Distillare un libro e altri rimedi…

Salve Lettori!

Oggi ho deciso di dedicare il post ad una particolare iniziativa che in televisione pubblicizzano parecchio e che sembra aver indignati molti lettori (a buon ragione).

Di chi parlo?
Ovviamente dei “Distillati” della Centauria.

Dal sito www.libridistillati.it
Credo che già lo slogan dica molto, ma andiamo per gradi.
Cosa sono i Distillati?
Dei libri, ridotti. E non nel senso che sono meno pagine perché scritte fitte fitte, ma sono meno pagine perché sono semplicemente di meno.
La domanda sorge spontanea: perché?
Il sito recita: “Grazie ai Distillati, oggi possiamo goderci questi capolavori tutti d’un fiato, nel tempo di un film o di un noioso viaggio in treno.
Mi sembra giusto.
C’è la tv accesa, ho due ore libere ma i film trasmessi non mi piacciono, che faccio? Leggo un libro concentrato (come il pomodoro in cucina), giusto per una sera che poi il giorno dopo magari faccio la calzetta.
Un po’ come quando, per l’esame della maturità, uno si comprava il Bignami, nella speranza che la materia distillata fosse sufficiente per passare.

Come già notate dalle righe precedenti, sono fortemente contraria a questa iniziativa
Ma continuiamo ad andare per gradi.

Avevo deciso di acquistare uno di questi libri per vedere proprio cosa fossero, per capire fino a che punto ci si era spinti, così oggi passando vicino ad un’edicola, mi sono fermata e l’ho comprato.


Un cartoncino e un po’ di cellophane ed ecco il libro: piccolo, ben rilegato, ottimo da mettere in borsa. Una di quelle edizioni da guerra, che si ammacca agli angoli e ti accompagna nei viaggi.
Ottimo, si direbbe a prima vista, poi però…




All’occhio salta subito questo bollino (eh! Miei cari lettori, io all’inizio mica ci credevo a questa cosa del distillato. Ho dovuto vedere per credere!).
Da andarci fieri! 688 pagine dell’originale. Distillate in 240 pagine.

Sul Corriere della Sera di Martedì 29 dicembre 2015, si legge:
“L’Obiettivo: «Accorciare i bestsellers e renderli più brevi per chi dice di non aver tempo di leggere»”

A parte che un libro non è fatto per essere finito in un giorno, se uno non ha il tempo di leggere è perché non vuole leggere altrimenti si ritaglierebbe un po’ di spazio.
Non è una critica, ma credo che chi dica così, semplicemente dia la priorità ad altre cose ed è giusto che lo faccia secondo i suoi piaceri.

Cerchiamo di capirci: se la sera decido di guardare un film, impiegherò il mio tempo davanti alla tv; se voglio leggere allora deciderò di stare magari sul divano a sfogliare le pagine, incuriosita da ciò che leggo.
Ci sono poi quelle persone che davvero è tanto se riescono a ritagliarsi 10 minuti in una giornata e preferiscono magari ascoltare un po’ di musica o semplicemente stare in silenzio.
Ognuno fa ciò che vuole, è vero, ma sono del parere che chi decide di leggere un libro, lo preferisca integrale, con tutte le sue pagine, così come lo scrittore l’ha pensato.


Fotografia del “bellissimo” cartoncino che accompagna il libro.

Loro dicono: Distillati, non riassunti.
Ci spiegate in questo caso la differenza?
Perché se Stieg Larsson ha scritto un’opera di 688 pagine, avrà avuto i suoi motivi e mi domando come si possa arrivare a riassumere tutto in 240 pagine. 
Quando dicono che non si perdono emozioni, sbagliano di grosso.
Ogni parola e ogni frase messa dallo scrittore è lì per qualche motivo.

Sono sicura che Centauria nel momento in cui ha deciso di procedere a questa pubblicazione, sia stata ben consapevole delle critiche che avrebbe attirato, ma sa anche che in molti acquisteranno queste pubblicazioni, vantandosi il giorno dopo di aver letto chissà quali opere, perdendosi però quanta trama?
A questo punto mi viene da dire: limitatevi a vedere i film, almeno siete più onesti.

Io adoro scrivere e fossi un autore mi girerebbero a mille nel vedere il mio romanzo distillato, per chissà quale futile motivo: se tu lettore lo ritieni troppo lungo, la libreria è piena di altri lavori, ben più corti e magari migliori. Devi solo saper scegliere.

Vi consiglio di farvi un giro su twitter e leggere i commenti delle persone, digitando #libridistillati.

Onestamente non ho letto Uomini che odiano le donne perché non mi ispira proprio, ma non leggerò sicuramente la sua versione distillata. Questo libro finirà nella mia libreria solo perché comunque ormai ce l’ho; lo terrò come ricordo di qualcosa che davvero non ho apprezzato.

“Distillati: al cuore del romanzo.”
No, grazie.
Non sarò una giornalista del Corriere della Sera o chissà chi, ma per me, è no!

E voi lettori avete deciso di acquistare uno di questi distillati o lo farete in futuro?
Cosa ne pensate di questa iniziativa?
La trovate interessante o come me la trovate assurda?

Fatemi sapere,

Scheggia

Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

Commenta se ti va, io sarò ben lieta di rispondere.