[Recensione] Momo di Jonathan Garnier e Rory Hotin

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Buongiorno Lettori!

Oggi torno con una recensione un po’ diversa, semplicemente perché non si parlerà di un libro, bensì di una graphic novel.
E come si recensisce una Graphic novel? Esiste un libretto delle istruzioni?
Sono diverse dai libri, hanno tutto un altro modo di raccontare le storie, più vicine ai fumetti e manga.
Per anni ho visto le graphic novel un po’ irraggiungibili, ma adesso le cose stanno cambiando; si trovano più facilmente, in libreria hanno uno spazio loro e le case editrici hanno capito l’importanza di queste storie.
Oggi vi parlerò di Momo di Jonathan Garnier e Rory Hotin, edito Tunué – che ringrazio per la copia. Esce oggi in libreria e sugli store online e vi ritroverete tra le mani un volume denso di emozioni.
Piccolo spoiler: mi sono emozionata anche io!

Momo, tenue, jonathan Garnier, Rony Hotin, graphic novel, nonni, lontananza, infanzia, adolescenza, primi amori, disegniMomo
Jonathan Garnier, Rory Hotin
Tunué
Prezzo: 16.90 €

Trama: L’indimenticale fragranza dell’infanzia. Momo è una bambina di 5 anni, vive con la nonna in un piccolo villaggio portuale della Normandia. Di tanto in tanto la bambina va sul ponte per riuscire a vedere la barca del padre, marinaio d’altura obbligato dal lavoro a passare lunghi periodi in mare. Alla morte della nonna il pescivendolo del paese si rifiuta di affidare la piccola ai servizi sociali e si offre di ospitarla a casa sua fino al ritorno del padre. Il tempo degli amici, le scoperte, le piccole sciocchezze, la grande felicità e il dolore. Il tempo anche di una costante meraviglia che a volte vanifica le realtà del mondo degli adulti. Età di lettura: da 10 anni.

Divisore Scheggia

Che storia è quella di Momo?

È quella di una bambina che vive con la nonna, che fatica a trovare degli amici, che ha il padre lontano per lavoro e che affronta le sue giornate alla continua ricerca dell’avventura.
È una bambina dolce, che reagisce con rabbia a tante situazioni, che attacca e si difende, che soffre per la lontananza del genitore e che ama sgranare i pisellini con la nonna, per vedere i cecini (poi però non li mangia!).

In ogni pagina, in ogni illustrazione, vediamo le espressioni di questa bambina di campagna, che un po’ alla volta riesce a uscire dal suo guscio, trovando il coraggio di farsi degli amici.
Tante vite ci vengono raccontate e tante ancora si dovranno scoprire.
Ci sono i teppisti, grandi e piccoli, c’è Françoise che avrebbe preferito passare le vacanze a New York e poi ci sono tutti gli abitanti del paese, una comunità pronta a stringersi intorno a Momo, ad aiutarla a crescere, nonostante le difficoltà.

È una graphic novel che si presenta interamente a colori, con dei disegni essenziali ma ben fatti, con personaggi un po’ stereotipati che sono ben inseriti nel contesto creato dagli autori.
Si punta tanto sulle emozioni, quindi non c’è un lavoro di precisione su alcuni aspetti dei volti e del corpo, ma si lavora tanto sulla mimica facciale e su alcuni gesti che permettono di far capire tutto al lettore, anche con poche parole o con l’assenza anche di dialoghi.

È un racconto che emoziona e che scava nel cuore. Alcune pagine, alcune situazioni sconvolgono per l’autenticità del tratto.
Nonostante manchi tutta la parte descrittiva, prettamente legata alla scrittura di un libro, in Momo non manca mai la percezione dell’ambiente e si riesce a capire perfettamente in che punto si stia svolgendo la storia in quel momento, aiutati anche dall’uso di alcuni colori che sanno evidenziare i momenti di gioia e i momenti cupi.

Tra i temi trattati in questa Graphic novel, ci sono sicuramente l’amicizia, il primo amore, i problemi legati alla crescita, all’adolescenza, l’importanza dell’aiuto e della comunità e anche il ruolo svolto dai nonni in molte famiglie, soprattutto in quelle che, per un motivo o un altro, si ritrovano a essere divise per motivi lavorativi.

Questo primo volume mi ha davvero emozionata e chissà se anche il secondo sarà così! 

Non vedevo l’ora di parlarvi di Momo. L’ho letto in pochissimo tempo e l’ho davvero amato! Ve l’ho detto, mi ha quasi fatta piangere e io non piango mai! (In effetti, non ho pianto neanche stavolta, ma ci sono andata vicino)

Siete amanti delle Graphic novel? Questa non dovete perdervela!

Scheggia

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Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

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