[Recensione] Due donne alla casa bianca di Amy Bloom

Buongiorno Lettori!

Oggi vi scrivo dalla mia cucina, in totale tranquillità (mi sono svegliata presto proprio per stare un po’ sola) quindi mi godo la colazione, il mio pezzetto di torta e anche questo momento da dedicare alla scrittura di questa recensione.
In questi giorni, tra polemiche, caldo e letture che faticavano a prendere il via, ho davvero avuto voglia di staccare un po’, per fortuna però ci sono persone pazze che parlano con me tutti i giorni, quindi direi che adesso va tutto bene.
Agosto ormai sta finendo e sono ricominciate anche le pubblicazioni delle Case Editrici. Oggi vi parlo di un libro che uscirà proprio oggi e che è già stato oggetto di controversie, essendo stato trovato usato su Libraccio ancor prima dell’uscita.
Oggi vi parlo di Due donne alla casa bianca di Amy Bloom, edito Fazi Editore, che ringrazio per la copia fornita.

Due donne alla casa bianca, Amy Bloom, beate noi, rooslvelt, Eleanor, Lorena hick, amore, America, guerra, first ladyDue donne alla casa bianca
Amy Bloom
Fazi Editore
Prezzo: 18.00 €
eBook: 9.99 €

Trama: Corre l’anno 1945 e la radio americana annuncia che la vittoria è imminente. Franklin Delano Roosevelt, venuto a mancare da pochi giorni, non ha vissuto abbastanza per vederla con i suoi occhi. In un appartamento di New York suona il campanello: è una donna, gli occhi bordati di rosso e l’aria di chi non ha mai sorriso in vita sua; un cappotto nero troppo grande, le calze in filo di Scozia allentate. È Eleanor Roosevelt, la First Lady. Ha appena perso il marito e si rifugia nell’appartamento del suo vero amore, la giornalista Lorena Hickok. Da qui inizia il racconto della relazione amorosa fra le due donne, una relazione trentennale cominciata all’epoca in cui Lorena viene incaricata di seguire la campagna elettorale di Roosevelt e si insedia così alla Casa Bianca. Molto diverse per provenienza e inizialmente diffidenti l’una verso l’altra, le due donne si scoprono col tempo anime gemelle. Il loro amore è un segreto in realtà noto a tutti, del quale in queste pagine viene messa in scena la dimensione più intima e privata: «Dicevamo sempre: non siamo due bellezze, perché era impossibile dire la verità. A letto invece eravamo due bellezze. Eravamo dee. Le ragazzine che non eravamo mai state: amate, impertinenti, felici e deliziose». Sullo sfondo di questa grande storia d’amore, i fasti della vita presidenziale, le cene con i personaggi di spicco dell’epoca e le grandi contraddizioni di Roosevelt, uomo affascinante e fine stratega, ma nel privato spesso freddo e a tratti crudele.

Divisore Scheggia

Amy Bloom mi piace. L’ho adorata in Beate noi e mi è piaciuta tantissimo la storia raccontata in quel libro.
Quando ho visto Due donne alla casa bianca tra le nuove uscite mi sono entusiasmata, credendo di leggere un’altra bella storia al femminile.
Purtroppo così non è stato e ammetto di esserci rimasta male, sentendomi quasi tradita da questa autrice.

La storia è quella di Lorena e Eleanor, ma non è una Eleanor qualunque: è la First Lady, moglie di Roosvelt, più volte eletto presidente degli Stati Uniti d’America. Un matrimonio d’apparenza, figli e una vita senza privazioni, eppure alla casa bianca si alternano amanti per entrambi, un harem quasi intorno a Franklin, un uomo colpito dalla poliomielite e che risulta con la sedia a rotelle ancora più affascinante.

Lorena è una giornalista che piano piano si ritrova a lavorare alla casa bianca, a stretto contatto con Eleanor, studiando una donna che non si scompone mai in pubblico, che sembra non sbagliare mai.

La narrazione è affidata proprio a Lorena che rivede Eleanor dopo la morte di Franklin, quando la guerra sta finendo e Truman diventa presidente. Nel rivedersi si abbandonano a momenti di amore e momenti di riflessione, mentre la stessa Lorena racconta al lettore il suo passato, tramite racconto verso Eleanor.

Ed è proprio nella narrazione che secondo me c’è il grande inganno.

Il romanzo non scorre, la narrazione è lenta e sembra animarsi soltanto nel momento in cui ci viene raccontato il passato della giornalista, in un’infanzia rovinata dalla violenza, da genitori incapaci di essere tali e dalla povertà. Finito quel racconto, si entra in una spirale di noia, dovuta al fatto che non c’è mai una vera svolta, un po’ di movimento, anzi ci si perde in un’immobilità che non si riesce a scuotere.
Nelle parole di Lorena c’è un continuo elogio alla figura di Eleanor, ma non ho avvertito quella magia che sembrava dovesse esserci tra loro, anzi mi è sembrato tutto un po’ macchinoso. La lentezza e la poca scorrevolezza non mi ha fatto amare questo romanzo, che sembrava non finisse più.

Probabilmente l’immobilità del presente è per dare un’idea dell’incertezza in seguito alla morte del Presidente, però per me è risultata comunque pesante e non scorrevole.
Le conversazioni tra le due donne sono poco stimolanti, si parla di biglietti ricevuti per dare il via al racconto di cosa sia successo in passato con quella persona, poi ci sono un paio di lettere che rallentano ulteriormente la narrazione.
Un libro che alla fine mi ha lasciato poco, senza farmi appassionare a queste due donne che si sono amate in tempi non proprio felici.

Questo è un libro che ripercorre la vita e l’incontro di due donne, una di queste First Lady al fianco di un uomo definito da tutti affascinante. Non ci sono macchinazioni di palazzo, ne ripicche; resta una storia delicata e sicuramente interessante, che tuttavia soffre della scelta stilistica dell’autrice che, nel voler raccontare il tutto con estrema dolcezza, esagera e rende la storia quasi soffocante.

due, votazione, stelline, recensione

Un vero peccato perché aspettavo con ansia il nuovo libro di Amy Bloom ma ringrazio in ogni caso la Fazi Editore per la copia.
Un libro che personalmente non mi ha convinta, tuttavia potrebbe interessare coloro che amano le biografie romanzate, perché è comunque un viaggio interessante nella vita di due donne che si sono amate in privato e hanno cercato di non nascondersi in pubblico, per quanto possibile.

Scheggia

Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

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