[Recensione] Vittoria di Barbara Fiorio

Buongiorno Lettori!

Mi ritaglio un po’ di tempo al pc per scrivere e parlarvi di un libro che stazionava in libreria da mesi. In questi ultimi tempi sto riuscendo a recuperare dei libri acquistati da un po’, senza però smettere di prenderne di nuovi, quindi alla fine resto sempre allo stesso punto. Questa recensione rientra nel Questa volta leggo… Un libro con la copertina Blu, organizzato da La lettrice sulle nuvole, Le mie ossessioni librose e La Libridinosa. La copertina non è proprio blu blu blu ma alla fine va bene lo stesso!

Vittoria
Barbara Fiorio
Feltrinelli
Prezzo: 15.00 €
eBook: 8.99 €

Trama: Vittoria non crede nella spiritualità dei manuali, negli aforismi da calamite e soprattutto non crede nei cartomanti: molto meglio un piatto di trenette al pesto con un’amica che farsi leggere i tarocchi. Fotografa genovese con alle spalle alcune pubblicità di successo, è sempre riuscita a navigare tra le difficoltà della vita grazie a un valido mix di buonsenso e ironia. Credeva anche di aver trovato l’amore ma, quando Federico se ne va, lasciandola sola in una casa piena di ricordi, il mondo le crolla addosso. Disorientata e in profonda crisi creativa, Vittoria si ritrova a quarantasei anni senza compagno, senza lavoro e senza sapere più con quali soldi comprare le crocchette a Sugo, il suo adorato gatto. A soccorrerla arriva un aiuto inatteso, sotto forma di un mazzo di tarocchi che suo malgrado, e nonostante il suo scetticismo, scopre di saper leggere con imprevedibile talento. E così, tra la carta dell’Eremita che le ricorda Obi-Wan Kenobi e la Ruota della fortuna che sembra un party psichedelico, nel suo salotto fanno la loro comparsa tanti volti nuovi, consultanti di ogni età che le portano uova fresche, insalatina a chilometro zero e ratafià in cambio di un vaticinio. Circondata da anime gentili che come lei cercano di rammendare il loro cuore spezzato, e da amici fidati che per mesi la incoraggiano e la proteggono, Vittoria senza rendersene conto tornerà pian piano ad ascoltare il mondo che la circonda ritrovando, insieme alla vena creativa, la forza di credere in se stessa.

Vittoria è il primo romanzo che leggo di Barbara Fiorio, autrice che, lo ammetto, non conoscevo fino a qualche mese fa. Come sempre il mondo del web è immenso e grazie alla sua immensità è possibile conoscere sempre cose nuove, in questo caso una scrittrice già nota alle altre Bancarella Blogger, che hanno letto i suoi precedenti lavori.

Vittoria è la protagonista di questo libro. Ritrovatasi senza compagno dopo tre anni di convivenza, con il morale a terra, un gatto che sembra un cane e il conto quasi in rosso, Vittoria deve trovare il modo di sbarcare il lunario. Fotografa di professione, autrice di campagne di successo, Vittoria non ha più ispirazione, demoralizzata anche dai colloqui di lavoro che si susseguono tutti con lo stesso risultato, screditando il lavoro creativo e tutto quel che c’è dietro il semplice click di una macchina fotografica.

I soliti dobloni di visibilità, umilianti e offensivi ma ormai moneta corrente. È questo il valore che viene dato alle opere d’ingegno: il nulla, l’inezia di una visibilità mai comprovabile.

Narrato totalmente in prima persona, nonostante lo stato emotivo della protagonista, si ha uno stile tagliente e ironico, che mostra il completo scetticismo di Vittoria di fronte alle tante novità, primi tra tutte i  tarocchi che le vengono regalati. I pensieri di Vittoria sono spesso i nostri, quelli che a volte censuriamo per evitare di fare brutte figure.

“Vai pure nello studio, arrivo subito,” e sparisce in un corridoio da cui arriva odore di broccoli. Mi aspettavo dell’incenso, mi si sbaragliano i cliché.

Vittoria alterna i momenti buoni a quelli di sconforto, com’è giusto che sia per una persona che affronta il cambiamento improvviso e non desiderato.
La sua forza risiede negli amici e questo romanzo direi che è proprio un inno all’amicizia, quella vera, quella che ti supporta e ti fa da rete, quella che non ti abbandona, ti critica se necessario e ti sprona ad andare avanti senza colpevolizzare il dolore, comprendendo i momenti di buio e tendendo la mano per farti uscire dal tunnel. Gli amici sono il vero sostegno per Vittoria, la forma di amore vero che la circonda, in totale contrapposizione con l’amore di Federico, da lei descritto come il migliore dei fidanzati e da me visto come il peggiore degli egoisti.

Scelgo ogni giorno di alzarmi per le mie persone, è per loro che apro la finestra, rifaccio il letto, lancio il topino a Sugo, mi lavo i denti, mi spalmo la crema antirughe, mi faccio una tisana e inizio la giornata. L’unica cosa che per me ha ancora senso è non deluderle, non sprecare l’amore che hanno per me, ridere, farle ridere, ascoltarle, pensarle e tornare presto a dare qualcosa anch’io. Perché gli amici sono una famiglia che si tiene per man. Ma non mi sento più intera e mi manca una direzione, non so cosa posso ancora sperare, sognare, desiderare. Giusto cose piccole, come un bel film, il sole per stendere fuori o un po’ di soldi che mi diano respiro e libertà. Ma poi?

Si guarda attraverso il buco di una serratura, filtrando i pensieri positivi di Vittoria, una storia d’amore a senso unico (seriamente dopo tre anni non sapeva accendere neanche la lavatrice? È un bottone. Uno.) con Federico che fa della sua esistenza il centro del mondo, obbligato dal suo ego a circondarsi di approvazione. Non sono riuscita a trovare una sola cosa positiva in lui (ah forse solo la pizza), che plagia Vittoria con il suo amore particolare, che si dimostra insensibile ed egoista fino alla fine, giocando con i sentimenti della fotografa, forse senza neanche rendersene conto.

L’idea della cartomanzia è sicuramente molto divertente, sia per la lettura delle carte, sia per i pensieri di Vittoria che scaturiscono a ogni lettura. È scettica e la capisco completamente, eppure ammiro la forza di questa donna che, carta dopo carta, riesce a smuore il suo animo e quello delle persone che ha di fronte.

Si nota sicuramente un cambio di tono dall’inizio del romanzo fino alla fine; la prima parte è più ironica e scettica, mentre nella seconda si hanno più riflessioni e azioni, indotte anche dal cambiamento della protagonista e dai mesi che passano e leniscono lentamente il dolore.

Barbara Fiorio è per me una piacevole scoperta e probabilmente in futuro leggerò altri suoi romanzi. Consiglio di leggere anche le pagine relative al Dietro il Set di Vittoria che permettono di comprendere davvero tanto di questo libro.

Voi lo avete già letto?

Scheggia

Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

38 Replies to “[Recensione] Vittoria di Barbara Fiorio

  1. un romanzo molto carino che ho letto alcuni mesi fa. mi ritrovo nella tua recensione, soprattutto quando parli delle differenze tra prima e seconda parte. primo romanzo della fiorio anche per me e spero di recuperare anche gli altri.

  2. Leggi il fungone! Vittoria è un bellissimo romanzo, che mi ha fatto apprezzare ancor di più la Fiorio, per la sua capacità di ironizzare nei momenti di difficoltà. Adoro!

    1. Io non la conoscevo però sono felice di aver letto questo suo romanzo. Più in là conto di recuperare anche il fungone! (il t9 voleva scrivere furgone, c’entri qualcosa?)

  3. Questo libro della Fiorio mi manca è non va bene! Ho letto Qualcosa di vero e Buona fortuna e mi piace quello che scrive e come scrive. La tua recensione mi fa capire che non posso non leggere anche Vittoria.

  4. Già letto! E piaciuto molto, molto più del “fungone” ossia del suo libro precedente “Qualcosa di vero” su cui qualcuno mi aveva dato aspettative alle stelle. Per carità, carino ma nella norma. Questo perita molto di più.

  5. Io ho adorato moltissimo “Qualcosa di vero” e questo l’ho comprato appena uscito! Devo soltanto trovare il momento giusto per leggerlo! Felice che ti sia piaciuto 🙂

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