Buongiorno Lettori!
Questo 2018 è partito un po’ come un diesel: inizia lento ma spero cominci a correre presto per quanto riguarda le letture.
In questi giorni sto cercando di entrare nel meccanismo delle challenge. È il primo anno che partecipo a una challenge (anzi due) e ancora sono un po’ spaesata.
Oggi comunque voglio parlarvi di un libro che mi sono regalata al mio compleanno, primo di una serie anche se a modo suo è conclusivo.
Oggi vi parlerò di Caraval di Stephanie Garber, edito Rizzoli.
Caraval
Stephanie Garber
Rizzoli
Prezzo: 18.00 €
eBook: 8.99 €
Trama: Il mondo, per Rossella Dragna, ha sempre avuto i confini della minuscola isola dove vive insieme alla sorella Tella e al potente, crudele padre. Se ha sopportato questi anni di forzato esilio è stato grazie al sogno di partecipare a Caraval, uno spettacolo itinerante misterioso quanto leggendario in cui il pubblico partecipa attivamente; purtroppo, l’imminente, combinato matrimonio a cui il padre la sta costringendo significa la rinuncia anche a quella possibilità di fuga. E invece Rossella riceve il tanto desiderato invito, e con l’aiuto di un misterioso marinaio, insieme a Tella fugge dall’isola e dal suo destino… Appena arrivate a Caraval, però, Tella viene rapita da Legend, il direttore dello spettacolo che nessuno ha mai incontrato: Rossella scopre in fretta che l’edizione di Caraval che sta per iniziare ruota intorno alla sorella, e che ritrovarla è lo scopo ultimo del gioco, non solo suo, ma di tutti i fortunati partecipanti. Ciò che accade in Caraval sono solo trucchi ed illusioni, questo ha sempre sentito dire Rossella. Eppure, sogno e veglia iniziano a confondersi e negare la magia diventa impossibile. Ma che sia realtà o finzione poco conta: Rossella ha cinque notti per ritrovare Tella, e intanto deve evitare di innescare un pericoloso effetto domino che la porterebbe a perdere Tella per sempre…
All’inizio, vi dirò la verità, non avevo proprio voglia di leggerlo e il motivo è semplice: avevo paura fosse un circo, qualcosa che lo ricordasse e io odio il circo e i pagliacci. Insomma, avevo i miei buoni motivi per stare alla larga da questo libro.
Poi, perché c’è sempre un poi, hanno iniziato a parlarne bene, sempre meglio, tanto da incuriosirmi, così il giorno del mio compleanno, vagando per la libreria l’ho acquistato.
E no, non mi pento di averlo fatto.
«Benvenuti, benvenuti a Caraval! Il più grande spettacolo della terra e del mare. Al suo interno vedrete più meraviglie di quante la maggior parte della gente veda nell’arco di una vita intera. Potreste sorseggiare magia da una tazza e comprare sogni in bottiglia. Ma prima d’immergervi nel nostro mondo, dovete ricordare che è tutto un gioco. Ciò che succede oltre questo cancello potrebbe essere spaventoso o eccitante, ma non lasciatevi trarre in inganno. Proveremo a convincervi che sia vero, quando in realtà è tutta una messa in scena. Un mondo fatto di finzione. Noi cercheremo di coinvolgervi, e voi state attenti a non farvi coinvolgere troppo. I sogni che diventano realtà possono essere bellissimi, ma anche trasformarsi in incubi quando le persone non vogliono svegliarsi.»
C’è subito da dire che il punto centrale di questo libro è l’ambientazione. Raramente apprezzo totalmente i paesaggi e le descrizioni ma in questo caso sono necessarie e indicano la potenza di un mondo ben rappresentato.
Rossella è un personaggio particolarmente odioso per gran parte del romanzo, soprattutto per il suo carattere che io poco tollero, continuamente sulle spine e sempre a lamentarsi della vita, impaurita da ogni singolo respiro, in grado poi di reagire se spronata.
Come detto, la forza di Caraval è nell’ambientazione e nella magia di cui si parla, sempre mostrata attraverso la narrazione in terza persona che non lascia nulla al caso.
A parte Rossella, Julian e Dante sono due personaggi decisamente interessanti, carichi di carisma e fascino, indispensabili in questa storia che si snoda in soli cinque giorni e che tuttavia non soffre del problema “tempo”.
All’inizio ero preoccupata per il fattore temporale, eppure Caraval è così magico che permette di affezionarsi ai personaggi e alla storia anche se narrata in pochi giorni, questo perché viene specificato dall’iniziato: Il tempo a Caraval scorre in modo del tutto diverso dal solito.
Menzione d’onore per me va a Legend. Il cattivo di questa storia. L’enigma da svelare. La figura nascosta sotto quel cappello a cilindro. Nonostante non sia un personaggio presente fisicamente è comunque una presenza costante tra le pagine di questo libro.
Buono o cattivo. Santo o peccatore. Misericordioso o vendicativo. Legend è un cattivo fantastico che a tratti mi ha ricordato il Klaus di The Vampire Diaries (la serie tv) che nonostante la sua cattiveria, era impossibile non amarlo.
Insomma Caraval è un libro decisamente interessante e devo dire che sono contenta di averlo acquistato. Il prezzo vi potrà sembrare eccessivo ma sono del parere che sia davvero un buon acquisto se ovviamente apprezzate il genere fantasy/Young adult.
E voi lo avete letto? Vi è piaciuto?
anche io ho un debole per Legend. Spero che nel prossimo sia più presente
Visto il titolo del secondo… ci spero!