[Recensione] «Questa volta leggo» U4. Koridwen di Yves Grevet

Buongiorno Lettori!

Oggi torno sul blog con una nuova recensione. Il libro in questione è stato acquistato a Tempo di Libri di quest’anno, ovviamente a Milano. Uscito da poco, è il primo di quattro, anche se ogni libro sarà dedicato a un personaggio diverso.
Prima di passare alla recensione, voglio ammettere un mio errore: ho comprato questo libro attirata dalla cover (che stranamente mi piace, nonostante sia presente un viso), dal titolo e alla fine dalla trama, tuttavia ho tralasciato la terza di copertina, dove spiega esattamente come si compone questa serie. Perché errore? Perché solo arrivata a casa ho scoperto che ogni libro può essere letto indipendentemente dagli altri e che ogni volume è scritto da una persona diversa.

«Azione, amicizia, suspense e amore: un intreccio perfetto per una serie che vi lascerà senza fiato.»
Le Monde des Ados

Sarà stato così anche per me?

U4. Koridwen
Yves Grevet
Garzanti
Prezzo: 16.90 €
eBook: 9.99 €

TramaIl mondo è popolato solo da adolescenti che hanno tra 15 e 18 anni: gli unici sopravvissuti al virus U4. Koridwen vive in una fattoria isolata in Bretagna dove, da sola, prova a rimettere in piedi la propria vita. Fino al giorno in cui tutto cambia. Fino al giorno in cui scopre di essere la prescelta per fermare il virus nella sua corsa mortale. Koridwen non capisce perché abbiano scelto proprio a lei, ma non può non rispondere al misterioso appello che ha ricevuto da Khronos, il game master di Warriors of Time, il videogioco online di cui era appassionata prima della catastrofe: deve trovarsi il 24 dicembre a mezzanotte sotto l’orologio più antico di Parigi. Spetta a lei salvare il mondo. Koridwen ha paura, eppure sa che c’è una sola cosa che può darle la forza di affrontare il suo destino: la lettera che la nonna le ha lasciato e che le rivelerà il segreto che si nasconde nel suo nome. Quello che trova arrivata nella capitale francese è una realtà totalmente nel caos: il cibo scarseggia, le comunicazioni sono impossibili, non c’è elettricità e i monumenti più importanti della città sono stati presi d’assalto. Koridwen deve fare di tutto per proteggere la sua vita e raggiungere il luogo dell’appuntamento. Ma non è sola. Con lei altri tre ragazzi, altri tre prescelti: Jules che ha tra le mani segreti che non può svelare; Stéphane, convinta che il padre medico non sia morto; e Yannis, assetato di vendetta per la morte della sorellina. Insieme sono l’unica speranza di salvezza per l’umanità. Non c’è tempo per la paura, i dubbi, le incertezze: anche se sono solo quattro ragazzi devono sfoderare il loro coraggio e tutte le loro risorse. Perché nessuno sa cosa li aspetta. Nessuno sa cosa dovranno affrontare. Nessuno sa perché è toccato proprio a loro. L’unica cosa sicura è che il futuro è nelle loro mani.

Da: Game master
A: Esperti
Questo è probabilmente il mio ultimo messaggio.
Poco alla volta, le connessioni stanno saltando in tutto il mondo. Tenete viva la speranza. Siamo pur sempre i Guerrieri del tempo. E io conosco il modo per tornare indietro. Lo conosco da sempre. Ma non posso farlo da solo. Ho bisogno di voi. Insieme potremo riscrivere il passato ed evitare così la catastrofe. Credete in me, credete in voi e sconfiggeremo il più potente dei nemici: il virus.
Ci vediamo il 24 dicembre, a mezzanotte, sotto il più antico orologio di Parigi. 

Khronos

Belle le premesse, vero?
Il virus U4 ha decimato la popolazione e solo i ragazzi tra i 15 e i 18 anni si sono salvati. Non ci sono più bambini e non ci sono più adulti, lasciando il mondo in preda al caos, governato da adolescenti che non ricordano cosa siano le regole e il rispetto.
È un mondo dove c’è fame, distruzione, cadaveri per strada e cani randagi che rischiano di azzannare i passanti in ogni vicolo, che sia di Parigi o di un’altra città.

Isolata in Bretagna, Koridwen ha perso i genitori e la sua unica amica è quasi prigioniera del fratello e della banda di ragazzi da lui frequentata; immersa nella solitudine, valuta spesso l’idea del suicidio ma, complice un baule tramandatole dalla nonna e il desiderio di salvare il cugino e il mondo, Kori deciderà di partire per Parigi, convinta che le parole di Khronos siano vere e che sia possibile rimettere a posto il mondo.

Questo libro per me è stata una delusione continua, pagina dopo pagina. Oserei dire un supplizio, se non fosse per la narrazione che almeno risulta scorrevole e veloce. Lo ammetto. Sono rimasta fregata dai pareri positivi, da chi parlava di questo libro come una novità assoluta, una serie da non perdere, un capolavoro.
Ecco, per me è un grosso, gigantesco, immenso, no! 

Spero di farvi capire perché senza esagerare.

Il primo errore, come vi anticipavo, l’ho commesso io. Credevo di trovarmi davanti a una serie classica di quattro libri, magari con i PoV che si spostavano, ma con una certa continuità tra un volume e l’altro. Questo non c’è, perché oltre ad essere scritto da autori diversi, ogni libro può essere letto singolarmente, il che mi suggerisce la stessa storia da punti di vista diversi, ma con eventualmente lo stesso epilogo. Sbaglierò? Forse ma credo non lo scoprirò mai.

Da quando sono l’unica sopravvissuta al villaggio, vado avanti come un automa, senza pensare. Alterno momenti di intensa attività a tempi morti in cui, accasciata in un angolo, piango fino allo sfinimento o mi abbandono a brevi istanti di sonno.

Questa è Koridwen, una ragazza che da un giorno all’altro parte dalla Bretagna, inizia a credere a quanto scritto dalla nonna su un quaderno, contenente ricette con erbe e ci da l’idea di essere un po’ una strega. Kori è un’esperta di WoT, Warriors of Time, un gioco dal quale lei stessa era dipendente fino a pochi mesi prima.
Partendo insieme al cugino, durante il viaggio incontra diverse persone, alcune fidate, altre meno, tuttavia il particolare che proprio non ho sopportato, che ho trovato totalmente senza senso, è il continuo colpo di fortuna di Koridwen. Mi sono domandata: ma la suspense, dov’è?
Lei parte per una missione? Bene. Tempo due pagine e si scopre che tutto va per il meglio, proprio come desiderava e sperava.
C’è un piccolo problema? Tranquilli, perché lei ne esce nel migliore dei modi, improvvisandosi cecchino professionista dopo due colpi di pistola, meglio di Jigen di Lupin. La cercano? Lei si nasconde e non viene scoperta.
Sembra uno spoiler? No, vi assicuro di no, perché è così dall’inizio alla fine e dopo poche pagine capirete anche voi l’andamento della storia.

Taglio le sbarre di una finestra con il tronchesina e frantumo il vetro con il martello. Penetro in un primo ufficio del quale riesco facilmente ad aprire la porta. Accedo così a una terza stanza identica alla precedente, quindi a una terza. Blocco la serratura di tre pesanti porte in metallo. In questo modo il tragitto di ritorno sarà più facile.

Guidata da una filastrocca Bretone, Il druido e il fanciullo, sembra in grado di affrontare qualsiasi difficoltà, cavarsela davanti ai nemici con nonchalance, ricordandoci che è esausta soltanto alla fine, quando ovviamente ha risolto tutto. Insomma, dalla Koridwen iniziale, quasi sull’orlo del suicidio, ci ritroviamo con una ragazza in grado di fare tutto, di aiutare tutti, di essere amata da tutti.
E qui giungiamo a un altro punto che mi ha spinto ad alzare gli occhi al soffitto e arricciare le labbra, neanche fossi Miranda Priestly intenta a distruggere la nuova collezione di uno stilista.

Ho sedotto questo bel moretto come in un film. Se avessi saputo che era così facile ci avrei provato prima anche con altri. Sono un’ammaliatrice.

Si, avete letto bene. Koridwen, vergine e inesperta, si trasforma in una femme fatale! E non solo! Conosce una persona e dopo due giorni si domanda se possa essere amore o meno. E io intanto avvertivo l’impellente bisogno di sbattere la testa al muro (però me l’hanno vietato). Capisco l’atmosfera catastrofica, ma piuttosto che parlare di amore, parlate di bisogni, sensazioni e istinti. Non di amore, nonostante la giovane età dei protagonisti.

Alla fine, la storia s’intreccia con i personaggi che saranno i protagonisti dei prossimi libri, facendo capire che ognuno di loro avrà un ruolo in questa particolare avventura, tuttavia ammetto di non avvertire minimamente la voglia di leggere i prossimi volumi.
È una storia che non mi ha lasciato nulla, se non la voglia di finirlo in fretta per passare ad altro. La troppa semplicità non si adatta a questo tipo di storie e onestamente mi sono mancate adrenalina, suspense, amore, azione e amicizia. Insomma, non ho visto niente di positivo in questo libro.

Mi è piaciuto, vero? Il mezzo punto lo prende per la scorrevolezza, perché si legge davvero in poco tempo.
Ovviamente non vi consiglio questa serie perché secondo me è davvero deludente.
Questa recensione si inserisce all’interno del progetto Questa volta leggo… e vi invito a leggere anche le recensioni delle altre partecipanti, che nel mese di aprile stanno leggendo un libro uscito nel 2018.

Scheggia

Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

37 Replies to “[Recensione] «Questa volta leggo» U4. Koridwen di Yves Grevet

  1. la trama mi ricorda la serie di Weitz, che ho letto. Da come ne parli però mi passa la voglia su questo

    1. Io ti dico, sinceramente, leggi altro. Magari sbaglio eh, alla fine dipende dai gusti, ma secondo me è davvero troppo troppo semplice. Mancano gli elementi per me indispensabili in questo tipo di libri, come appunto l’avventura e l’azione. E poi cavoli, non può andare sempre tutto bene!

  2. Oh vedi? A me già titolo e cover non ispiravano, poi la premessa mi avrebbe indotta a desistere totalmente. La tua recensione, quindi, non fa che confermare la mia ipotesi: non è assolutamente un libro per me!

  3. A me è piaciuto tanto invece. Aspetto pure gli altri con curiosità. Sapevo che era più o meno la stessa storia vista da 4 punti di vista diversi. Poi c’è un quinto volume che concluderà il tutto.

    1. Giusto l’ultimo potrebbe incuriosirmi, ma non credo lo leggerò. Proprio non mi ha convinta. La storia di base era molto molto molto interessante, ma il personaggio narrante, con tutti quei colpi di fortuna, l’ho trovato assurdo.

  4. Sai che questo libro l’ho visto molto in giro, ma non mi ha mai colpito. La cover proprio non mi attirava. Ora leggendo la tua recensione e leggendo con attenzione la trama sono contenta di non averlo preso…

  5. Non mi ci sono mai imbattuta nemmeno per sbaglio, ma dalla premessa mi sembra la versione young adult molto edulcorata de “L’ombra dello scorpione” di Stephen King. Insomma, nulla di nuovo sotto il sole…
    Sono felice di aver letto la tua recensione. Starò alla larga da questo romanzo. Le storie dove fila tutto liscio sono un supplizio continuo anche per me.

  6. Novella McGyver alla riscossa! Non mi attirava prima, tanto meno adesso! E tu stai lontana dai muri, capito?

  7. Ma questo lo abbiamo preso a Milano, giusto?
    Eh a me non convinceva molto… poi sarà che i troppi pareri positivi a me fanno sempre partire un allarme molto intenso. Passo oltre!

  8. Volevo prenderlo per la biblioteca e un po’ mi incuriosiva. Dopo la tua recensione credo proprio che leggerò altro.
    Ciao da Lea e grazie

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