[Recensione] Fiori sopra l’inferno di Ilaria Tuti

Buongiorno Lettori!

Questi giorni sono stati deliranti! Giulia col raffreddore e io che combatto per farle l’aerosol, macchinario che oltretutto odio per colpa del suo rumore.
Fortunatamente, anche con lei in braccio (col raffreddore ha preso dose extra di coccole), sono riuscita a leggere e mi sono immersa in Fiori sopra l’inferno di Ilaria Tuti, un libro che sicuramente – soprattutto nella prima parte – è bene leggere a stomaco vuoto.

Fiori sopra l’inferno
Ilaria Tuti
Longanesi
Prezzo: 16.90 €
eBook: 8.99 €

Trama: «Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell’orrido che conduce al torrente, tra le pozze d’acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l’esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l’inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa. Sono un commissario di polizia specializzato in profiling, e ogni giorno cammino sopra l’inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall’età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l’indagine. Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura».

«Forse loro vedono il mondo meglio di noi» disse, in un sussurro. «Vedono l’inferno che abbiamo sotto i piedi, mentre noi contempliamo i fiori che crescono sul terreno.»

Fiori sopra l’inferno, scritto da Ilaria Tuti, edito Longanesi è un romanzo che si presenta da subito inquietante: già dai primi capitoli si ha la sensazione di vivere in una storia dal forte impatto emotivo, con un caso che rischia di rimanere sullo stomaco di chi legge.
Ilaria Tuti non si risparmia quando parla di Teresa Battaglia; la rende reale e vicina al lettore, nei modi e nelle parole, presentandoci una donna vera e propria, che non si fatica ad immaginare nei panni di un commissario.

«Nessuno mi ha detto di cercare una donna, commissario.» 
Lei lo scrutò come si guarda una cacca attaccata alla suola di qualcun altro.
«Be’, ispettore. Non ha nemmeno fatto lo sforzo di pensarlo.»

Teresa riempie le pagine con il suo carisma, con le parole che escono senza mordersi la lingua, con un carattere che le permette di rimanere umana, anche nelle spiacevoli circostanze del libro.

Con una prosa curata, il romanzo si propone come un ottimo thriller, fa scorrere adrenalina nelle vene di chi legge, che si perde nei territori di Travenì e indaga insieme a Battaglia e Marini.
Un appunto notevole è da fare proprio sull’ambientazione, che gode di particolare attenzione da parte dell’autrice e si rende co – protagonista, rubando a volte la scena agli altri.

È una storia che rende difficile mantenere il distacco; si cerca di indagare insieme a Teresa e si viene travolti da una comunità ostile all’estraneo e a una situazione che difficilmente lascia indifferenti.

Un esordio potente, quello di Ilaria Tuti, che non presenta un classico thriller e che ci lascia ben sperare di ritrovare presto Teresa Battaglia, con i suoi modi, le sue paure e i suoi cambiamenti, ai quali purtroppo non può sfuggire.

Avevo alte aspettative su questo libro e sono state ben soddisfatte! Anche voi avete letto il romanzo di Ilaria Tuti? Vi è piaciuto?

Scheggia

Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

Commenta se ti va, io sarò ben lieta di rispondere.