Buongiorno Lettori!
Prima recensione molto meh dell’anno! Partiamo da una premessa: vi sto per parlare di un libro preso sul kobo e che ho iniziato a leggere perché in tanti ne hanno parlato bene, soprattutto negli anni passati, anche perché è un libro un po’ “vecchiotto”.
Oggi vi parlo di La moglie del califfo di Renée Ahdieh, un romanzo che onestamente fatico a classificare.
Oh, probabilmente sto invecchiando!
La moglie del califfo
Renée Ahdieh
Newton Compton Editore
Prezzo: 5.90 €
eBook: 3.99 €
Trama: Al calar del sole sul regno di Khalid, spietato califfo diciottenne del Khorasan, la morte fa visita a una famiglia della zona.
Ogni notte, infatti, il giovane tiranno si unisce in matrimonio con una ragazza del luogo e poi la fa uccidere dopo aver consumato le nozze, prima che arrivi il nuovo giorno. Ecco perché tutti restano sorpresi quando la sedicenne Shahrzad si offre volontaria per andare in sposa a Khalid. In realtà, ha un astuto piano per spezzare quest’angosciosa catena di terrore, restando in vita e vendicando la morte della sua migliore amica e di tante altre fanciulle sacrificate ai capricci del califfo. La sua intelligenza e forza di volontà la porteranno a superare la notte, ma pian piano anche lei cadrà in trappola: finirà per innamorarsi proprio di Khalid, che in realtà è molto diverso da come appare ai suoi sudditi. E Shahrzad scoprirà anche che la tragica sorte delle ragazze non è stata voluta dal principe. Per lei ora è fondamentale svelare la vera ragione del loro assurdo sacrificio per interrompere una volta per tutte questo ciclo che sembra inarrestabile.
La moglie del califfo è un romanzo che fatico a catalogare. È un miscuglio tra romance, fantasy, mille e una notte (quelle di Bugs Bunny eh).
Tutto inizia con Shahrzad, protagonista di questa storia, che si offre per diventare la moglie del califfo, promettendo ad amici e famiglia che lei non morirà e infatti, con uno stratagemma, lei sopravvive alla prima notte ma soprattutto alla prima mattina, quando di solito le mogli del califfo vengono uccise.
Ovviamente, la storia per certi versi è molto prevedibile: tra i due protagonisti, l’indifferenza lascia spazio alla conoscenza e ovviamente nasce quella che è una storia d’amore.
Eppure, secondo me questo è un libro che aggiunge continuamente situazioni, non risolve nulla e alla fine cerca di arrivare a un finale, ovviamente aperto, per convincerci a leggere il secondo volume.
Si accenna a magie, maledizioni, guerre, tappeti volanti, eppure l’approfondimento lo si fa soltanto sul rapporto tra Shahrzad e Khalid, sulla loro storia, sulle loro conversazioni e ci si dimentica di tutto il resto.
Si dice qualcosa sulla magia, ma non viene spiegato nulla, gli altri personaggi sono lasciati totalmente in secondo piano e solo alla fine ci si ricorda di Tariq, del padre di Shahrzad, personaggi che fatico a ricordare vista la loro sporadica presenza.
Dal punto di vista narrativo, la storia scorre, si legge e si lascia leggere, si ha la consapevolezza che il finale sarà aperto, che ci saranno momenti tra i due protagonisti; la delusione maggiore l’ho avuta nel leggere di Despina, un personaggio che immaginavo un po’ più forte e invece si limita a fare la parte dell’ancella troppo attaccata ai sogni romantici.
Shahrzad e Khalid al momento non sono molto commentabili: lei è la classica protagonista che vuole mostrarsi forte e risoluta, lui invece è il ragazzo che si fa vedere gelido e calcolatore e invece ha un cuore morbido come un cioccolatino Lindor il 15 di agosto.
Onestamente, quello che più mi ha stupita, è il comportamento di Shahrzad. Per quanto Khalid si mostri in realtà tanto buono e magnanimo, lei dimentica troppo in fretta la sua missione, il suo scopo e soprattutto dimentica tutte le donne morte per mano del califfo. E boh, a me non sembra poco.
Mah. Un libro che forse mi aspettavo più forte e con più emozioni. Visto che sul kobo c’erano gli sconti, ho comprato anche il secondo, quindi vedremo come andrà!
Voi lo avete letto? Vi è piaciuto?
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