Buon sabato Lettori!
Finalmente mi sono ritagliata un po’ di tempo ed ho finito il libro Piccoli esperimenti di felicità di Hendrik Groen.
È stata una lettura intensa, soprattutto perché essendo sommersa da mille impegni, non riuscivo mai a trovare il tempo per leggere qualche pagina; una sera addirittura dopo 5 pagine mi sono addormentata per quanto ero stanca.
Prima della trama e della recensione, voglio mettere una citazione dal libro, che si trova sulla quarta di copertina:
Ho ottantatré anni e un quarto.
Anche quest’anno i vecchi continueranno a non piacermi.
Il ciabattare dietro i girelli, l’impazienza fuori luogo,
le lagne interminabili, i biscottini con il tè,
i sospiri…
Questa citazione secondo me rende bene l’idea del libro, che pagina dopo pagina non si rende mai noioso.
Prima di dirvi la mia opinione su questo romanzo, vediamo i dati del libro e la trama.
Titolo: Piccoli esperimenti di Felicità
Autore: Hendrik Groen
Casa Editrice: Longanesi
Prezzo: 14.90 €
Ebook: 9.99 €
Trama (dalla seconda di copertina)
Ottantatré anni e un quarto sono più di trentamila giorni. E sono proprio tanti. Ottantatré primavere senza la certezza di vedere la prossima, o che ne valga la pena. Hendrik è il tipo d’uomo che fa conti del genere ogni giorno. Anche perché nella sua casa di riposo c’è poco altro da fare.
La vita trascorre placida, fin troppo: due chiacchiere con l’amico Evert; la curiosità per i nuovi arrivati e la sopportazione della severissima direttrice, probabilmente nipote di un ex gerarca nazista. Hendrik ha sempre fatto buon viso a cattivo gioco, ma ora si chiede se davvero ne sia sempre valsa la pena. E soprattutto se vale la pena di continuare così. E siccome nella vita bisogna avere dei progetti, o perlomeno fare degli esperimenti, Hendrik decide due cose. La prima: farsi dare dal suo medico la pillola della dolce morte. La seconda: prima di prenderla, concedersi un anno, e in quell’anno fondare un club.
Nasce così il Club dei vecchi ma mica morti, con regole di ammissione rigidissime per partecipare alle varie attività, tra cui: l’ingresso a un casinò, un workshop di cucina, un corso di tai chi… In quest’anno di vita succederanno tanto cose, ci saranno tante scoperte, tante perdite e molti piccoli esperimenti di felicità… E alla fine si vedrà chi l’avrà vinta: la pillola o una nuova primavera da attendere.
Che dire?
La prima cosa che voglio veramente dirvi è concedetevi questa lettura.
Io l’ho trovata una piccola perla, un modo per ridere anche di quelle cose che di solito sono più tristi: se il protagonista riesce ad accettare i suoi acciacchi, a godersi le sue giornate anche adesso che non è più negli anni in fiore, perché noi dovremmo abbatterci per un raffreddore o una giornata andata storta?
Un protagonista che sa di essere anziano, che odia quelli che si lamentano in continuazione e si diverte anche con delle piccolezze.
Ogni giorno è un’avventura e diventa ancora più speciale se condivisa con i suoi amici del club.
Non è mai troppo tardi e se lo è, magari il modo di aggirare l’ostacolo lo si trova.
In questa divertente cornice si nasconde un forte critica al sistema: l’anziano sempre più maltrattato, il giovane irriverente e maleducato, le truffe, le famiglie impegnate e una direttrice che è in grado di creare regole nuove ogni volta e che con diplomazia è in grado di mettere ogni divieto.
E per Hendrik e i suoi amici tutto può diventare una sfida, anche contro la vecchiaia che avanza.
Che senso ha lamentarsi ogni giorno, quando potresti invece goderti ogni ora che ti resta?
Il romanzo è scritto sotto forma di diario, ogni giorno è appuntato su quelle pagine e l’autore si sforza di continuare anche nei giorni più difficili. È una lettura così piacevole, che alla fine ti manca.
In certi momenti ti fa ridere forte, altre volte ti fa riflettere.
Concedetevi questa lettura, Lettori.
La Longanesi ha davvero fatto un buon acquisto e c’è da aggiungere che per essere una novità, il prezzo è giusto, non è scritto troppo grande e sono 330 pagine di divertimento.
Miei cari Lettori, questa è la mia opinione su questo libro. Io ve lo consiglio, in più il Natale è vicino quindi può essere anche un buon regalo per amici e parenti.
E voi l’avete letto? Che ne pensate?
Fatemi sapere!
Scheggia