Buongiorno Lettori!
Finisce la settimana e prima di Pasqua arriva una recensione, che non è dolce come le uova che potreste mangiare tra due giorni!
Oggi purtroppo mi scontro con una delusione, un boccone amaro da buttare giù e insomma, vi parlerò di 5mila watt di stelle di Minnie Darke, un libro che ho avuto la possibilità di leggere grazie a Rizzoli che mi ha fornito la copia.
5mila watt di stelle
Minnie Darke
Rizzoli
Prezzo: 19.00 €
eBook: 9.99 €
Trama: Dodici anni dopo il loro ultimo incontro, Nick e Justine, amici fin dai tempi dell’infanzia, si rivedono per caso tra le bancarelle del mercato coperto di Alexandria Park. Ventisei anni, la ragazza ha un’allergia conclamata per gli errori di ortografia e sogna di diventare giornalista; lui è un brillante attore di teatro, ventisettenne, con le tasche irrimediabilmente troppo vuote. Ma è anche, come Justine viene a sapere con sorpresa, un avido lettore dell’oroscopo pubblicato sulle pagine del mensile “Alexandria Park Star”, la rivista per la quale Justine lavora: crede sul serio alle parole enigmatiche di quella breve colonna ed è questo a farle scattare nella testa un’idea audace: manomettere le previsioni astrologiche, seminando tra le righe velati suggerimenti che “aiutino” Nick a spostare lo sguardo su di lei. Nick tuttavia non è certo il solo ad affidarsi alle indicazioni bisbigliate dalle stelle. Ed è così che gli oroscopi truccati da Justine finiscono per cambiare anche i destini di altre persone, regalandoci una commedia affollata di vite stralunate che a un certo punto si ritrovano a convergere grazie a un’energia invisibile e misteriosa.
Quanti di voi leggono o ascoltano l’oroscopo?
Io non ci faccio mai molto caso; mi capita di guardare quante stelline ci siano per il mio segno sui giornali (soprattutto mi capitava in metropolitana), oppure mi è capitato di ascoltare l’oroscopo la mattina, su Radio Italia, solo perché a leggerlo c’era Luca Ward.
Non vado molto d’accordo con l’oroscopo, tuttavia quando ho letto la trama di 5mila watt di stelle mi sono davvero incuriosita, certa di trovarmi con una bella commedia, romantica e divertente.
Purtroppo così non è stato.
Il libro inizia con la nascita dei protagonisti: Justine, Sagittario e Nick, Acquario.
I due crescono insieme per un po’, poi però si perdono di vista e si ritrovano per caso nel market di Alexandria Park, mentre una Justine furtiva corregge un cartello della frutta scritto male. Nick e Justine si incontrano e si raccontano com’è andata la loro vita, uno scambio di battute che fa riemergere vecchi sentimenti in Justine, mentre Nick fa fatica proprio a capire cosa vuole in generale, affidandosi troppo spesso ai consigli dell’oroscopo.
Utilizzando il suo lavoro, Justine inizia a truccare l’oroscopo dell’Acquario, solo per lanciare messaggi a un Nick particolarmente ottuso, ma come succede in ogni commedia, questo avrà ripercussioni nella vita di tante altre persone.
Questo è un libro che da subito ci pone davanti a una semplice domanda: voi credete all’oroscopo?
Justine non ci crede, mentre Nick lo utilizza anche per dare risposte alle sue domande, spesso condizionato dalle parole dell’astrologo.
Si potrebbe dire che sono i classici opposti che si attraggono, tuttavia a me non sono piaciuti e non ho visto alcuna scintilla tra loro due.
Ho iniziato la lettura aspettandomi divertimento, brio, romanticismo e un pizzico di follia, invece i due protagonisti non sono riusciti a farmi battere il cuore, né ridere delle loro sventure.
Justine è colei che nella narrazione ha più spazio, tuttavia non spicca e a parte qualche sua stranezza, sembra quasi un personaggio secondario; Nick invece è l’ultimo dei secondari. Oltre ad essere l’uomo più ottuso e infantile del pianeta, è relegato a poche pagine alla fine di ogni capitolo, giusto per far capire al lettore la sua situazione e gli eventi che portano a determinate scelte. Gli scambi di battute sono spesso infantili per dei quasi trentenni, tranne quando lei aiuta Nick ad imparare la parte di Romeo, allora lì aggiungiamo anche una parte di copione.
Il bello di questo libro si nasconde nella suddivisione dei capitoli; ognuno è dedicato a un segno zodiacale, ma c’è sempre un paragrafo denominato cuspide, che racconta cosa innesca il cambiamento dell’oroscopo da parte di Justine, in tutte quelle persone che leggono con interesse le parole di Leo Thornbury sullo Star.
Forse troppi personaggi, eppure alcuni come Len e Luke mi sono piaciuti più dei protagonisti.
Per il tipo di meccanismo utilizzato, con i tanti collegamenti, sembra di essere dentro Love Actually, film che peraltro adoro!
A narrare è un esterno che racconta con i toni di una fiaba, adatti al tipo di storia che si sta leggendo, tuttavia il ritmo è a tratti lento, appesantito da protagonisti che mancano di leggerezza e divertimento.
Ci sono scene carine, momenti in cui succede qualcosa, ma manca sempre il colpo di scena, quel gesto all’ultimo minuto che lascia il lettore un po’ spiazzato e col fiato sospeso.
Complessivamente è un libro che mi ha deluso, che mi ha fatto fermare la lettura più volte e non mi ha fatto emozionare, se non in piccoli momenti.
La scrittura è piacevole anche se si dilunga troppo, ma alcune situazioni sono così surreali che si vorrebbe essere un uccellino per sbirciare (e bravo Len!), per il resto però mi è mancato quel mix di sensazioni che cerco nella commedia romantica; per me è mancato proprio il romanticismo e il batticuore.
Un vero peccato perché avevo riposto tante speranze in questo libro.
E voi cosa vi aspettate da una commedia romantica?