[Review Party] Recensione Ci vediamo un giorno di questi di Federica Bosco

Buongiorno Lettori!

Finalmente è il grande giorno! Per giorni ci avete seguito in quello che è stato un Blogtour davvero bello, dedicato all’uscita del nuovo libro di Federica Bosco, Ci vediamo un giorno di questi, edito da Garzanti.
Avete scoperto chi sono Cate e Ludo, avete letto la trama e l’incipit. Avete scoperto tante cose sull’amicizia, i motivi per leggerlo, l’intervista all’autrice e anche la recensione il giorno dell’uscita.
Insomma, c’è stato di tutto e in realtà c’è ancora molto!
Leggere questo libro in anteprima è stato bellissimo e allo stesso tempo straziante, perché inizialmente non sapevo con chi sfogarmi, poi piano piano le mie amiche del Blogtour hanno letto il libro e senza più spoiler si poteva parlare, gridare, sbuffare, gioire. Il bello di leggere i libri è quando puoi parlarne con le persone che ti capiscono, che comprendono i tuoi stati d’animo.
Oggi sono qui a parlarvi di questo libro con tante difficoltà, perché diciamocelo, non è semplice raccontarvi la storia di Cate e Ludo senza rivelarvi le parti importanti di questa avventura, quindi scusatemi se non avrete grandi rivelazioni, ma sappiate che ogni sintomo di confusione è un invito a leggere questo romanzo.

Ci vediamo un giorno di questi
Federica Bosco
Garzanti
Prezzo: 16.90 €
eBook: 9.99 €

Trama: A volte per far nascere un’amicizia senza fine basta un biscotto condiviso nel cortile della scuola. Così è stato per Ludovica e Caterina, che da quel giorno sono diventate come sorelle. Sorelle che non potrebbero essere più diverse l’una dall’altra. Caterina è un vulcano di energia, non conosce cosa sia la paura. Per Ludovica la paura è una parola tatuata a fuoco nella sua vita e sul suo cuore. Nessuno spazio per il rischio, solo scelte sempre uguali. Anno dopo anno, mentre Caterina trascina Ludovica alle feste, lei cerca di introdurre un po’ di responsabilità nei giorni dell’amica dominati dal caos. Un’equazione perfetta. Un’unione senza ombre dall’infanzia alla maturità, attraverso l’adolescenza, fino a giungere a quel punto della vita in cui Ludovica si rende conto che la sua vita è impacchettata e precisa come un trolley della Ryanair, per evitare sorprese al check-in, un muro costruito meticolosamente che la protegge dagli urti della vita: lavoro in banca, fidanzato storico, niente figli, nel tentativo di arginare le onde. Eppure non esiste un muro così alto da proteggerci dalle curve del destino. Dalla vita che a volte fortifica, distrugge, cambia. E, inaspettatamente, travolge. Dopo un’esistenza passata da Ludovica a vivere della luce emanata dalla vitalità di Caterina, ora è quest’ultima che ha bisogno di lei. Ora è Caterina a chiederle il regalo più grande. Quello di slacciare le funi che saldano la barca al porto e lasciarsi andare al mare aperto, dove tutto è pericoloso, inatteso, imprevisto. Ma inevitabilmente sorprendente.

Cate e Ludo sono amiche sin dai tempi della scuola. Non potrebbero esserci due persone più diverse: una totalmente devota al disordine, al cogliere l’attimo, piena d’amore per il prossimo; l’altra invece più pragmatica, ordinata, con una strada da seguire da lei stessa organizzata e soprattutto con un lavoro in banca, che segna la sua staticità.
Cate e Ludo, che nella vita si sono incontrate così, con una merenda diversa e il sorriso sulle labbra, sono le protagoniste di questa storia che riempie il cuore e gioca a fargli fare i salti mortali.

Aveva un modo tutto suo per convincerti a fare le cose: dava per scontato che saresti stata disponibile a farlo. 
Ma non lo faceva in maniera manipolatoria, era come se ti chiedesse un po’ del tuo spazio dato che del suo non ce n’era più.
Pensava, ingenuamente, che tutti si sbattessero per gli altri come faceva lei e si stupiva sempre quando riceveva un no come risposta. Allora faceva quella faccia tutta arricciata da cartone animato, come un punto interrogativo gigante, si grattava la testa come per far uscire un’idea e trovava subito un piano B e, cosa fondamentale, non portava mai rancore. 
Io faticavo non poco a starle dietro perché, anche se mi sarebbe piaciuto, non ero come lei.
Nemmeno un po’.
La mia camera, ad esempio, dove avevo proibito tassativamente di fare entrare i gatti e i cani, sembrava quella di un collegio svizzero, precisa e ordinata al millimetro, la sua invece sembrava la camera di un adolescente iperattivo, aspirante accumulatore seriale. 

La storia ci viene raccontata a partire dall’adolescenza, ma si concentrerà sull’ultimo anno vissuto, un anno che porta difficoltà e soddisfazioni, dolcezza e amarezza. Momenti che si rivelano così, come per uno strano scherzo del destino o per un segno mistico, volto a dare un avvertimento.
La voce narrante è quella di Ludo, che da un grande gesto verso la sua amica, verrà messa in guardia da tutti: genitori e pseudo fidanzato – compagno (idiota) del mercoledì. Un gesto impulsivo che la spingerà in seguito a riflettere sul rapporto intenso che la lega a Cate, la sua grande amica, la sua famiglia.
Un esempio di famiglia, la loro, che apre il cuore: Ludo e Cate, unite da sempre e Gabriel quel figlio arrivato ad un certo punto, in quel momento della vita che riunisce e scalda il petto.

L’ironia di Federica Bosco traspare in alcune situazioni, così come spiccano le due donne protagoniste, con la voglia di vivere la vita nonostante gli ostacoli lungo il cammino. È una storia che tiene con il fiato sospeso e che non conosce riposo; una di quelle storie che riempiono il cuore, lo fanno battere forte, riempiendo gli occhi di lacrime.

La narrazione è scorrevole, si vivono i momenti sulla scia dei ricordi di Ludo e per ogni singola pagina si avverte quella sensazione di malinconia che sembra avvolgere l’amicizia tra le due donne, che insieme crescono vivendo la vita senza seguire i canoni imposti da quella che viene chiamata normalità. Sono due donne. Due amiche. Due persone che crescono un figlio. Una mamma e una zia. E nonostante una parte che ho trovato leggermente forzata sul finale, questo libro mi ha riempito il cuore e l’ha fatto esplodere.

E non posso dirvi solo di leggere questo libro. Devo dirvi di prendere gli adesivi e prepararvi, perché ognuna di voi troverà qualcosa di suo in quelle pagine e dovrà segnarselo, per tornare qualche volta a rileggere quelle righe, ricordando momenti vissuti in quella lettura. È un romanzo che ti culla e ti scuote, che ti abbraccia e ti allontana. Che ti fa gioire e ti fa soffrire così tanto che pensi non possa esserci altra gioia dopo, eppure tornano la gioia e la sofferenza e di nuovo la gioia; è un libro in cui le emozioni viaggiano sulle montagne russe.

E adesso, dopo questa recensione che spero vi convinca a leggere il libro, passiamo alla lieta novella! Vi annuncio i vincitori del giveaway che sono…

  • Incanto dei libri
  • Mariangela 
  • Piera

Congratulazioni a tutte voi che vi aggiudicate una copia di Ci vediamo un giorno di questi e grazie a tutte le altre persone per aver partecipato.

Scheggia

Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

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