Non si uccide per amore
Rosa Teruzzi
Sonzogno
Prezzo: 14.00 €
eBook: 9.99 €

Trama: Un foglietto, ormai ingiallito, trovato in una vecchia giacca nel fondo di un armadio, riporta la memoria di Libera, la fioraia del Giambellino, all’episodio più doloroso della propria vita. Quella giacca è di suo marito, ucciso vent’anni prima senza che sia mai stato trovato il colpevole, e quel biglietto sembra scritto da una donna. Dopo essersi improvvisata detective, nei romanzi precedenti, per risolvere i casi degli altri, questa volta Libera trova il coraggio per rivangare le vicende di quel suo passato. Con l’aiuto della madre bizzarra e di una giovane cronista di nera, e nonostante la vana opposizione della figlia poliziotta, si spingerà fino in Calabria per guardare in faccia l’amara verità.

Incipit

Parcheggiò la Prinz del suocero nell’angolo più nascosto del garage sotterraneo, dietro l’ultimo pilone a sinistra dall’ingresso. Una precauzione inutile, pensò Saverio. A quell’ora, poco prima delle sette di una sera umida di fine ottobre, i milanesi se ne stava-no chiusi in casa, al calduccio, davanti ai fornelli accesi o alla tivù.Anche lui aveva faticato a lasciare il suo comodo divano (le sue donne!) per sfidare il buio e i primi freddi dell’autunno, ma non sarebbe mai mancato a quell’appuntamento.Un brivido di eccitazione lo attraversò, pensando al pericolo che stavano correndo.Per distrarsi, estrasse il giornale dalla tasca della giacca. Saltò a piè pari l’articolo a pagina 15 (Poliziotto drogato uccide due amici) che aveva fatto discutere a lungo i suoi colleghi in questu-ra. No, non lo conosceva quell’agente, per fortuna, ma dopo anni di servizio alla Narcotici sapeva bene quanto possa cambiarti la droga. La sua bocca si piegò in un solco amaro. Lo sapeva fin troppo bene.La pagina degli spettacoli prometteva la piacevole conferma di una serata passata davanti a un film con Clint Eastwood – Scom-messa con la morte –, alle 20.30 su Rai3, ma lui avrebbe potuto scommettere, invece, sulla scelta che avrebbe fatto la moglie – Herbie al rally di Montecarlo –, “più adatto alla bambina”.Un involontario sorriso gli attraversò la guancia destra pen-sando alle mani paffute di sua figlia, ai suoi occhi curiosi. Alzò lo sguardo, nel garage silenzioso: ancora nessuno.Allora ritornò al Corriere della Sera. In prima pagina, sotto i titoli dedicati a Ciampi, a Eltsin e alla minacciata marcia su Ro-ma di Umberto Bossi, lo attrasse un articolo sul referendum pro-posto dalla Disney (Tutto il mondo vota l’eroe del secolo) e sulla strampalata classifica provvisoria che ne stava uscendo: pri-mi i Beatles, quarto Gorbaciov, solo sesto Martin Luther King. Nei parziali, gli uomini sceglievano Winston Churchill, le donne l’inventore del vaccino antipolio, Jonas Salk. Segno dell’indiscus-sa superiorità del cuore femminile, pensò, mentre lo sportello dal lato passeggero si apriva, piano.Non era la donna che aspettava. Non si era fidata a venire, si disse, deluso. Aveva mandato al posto suo un messaggero, la perso-na che ora gli sorrideva, allungandogli un biglietto piegato in due.Saverio lo prese e chinò il capo per aprirlo.Non fece in tempo a chiedersi perché contenesse solo lo schizzo di un cuore, disegnato con la penna nera.Non fece in tempo a domandarne spiegazioni al messaggero.Non fece in tempo ad accorgersi del secondo colpo di pistola che gli attraversò la nuca con un tonfo sordo e secco. Pum!Reclinò la testa sulla spalla, come per dormire, mentre il bi-gliettino gli scivolava tra i piedi, macchiando del suo sangue il cuore nero.

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