Buongiorno Lettori,
stamattina guardavo il blog e mi sono resa conto che c’è bisogno di un cambio d’immagine. Questo template che sto utilizzando non mi piace, anche perché mi cancella continuamente alcune impostazioni. Detto ciò, oggi finalmente pubblicherò la recensione di un libro letto recentemente, che mi è stato inviato da Mondadori e che ringrazio per la copia digitale.
Il libro è Un’estate per sempre di Alice Adams, un libro che segue le vicende di quattro amici per circa vent’anni.
Un’estate per sempre
Alice Adams
Mondadori
Prezzo: 19.00 €
eBook: 9.99 €
Trama: Amici inseparabili durante tutti gli anni dell’università, Eva, Benedict, Sylvie e Lucien si laureano a Bristol nel 1997, in un mondo carico di promesse che si affaccia sul nuovo Millennio. Innamorata dell’inafferrabile playboy Lucien e desiderosa di lasciarsi alle spalle un’educazione austera e opprimente, Eva si trasferisce a Londra per lavorare in un’importante banca. Benedict invece rimane all’università per finire il dottorato in fisica, struggendosi segretamente d’amore per lei, mentre i fratelli Sylvie e Lucien adottano uno stile di vita più bohémien dedicandosi all’arte, ai viaggi e alle avventure. Gli anni passano e i quattro amici si accorgono che le loro strade sono sempre più distanti e che per ognuno di loro non è facile continuare a inseguire i sogni di un tempo. Convinti di non riuscire più a essere artefici dei loro destini, sentono di avere ancora bisogno l’uno dell’altro. Amori infranti e carriere finite in maniera disastrosa li riavvicineranno, ma in modi che non avrebbero mai potuto immaginare… “Un’estate per sempre” è la storia di quello che succede quando tra i sogni della giovinezza irrompe la vita vera, un’illuminante rappresentazione degli alti e bassi che tutti noi ci troviamo ad affrontare quando entriamo nell’età adulta. Ma è soprattutto una celebrazione dell’amicizia come valore cardine su cui fondare le nostre vite: un rifugio sicuro che è anche un motore propulsivo, un centro di gravità permanente in un mondo in perenne mutamento.
Eva, Benedict, Sylvie e Lucien sono amici dai tempi del college, dove hanno condiviso esperienze e feste. La fine del college è ovviamente un momento importante poiché ognuno si ritroverà a seguire la propria strada e il rischio è che i rapporti creati in quegli anni possano con il tempo estinguersi, rimanendo relegati nella memoria come il tempo del college.
Fortunatamente non è così e in questo libro assistiamo alla crescita dei quattro amici negli anni.
Ma cos’è realmente crescere?
Leggendo queste pagine ci si rende conto che nessuno di loro sembra realmente cresciuto: Eva dedica anima e corpo al lavoro, senza però rendersi conto che tutto il resto le sfugge, continuando a perseguire un’idea di successo che da sempre la segue. Sylvie e Lucien vivono nella ricerca utopica del successo e dei soldi, tra quadri mai venduti, feste che perdono il controllo, uomini e donne indossate come abiti per un giorno. E poi c’è Benedict, che dei quattro è quello con le idee più chiare, un lavoro di ricercatore, Ginevra e il CERN e quel sentimento mai rivelato ad Eva, quel sentimento che lo porterà alle scelte più incredibili, a volte infantili, a volte dettate dalla tradizione perché in alcune situazioni si fa così.
Ogni capitolo è così. Ogni capitolo affronta un particolare periodo di un anno, a volte più momenti perché significativi. Ogni capitolo è un’incursione nella vita dei quattro amici che con il tempo a volte faticano a trovare l’equilibrio tra le novità della vita e la forza dei rapporti di sempre, quelli creati negli anni post adolescenza, con l’età adulta che si affaccia prepotente e reclama uno spazio nella quotidianità.
Ed è seguendo i quattro amici che iniziamo a valutare, a rimanere increduli di fronte alla tante scelte fatte negli anni e ci si accorge che, un po’ alla volta, la loro vita sembra reclamare un conto salato, come un’immensa ricevuta a fine pasto, in uno di quei locali dal conto esorbitante e dai piatti semi vuoti.
Un’estate per sempre è così. È il viaggio di quattro amici attraverso gli anni che cambiano, gli anni dell’avvento di internet, delle chiamate al telefono fisso, delle mail come mezzo di comunicazione. Un titolo che racconta lo stato d’animo dei protagonisti, perché per loro è come se fosse sempre estate, come se l’età adulta, il rigido inverno non arrivi mai, eppure è lì alle spalle pronto a bussare per riportare i protagonisti nella realtà.
Viaggiare negli anni, tra le pagine di questo libro, ci permette di vedere i nostri protagonisti crescere e fare delle scelte, eppure in alcuni momenti non ho avvertito il trasporto che mi sarei aspettata da questa storia. Se dovessi scegliere, potrei dire che senza Eva e Benedict questo libro non avrebbe retto le prime pagine, questo perché Lucien e Sylvie pagano lo scotto della superficialità, dei bei festaioli, dei belli e dannati che dalla vita potrebbero avere tutto e non ricevono niente.
Complessivamente è stata una bella lettura, scritta bene, infatti posso criticare poco lo stile che mi è piaciuto, l’autrice ha saputo destreggiarsi negli anni e tra i vari personaggi, ma per me non va oltre le…
… e mezzo!
E voi avete letto questo libro? Vi piace o avete avuto le mie perplessità?
Scheggia
Ciao!
Sembra molto interessante questo libro 😉
Si è molto interessante, soprattutto per come si snoda la storia nei diversi anni 😃