Buongiorno Lettori,
torno sul blog dopo un bel po’ di assenza ma ahimè, l’influenza mi ha stesa per un paio di giorni, facendo saltare tutto il programma!
Oggi finalmente vi parlo di un libro che onestamente non mi ha fatto impazzire. Ho provato a leggere una biografia per la Challenge delle Ciambelle, però ho scoperto che, o il genere non fa per me, o è stato semplicemente questo libro a non conquistarmi del tutto. Non lo so.
Parlare a raffica
Lauren Graham
Sperling & Kupfer
Prezzo: 18.00 €
eBook: 9.99 €
Trama: Attrice, produttrice, scrittrice di romanzi, Lauren Graham ha deciso di raccontarsi al pubblico a modo suo: lasciandosi andare, parlando alla velocità della luce proprio come farebbe Lorelai Gilmore di “Una mamma per amica”, il suo personaggio preferito che tanto le somiglia. In questo libro l’attrice preme il pulsante «pausa» per riguardare la sua vita con quello stile frizzante che conosciamo e raccontarci storie divertenti sulla sua adolescenza, dall’infanzia in Giappone al legame con il padre, sulle dure sfide che ha affrontato a Hollywood (le chiesero anche di far fare un provino al suo sedere), sulla sua esperienza sul set di “Parenthood” o come giudice di “Project Runway”. E, naturalmente, ci svela i dietro le quinte della serie televisiva che più ha amato e che l’ha resa celebre. Come in una lunga maratona di “Una mamma per amica”, Lauren rivela tutto ciò che c’è da sapere sul suo personaggio, sullo show e sulle nuovissime puntate, racconta dei rapporti con i membri del cast e riporta estratti del diario che l’attrice ha tenuto durante le riprese dei quattro episodi dell’ottava stagione, “Una mamma per amica: di nuovo insieme”. Un libro per tutti i fan della serie, per chi ha amato Lauren e vuole tornare a ridere con le sue avventure/disavventure, ma soprattutto per chi sente la mancanza di Lorelai Gilmore.
Ho comprato questo libro appena uscito, spinta dall’ondata di entusiasmo derivante dalla nuova serie di Una mamma per amica (Di nuovo insieme), poi l’entusiasmo è un po’ calato semplicemente perché credevo di ritrovarmi tra le mani un’altra delusione, dopo quei quattro episodi che magari son belli, ma ti uccidono sul finale (grazie eh! Una aspetta anni e anni per un finale decente e poi si ritrova a dire che era meglio il primo. Girate un corto, una clip, mi basta anche un trailer ma sistemate le cose!).
Ok, sfogo finito.
Dicevo che l’entusiasmo è un po’ calato, ma quando mi sono ritrovata con l’obiettivo biografia nella challenge, ho capito che era giunto il suo momento, poi ne parlavano tutti bene quindi sarei andata a colpo sicuro!
Purtroppo invece, per me che sono un’amante di Una mamma per amica, che conosco quasi a memoria i suoi episodi, è stato un po’ deludente.
Lauren ripercorre parte della sua infanzia e i suoi primi studi per diventare attrice, poi ci racconta dei primi spettacoli, delle difficoltà e finalmente inizia a parlarci di Una mamma per amica, come tutto ebbe inizio e le problematiche legate al suo ingaggio.
Ripercorre anche i momenti che più le sono piaciuti della serie, lo sconcerto per il finale, il suo rapporto con i colleghi di Parenthood. Tutto bello, ma a me non ha dato molto più di quel che già sapevo.
Avrei preferito che parlasse più delle stagioni, dei momenti legati alla produzione, alla recitazione, piuttosto che soffermarsi sul metodo del timer, sul suo rapporto con il compagno o sulla sua esperienza a Project Runway. Fanno parte della sua vita, è vero, ma io credevo si concentrasse maggiormente sulla serie che tanto ho amato, invece occupa uno spazio marginale in tutta la storia che ci racconta.
A me sembra anche di aver trovato un piccolo errore, immagino di traduzione, quando parla della seconda stagione di Una mamma per amica: quando Christopher regala la macchinetta fotografica usa e getta a Lorelai, è per il suo diploma, non quello di Rory (che avviene nella terza stagione).
A parte questo, il libro è scritto bene, scorre, ma i toni mi sono sembrati un po’ forzati. Era come se volesse continuamente risultare simpatica al lettore, cosa che poteva evitare perché il personaggio piace, lo si immagina ancora nelle vesti di quella mamma spiritosa, ironica e che a volte cede al suo lato più debole.
È un libro che si legge, sicuramente piacerà a molti, ma a me ha dato davvero poco, quasi niente, semplicemente perché mi aspettavo più Gilmore Girls e meno altre cose.
Tutta la parte relativa alla nuova stagione poi l’ho trovata addirittura un po’ pesante. Lauren racconta continuamente quanto abbia pianto per tutta la durata delle riprese, delle tante cose da fare, del poco tempo, ma alla fine? Non mi è arrivato nulla di quelle emozioni che mi aspettavo di provare, entrando per la prima volta a Stars Hollow nei panni di Lauren/Lorelai e non in quelli di spettatrice.
La simpatia di Lauren non basta a rendere questo libro un must per gli amanti della serie. Una donna che ha affrontato le sue difficoltà e che non ha avuto niente gratis, eppure stavolta speravo ci fosse anche quel qualcosa in più.
È un libro brutto? Assolutamente no, ma se vi aspettate una panoramica su Una mamma per amica, questo libro non è per voi.
Sarà per la prossima volta.
E poi ci penso, ma sulle biografie che c’è da dire? Stavolta ho provato con questa della Graham e ho capito che forse non fanno per me e ancor meno per il blog, perché chi sono io per dirti che la tua storia mi è piaciuta o meno? Teoricamente, è la tua vita.
Che peccato!
Non l’ho letto proprio perché temevo di restarne delusa!
Eh hai fatto bene!
scusa volevo chiederti se io che ho 14 anni posso leggere parlare a raffica di lauren graham o sono troppo piccola
Ciao!
Secondo me puoi leggerlo senza problemi. È una biografia e non ci sono contenuti particolari. Parla proprio della sua infanzia e del suo percorso di attrice 🙂
Grazie del tuo suggerimento… l’ho letto e mi è interessata molto la parte in cui parla della sua infanzia, adolescenza e così via… mi ha dato quella spinta del tipo “non mollare mai”.
Come dici tu la parte in cui parla del revival è un pochino deludente, ma comunque l’ho trovato interessante.