Miei cari Lettori, eccoci al martedì!
Se siete usciti indenni dal lunedì, se non vi ha del tutto sfiniti, allora potete concedervi la recensione de La Città di Sabbia di Laini Taylor. Come vi avevo detto precedentemente, il libro mi è stato regalato dalla Fazi Editore per scrivere una recensione; ero davvero incuriosita da questa saga e sono sicura che incuriosisce anche voi! Perché mi ha attirato? Per l’originalità dei personaggi coinvolti: già dalla trama si capisce che non abbiamo i classici stereotipi e che ci si scontrerà con delle realtà molto diverse.
Nel primo capitolo ([Recensione] La Chimera di Praga di Laini Taylor) avevamo conosciuto Karou e la sua strana famiglia, poi avevamo incontrato Akiva e il suo essere un po’ tutto, protettivo e immenso nei suoi sentimenti. Ma com’era finita?
Leggiamo prima la scheda del libro…
Titolo: La Città di Sabbia
Autore: Laini Taylor
Casa Editrice: Fazi (Lainya)
Prezzo: 14.50 €
Ebook: 5.99 €
Trama:
La studentessa d’arte Karou ha finalmente le risposte che ha sempre cercato. Sa chi è e cosa è. Ma, insieme a questa scoperta, un’altra verità affiora in superficie, una realtà che la ragazza farebbe di tutto pur di ignorare: ha amato un ragazzo che le è nemico, lui l’ha tradita e per questo il suo mondo è sconvolto. Ora, in una kasbah dimenticata nel deserto del Marocco, Karou e i suoi alleati si preparano a uno scontro definitivo contro l’armata dei serafini e sotto la luce delle stelle plasmano creature di potente forza distruttiva. Akiva, legato dall’appartenenza all’esercito degli angeli, ma gravato da un profondo conflitto interiore, inizia a progettare un altro tipo di battaglia: quella per il riscatto. Per la speranza. Ma la speranza può rinascere dalle ceneri dei sogni infranti?
Il secondo capitolo di questa saga si apre con i due ex amanti separati: Karou ritiene Akiva colpevole della distruzione non solo della sua famiglia, ma di tutte le chimere. Non solo. Karou ha lasciato Praga nella confusione: il suo ex fidanzato parla di lei in televisione e Zuze e Mik cercano di capire cosa stia realmente succedendo.
La storia si svolge un po’ nel mondo degli umani, un po’ in quei mondi accessibili dallo squarcio nel cielo; Karou ha trovato un alleato particolare e l’ha condotto nella kasbah in Marocco, dove si sta ricostruendo qualcosa.
La città di sabbia ha qualcosa che mancava nella Chimera di Praga: più scenari.
Non ci sono soltanto Akiva e Karou ma tanti altri scenari che spiegano cosa stia succedendo in questo mondo che sembra perire sotto la guerra.
I capitoli alternano diverse situazioni e permettono al lettore di avere davanti a sé tanti personaggi senza mai perdere il filo della storia.
Ci si immerge nel caldo del deserto ma anche nella fredda guerra degli angeli; si capisce l’angoscia di Akiva, la freddezza di Karou e i sentimenti di tutti quei personaggi che inevitabilmente si incontrano in quel percorso di speranza che accompagna tutta questa storia, fino alla fine.
È sicuramente più intrigante del primo volume, anche se avrei preferito una Karou più fredda e determinata, come quella che s’incontra all’inizio; non nego che mi sono ritrovata a simpatizzare per tanti personaggi, senza mai avere una preferenza.
Resto dell’idea che il punto forte di questo libro è proprio la storia d’amore che c’è e non c’è: l’intera vicenda vede presente la guerra, due persone separate e tante cose non dette, tuttavia seppure l’amore sia la cornice di queste vicende, direi che il vero punto di questa saga è la speranza che l’amore porta, non solo tra due amanti.
Rinnovo il mio consiglio a leggere questa saga e ricordate che a Giugno arriverà l’ultimo capitolo di questa saga, d’altronde chiunque l’abbia letta vuole sapere come finirà anche perché, da questi libri abbiamo capito che in guerra bontà e cattiveria si mischia, con dei confini che non si distinguono più.
E voi avete letto questa saga?
Vi è piaciuta?
Fatemi sapere…
Bella recensione… Ero indecisa se intraprendere questa saga… Preferisco i libri autoconclusivi… Ma in ogni caso mi hai incuriosita.. 🙂
Sono contenta di averti incuriosita! La forza di questa saga è che – almeno a mio parere – è molto originale.