Buongiorno e soprattutto buona domenica!
Oggi, pensando e ripensando, ho deciso di parlare di una serie tv vista di recente su Netflix, una serie che a casa abbiamo scelto per i pasti, perché a noi piace la tv accesa e piace condividere le serie.
Dopo aver visto Brooklyn Nine – Nine (magari ve ne parlo la prossima settimana), nel delirio di scegliere una nuova serie tv, qualcosa di non troppo lungo e pesante vista l’occasione “pasti”, abbiamo scelto Love, una serie originale Netflix.
Gus e Micky sono due ragazzi disastrati a modo loro. Gus, mollato dalla fidanzata (alla quale ripeteva ogni cinque minuti che l’amava) si ritrova a vivere in un residence, con dei vicini strampalati, con i quali decide di riunirsi spesso per creare particolari colonne sonore per i film. Lavora come Tutor degli attori della serie tv Witchita e non viene mai ascoltato.
Mickey lavora in una stazione radiofonica, assiste un finto dottore che ha un programma radio, ha problemi con l’alcool, con le droghe e tende ed essere dipendente dalle persone, ha dei problemi affettivi.
Dopo una serata particolare con l’ex fidanzato, Mickey e Gus s’incontrano in un supermercato e iniziano a frequentarsi, scontrandosi spesso con le loro vite e i loro sentimenti.
Non sono un’esperta di serie tv, di film o cinema. Non chiedetemi nulla di inquadrature, luci, piani e quanto altro. Non chiedetemelo e io in ogni caso non ve ne parlerò.
Vado a sentimenti su queste cose, posso solo far così anche perché sono del parere che non tutti coloro che guardano serie tv si mettano a guardare la qualità di… boh. Non so argomentare.
Per questo vi dico che a me Love non è piaciuto tanto, mi ha annoiata in molti punti e ho finito la seconda stagione solo perché stava lì, perché non sapevamo che altro guardare in serata, perché non mi piace lasciare le cose a metà.
L’ho visto in italiano e il doppiaggio non mi ha fatto impazzire, ma a non piacermi sono proprio i personaggi, che mi sono sembrati troppo incasinati e con poco spessore. Penso che la mia sopportazione sia scesa ai minimi storici con Gus, un personaggio che non sembra avere carattere, che non è in grado d’imporsi. Capisco il voler creare un personaggio timido, ma per me il risultato è sembrato realmente esagerato.
Mickey regge le puntate da sola con i suoi casini ma il personaggio che mi ha fatto davvero continuare la serie, e al quale vorrei fosse dedicato più spazio, è Bertie, la coinquilina di Mickey. Bertie è così svitata e divertente che le scene con lei danno freschezza alla puntata (che altrimenti sarebbero monotono).
Insomma, Love è una di quelle serie che probabilmente a molte persone piacerà, a me però non è riuscita a raccontare nulla anzi, mi ha annoiata e quando ho finito le due stagioni, ho tirato un sospiro di sollievo.
E voi l’avete vista? Vi è piaciuta?