per tutti gli altri, compresi quelli del presente, che soffrono nel confronto con la crudeltà delle Swan.

A questo libro purtroppo è mancato qualcosa, però credo sia davvero una lettura interessante, piacevole e vi consiglio di affrontarla anche solo per le atmosfere dense di mistero e attesa.
Scheggia
| Cartaceo | eBook |
|
|

