[Recensione] Caught Up di Liz Tomforde

Buongiorno Lettori!

Oggi vi voglio parlare di un libro del genere Romance che ho letto da poco. È il terzo della serie Windy City, ma è un autoconclusivo come i precedenti (ci sono interazioni con i protagonisti dei libri precedenti, ma non è necessario averli letti). Il libro è Caught Up di Liz Tomforde e ringrazio la Always Publishing per la copia.

Caught up, Liz Tomforde, Always publishing, Booktok, romance, The Right Move, Windy City, Single dad, Mile high, sport romance, Grumpy x sunshine, forced proximityCaught Up – Incastro vincente
Liz Tomforde
Always Publishing
Prezzo: 16.90 €
eBook: 4.99 €

Trama: Kai ha dimenticato cosa sia il divertimento. Miller ha dimenticato cosa sia una casa. Hanno una sola estate per trovare l’incastro vincente. Per Kai Rhodes, il miglior lanciatore della squadra di baseball di Chicago, diventare papà è stata una sorpresa, ma da quando è arrivato il piccolo Max, Kai ha ridefinito le sue priorità: il baseball rischia di perdere la sua magia se gli impedisce di occuparsi del suo bambino. Per dimostrare a se stesso di essere un buon genitore, Kai licenzia un baby sitter dopo l’altro – nessuno pare all’altezza dei suoi standard. Con l’arrivo dell’estate, è necessario trovare qualcuno che si occupi di Max. Persino il coach della squadra lo pretende, e propone una soluzione: sua figlia, una giovane pasticciera dai tatuaggi appariscenti, gli occhi color giada e… una bocca sfacciata da chiudere a suon di baci. Miller Montgomery si è fatta un nome nel mondo dell’alta pasticceria fino a vincere, a soli venticinque anni, un premio prestigioso. Eppure sembra aver perso l’ispirazione e ora sente il bisogno di una pausa dalla sua vita da giramondo. Da Chicago suo padre, il coach Monty, coglie l’occasione e le propone di aiutare uno dei suoi giocatori per l’estate. Quando incontra Kai Rhodes, Miller capisce di avere davanti un uomo leale, protettivo, ma schiacciato dalle responsabilità al punto da aver dimenticato cosa sia il divertimento. E, da subito, desidera ricordare a quell’uomo terribilmente attraente cosa sia la spensieratezza… magari flirtando un po’ con lui. Mentre il loro rapporto acquista una dimensione di fiducia, di quotidianità e di famiglia, anche l’attrazione tra i due divampa rovente. Il problema? Innamorarsi della bella pasticciera è facile, ma Miller ha messo solo in pausa la sua vita da chef di successo, è uno spirito libero che non vorrà mai farsi incastrare. Creare dei legami solidi potrebbe portare Kai solo a farsi spezzare il cuore, o peggio, a spezzare quello di Max. A meno che Miller non capisca che alcuni legami non sono una sconfitta… ma solo un incastro vincente.

Divisore Scheggia

Come vi anticipavo, questo è il terzo romanzo della serie Windy City composta da romanzi standalone. Caught up ha per protagonista Kai, giocatore di baseball e padre single, e Miller, promettente chef, vincitrice di un premio prestigioso e che sta vivendo una crisi esistenziale. Miller, figlia di Monty, coach di Kai, decide di prendersi una pausa dal lavoro e si ritroverà a fare da babysitter a Max, vivendo a stretto contatto con il bel giocatore di baseball.

Partiamo dal presupposto che essendo un romance segue uno schema preciso e si sa come andrà a finire, devo dire che mi ha convinta un po’ di più di The Right move, però non mi ha entusiasmata tantissimo per diversi aspetti, primo tra tutti i capitoli con il POV di Kai.

Ho capito che non amo il modo in cui Liz Tomforde scrive i POV maschili e nel caso di Kai, con il background che gli è stato dato, mi sarei aspettata un minimo di approfondimento in più, invece i pensieri sono sempre gli stessi e, tranne in rari casi, non ho percepito la reale ansia che assale un genitore nel lasciare il proprio figlio a uno sconosciuto, soprattutto quando si deve andare a lavorare. L’ho comunque amato molto più di Ryan (il protagonista di The right move) che non mi aveva proprio conquistata, invece per quanto riguarda Kai avevo delle aspettative forse più alte e quindi un po’ mi ha deluso.

«Se non sono con lui, mi sento in colpa per non essergli vicino, se sto con lui tutto il giorno senza un momento per me, mi sento in colpa perché desidero un po’ di tempo per me. E l’ansia. Ho sempre il terrore che gli succeda qualcosa quando non ci sono, o che succeda qualcosa a me, e lui rimanga solo al mondo.»

Avrei preferito leggere più frasi con questo tenore, una maggiore introspezione che non credo avrebbe guastato il racconto o reso pesante la storia d’amore che poi sboccia. Qualcosa che mi facesse capire davvero cosa stesse provando Kai, diventato genitore senza alcun preavviso, che si divide tra suo figlio e il lavoro di giocatore professionista.
La presenza di Miller poi ovviamente cambia tutto, tuttavia devo dire che non è scattata la scintilla.

Anche Miller come personaggio non è male, anzi si percepisce tutta la sua ansia, il suo desiderio di ripagare il padre per i sacrifici fatti, sacrificando la sua stessa felicità. Il suo tornare alla semplicità, pagina dopo pagina, emerge. Mi è piaciuto tantissimo anche il suo carattere, sempre molto schietta e diretta, capace di tener testa a chiunque.

Mi è piaciuto un po’ di più di The right move per le dinamiche che si vengono a creare non solo tra i protagonisti, ma anche tra i vari personaggi della storia. Devo dire che il personaggio che mi è piaciuto di più è stato Monty, il padre di Miller, perché secondo me è riuscito a raccontare una storia interessante senza però risultare pesante.

Mi sono piaciuti moltissimo i momenti con il piccolo Max, anche perché i bambini che di poco più di un anno sono spettacolari, ogni giorno è diverso, ogni sorriso ti scioglie e l’autrice è stata brava nel raccontarlo.

Complessivamente è un libro piacevole, che si legge in poco tempo e intrattiene.
C’è una buona caratterizzazione dei personaggi e singolarmente emergono molto, poi ovviamente tante sensazioni sono personali e non si può generalizzare. Quello che ho apprezzato è come la Tomforde descrivere i legami di amicizia e sentimentali al di fuori del rapporto d’amore. Il legame tra Kai e Monty è davvero bello e mi sono piaciuti molto i momenti tra di loro, molto naturali.

Un libro davvero indicato se amate il trope Single dad e Forced Proximity, ma soprattutto se siete amanti degli sport romance.

Scheggia

 

Cartaceo eBook

 

Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

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