Buon pomeriggio Lettori!
Dopo le 12.00 è pomeriggio, giusto? In questi giorni il raffreddore mi ha messa k.o. e io cerco di riprendermi un po’ alla volta, dedicandomi anche alle letture.
L’ultimo libro letto è Circe e meno male! Dopo le delusioni recenti, mi serviva qualcosa di bello e stavolta sono andata sul sicuro, essendo piaciuto a tantissime persone. Aspettative altissime!
Circe
Madeline Miller
Sonzogno
Prezzo: 19.00 €
Trama: Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe è figlia di Elios, dio del sole, e della ninfa Perseide, ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Quando, a causa di queste sue eccentricità, finisce esiliata sull’isola di Eea, non si perde d’animo, studia le virtù delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino – con l’ingegnoso Dedalo, con il mostruoso Minotauro, con la feroce Scilla, con la tragica Medea, con l’astuto Odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa Penelope. Finché – non più solo maga, ma anche amante e madre – dovrà armarsi contro le ostilità dell’Olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli dèi, dov’è nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare.
Fu la mia prima lezione. Celato sotto il dolce volto familiare delle cose, ce n’è un altro in attesa di spaccare in due il mondo.
Cosa sappiamo di Circe? Chi più, chi meno, la inseriamo principalmente nel ciclo dell’Odissea, quando Ulisse approda sull’isola e scopre i suoi poteri, poiché lei è in grado di trasformare gli uomini in porci.
Ma Circe è davvero la maga cattiva di cui si parla?
Adoro la mitologia greca e raramente trovo bei libri che si dedicano alle divinità (Pollon non vale) e scoprendo Circe di Madeline Miller mi sono riscoperta un po’ titubante, credendo di trovarmi davanti o ad un immenso mattone oppure a una storiella sciocca.
Circe invece mi ha stupita.
La Miller ci mette davanti una donna inedita, della quale si sa poco: una donna emarginata dai suoi stessi genitori, denigrata dai suoi familiari, priva di una vera infanzia.
Il mondo delle divinità è opulento, dedito allo sfarzo e privo di vere regole; ognuno prende ciò che vuole, cercando sempre di non far adirare Zeus e le divinità maggiori. Olimpi e Titani, in un equilibrio precario, si contendono la scena, a discapito di umani, ninfe e tutti coloro che potrebbero ostacolare il loro cammino.
Tra gelosie e amori, Circe si ritrova ad osservare il suo mondo, scoprendo la sua natura un po’ alla volta, lasciandosi andare, seguendo a volte l’istinto, arrivando anche a creare Scilla, il terribile mostro temuto dai marinai.
La Miller racconta la storia di Circe e lo fa regalandoci un romanzo con la stessa dea che narra la sua vita, dalla nascita fino alla decisione più forte, quella che forse mai si sarebbe aspettata di prendere. L’aver optato per una narrazione in prima persona rende il libro scorrevole, permettendo al lettore di godere di una storia che altrimenti potrebbe risultare un po’ pesante.
Nel suo esilio su Eea si rischierebbe di non aver notizie del mondo, invece Circe sa tutto grazie alle divinità e anche grazie a Odisseo, che sosta e vive con lei per diverso tempo. Lei sboccia in quell’isola, che invece di divenire una prigione, si rivela una grande scoperta. Circe ha la sua rivoluzione proprio nell’esilio, la sua riscoperta e nella sua perseveranza si riscopre più forte di quanto abbia mai creduto di essere.
La storia con Odisseo è ovviamente quella che conosciamo maggiormente, studiata forse a scuola, eppure non si può non rimanere coinvolti da Circe, dai suoi sentimenti e dalla sua vita sull’isola.
Erriamo nel descrivere Circe cattiva, malvagia, questo perché si ignora la sua vita, la sua intera esistenza.
Cosa ha portato una donna a trasformare una ninfa in mostro e gli uomini in porci?
Madeline Miller ha saputo dare delle ottime risposte ai comportamenti di Circe, contestualizzandoli in un mondo greco che si scontra tra realtà e finzione.
Da Dedalo al Minotauro, dalla Guerra di Troia alla tela di Penelope, l’autrice ha saputo tracciare una linea di congiunzione, regalandoci una storia forte e delicata, che alterna momenti di sentimenti a momenti di paura, nei quali ci si rende conto che la relazione tra Circe e Ulisse è importante, ma solo un piccolo tassello in secoli di vita.
Un libro che ho amato e letto con grande coinvolgimento, che vi consiglio di leggere, soprattutto se amate la mitologia greca. C’è tutto. C’è l’amore, la passione, la vendetta, la paura, l’avventura, la forza e la debolezza. È un libro completo che vi terrà compagnia e farete fatica e mettere via.
Un libro che sono felice di aver letto e che spero leggerete in molti. Io ho già ordinato La canzone di Achille che credo leggerò durante l’estate.
Madeline Miller per me, in questo momento, sei un grande si!
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mi state facendo venire voglia di leggere Circe. Ne sento solo parlare bene.