[Recensione] Quando sarai più grande capirai di Virginie Grimaldi

Buongiorno Lettori!

Stamattina appena svegliata mi sono resa conto che volevo dormire ancora. In questi giorni mi sento un ghiro e secondo me è colpa della sessione d’esami. Ancora non finisce e lo stress mi divora le vene. Fortunatamente la mattina su Italia 1 adesso trasmettono Hart of Dixie che io adoro, soprattutto per la protagonista che ho amato in O.C e che trovo stupenda!

Oggi voglio anche proporvi la recensione di un libro che ho avuto la possibilità di leggere in anteprima (e per questo ringrazio la Mondadori) e che esce proprio oggi in libreria, ovvero Quando sarai più grande capirai di Virginie Grimaldi, un libro che vi assicuro vi stupirà.

Quando sarai più grande capirai
Virginie Grimaldi
Mondadori
Prezzo: 19.00 €
eBook: 9.99 €

Trama: È un sabato come tanti per Julia: sushi a domicilio, una puntata del “Trono di spade” con la testa appoggiata sulla pancia di Marc – se fosse stata un gatto avrebbe pure fatto le fusa… Ma quel giorno riceve la telefonata che la informa della morte del padre, e Julia si trova ad affrontare la caducità della vita. La paura e lo sconforto la assalgono, e quando poco dopo scompare anche la sua amatissima nonna, Julia si sente completamente paralizzata. Purtroppo persino Marc si rivela un punto di riferimento non affidabile… Julia decide così di dare un taglio netto a tutto: lascia Parigi e si prende una sorta di anno sabbatico trasferendosi nel residence per anziani di Biarritz, la sua città di origine, per lavorare come psicologa. Nonostante grandi incertezze circondino la sua scelta piuttosto singolare e benché si renda conto che “è più facile fare amicizia con un unicorno che farsi piacere un ospizio”, Julia non perde l’ironia che l’ha sempre caratterizzata. Dopo poco tempo, infatti, si ritrova perfettamente integrata in quella che si rivela essere una bizzarra comunità, un’oasi felice, un istituto “illuminato” che organizza per i suoi ospiti moltissime attività ricreative (tra cui un’ora quotidiana di telenovela, gite al mare, scambi generazionali attraverso l’incontro con bambini e adolescenti). Julia si accorge che i residenti hanno tante cose da insegnarle, forse molte di più di quelle che lei può dare a loro. È difficile immaginare che si possa superare la paura della morte in una clinica per anziani, eppure, dalle persone che la circondano, Julia sta imparando la resilienza: tutte hanno sofferto, tutte si sono rialzate senza perdere il sorriso. Nonni burloni ed energici e colleghe fantasiose dal cuore spezzato le insegnano che la felicità è nel presente, nelle piccole cose che si raccolgono lungo il percorso accidentato dell’esistenza, dove anche l’amore può inaspettatamente fare capolino da dietro l’angolo…

Quando mi è stato proposto questo libro non ci ho pensato due volte, ho subito detto sì. Sì perché non è mai facile affrontare il dolore, probabilmente se fosse facile non si chiamerebbe così, e allora ho pensato che se questo libro in qualche modo aiutava, andava letto e poi consigliato.
Ho lavorato in una libreria per un po’ di tempo e più volte sono capitate persone che cercavano un libro, qualcosa da far leggere a chi ha perso un familiare, un amico… Ogni volta non sapevo cosa rispondere, anche perché ti coglie sempre l’imbarazzo. Stavolta saprei rispondere. Direi di acquistare questo libro perché è fatto per tornare a sorridere.

La protagonista è Julia, che dopo la morte del padre ha visto il mondo andare in frantumi. Non si è mai pronti ad una perdita del genere, soprattutto quando non te l’aspetti. E se la persona che dovrebbe starti accanto fugge, incapace di sopportare il dolore, è ancora peggio. A distanza di mesi, Julia ha cambiato vita: si è trasferita, ha lasciato il fidanzato e parla lo stretto indispensabile con la madre perché tutto della sua famiglia le ricorda il padre.

Psicologa in una clinica estetica, molla tutto e va a lavorare alle Tamerici, una casa di riposo per anziani dove gli ospiti sono più vivi e allegri di quanto si pensi. In questa clinica Julia inizierà ad assistere psicologicamente gli ospiti, li ascolterà, li aiuterà e soprattutto diventeranno per lei una famiglia, una nuova vita, una fonte di gioia.

Scritto come fosse un diario senza data, Julia ci fa scoprire come sono i suoi giorni alle Tamerici, come si relaziona con gli ospiti e le eventuali perdite dovute all’età; troverà nuovi amici e incrocerà gli occhi con un bel ragazzo. All’interno di quella casa di riposo, Julia capirà come affrontare il dolore.

È in quei momenti che mi colpisce più forte, la sensazione che in fondo noi umani siamo tutti uguali. Non importa se veniamo dalla Francia o dal Mali, se siamo biondi, calvi o crespi, se preferiamo le lingue o la chimica, se siamo generosi o pessimisti, tutti vivremo delle gioie, tutti verremo colpiti da qualche dramma, tutti conosceremo il dolore, tutti sperimenteremo la felicità. Emozioni, così si chiamano. E sono universali.

Un libro che si legge in pochissimo tempo e si può assaporare un po’ alla volta, a seconda del nostro umore. Non si possono non amare tutti gli ospiti di quella casa così particolare: Gustave e le sue battute, la banda delle Abelarde e l’amore che si riscopre a tutte le età, universale e senza limiti. Ogni ospite ha la sua storia, i suoi problemi e un passato che racconta un amore vissuto in modo diverso rispetto a come si vive oggi. È un libro che fa riflette, sorridere, ridere e contemporaneamente ti porta sull’orlo delle lacrime.

Amo mia moglie più della prima volta che l’ho vista. Quando vedo i giovani di oggi che si separano alla prima difficoltà, mi dico che siamo stati fortunati a vivere nella nostra epoca. Saremo diventati due estranei e non mi sarei nemmeno reso conto di quale felicità mi sarei perso. Badi, non voglio dire che sia facile! Anzi, è più facile smettere di voler bene che sforzarsi di restare.

Penso che questo sia un libro davvero bello, pieno di bei momenti e tristi sensazioni; un libro che voglio consigliarvi e che consiglio di regalare perché è proprio una lettura piacevole e a suo modo rilassante.

E voi Lettori avete intenzione di leggere questo libro? Vi piacciono questo genere di storie?

Scheggia

Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

3 Replies to “[Recensione] Quando sarai più grande capirai di Virginie Grimaldi

  1. Eccomi qui! Ma quanto è bello questo libro? Io non sono riuscita a smettere di leggerlo, l’ho divorato in un giorno! Ho riso e pianto con pochi altri libri mi è accaduto! Ho adorato tutto: ambientazione, personaggi, storia… Ecco, forse un po’ meno la traduzione, ma questo punto te lo lascio scoprire nella mia recensione 😉
    Un abbraccio grande!

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