Buongiorno Lettori!
Vi do il benvenuto nell’ultima recensione dell’anno! Non solo! Con oggi inizio a partecipare a una rubrica davvero carina, ovvero Tu Leggi? Io scelgo! che prevede, in base a una lista random, di leggere un libro letto e recensito da un’altra blogger! Questo mese ho dovuto scegliere un libro recensito da Dolci di Le mie ossessioni librose, così ho avuto anche la possibilità di recuperare un libro da mesi nella mia libreria, ovvero Per sempre mia di J.L. Armentrout. Beh, del contenuto ve ne parlerò a breve…
Per sempre mia
J.L. Armentrout
Nord Editore
Prezzo: 18.00 €
eBook: 6.99 €
Trama: È bastato un battito di ciglia per mandare in frantumi il mondo di Sasha Keeton. Da studentessa come tante, in un attimo si è ritrovata prigioniera di un serial killer. Lo Sposo l’ha tormentata per giorni, e solo un miracolo le ha permesso di fuggire. E da allora non ha più smesso di scappare. Nemmeno quando ha saputo che lo Sposo era morto, nemmeno per riabbracciare Cole, il ragazzo che stava imparando ad amare. Per dieci anni, Sasha è rimasta il più lontano possibile da casa. Adesso però è stanca: il suo sogno è sempre stato quello di gestire il bed & breakfast di famiglia, ed è arrivato il momento di realizzarlo. E, non appena rivede Cole, si rende conto che aveva anche un altro motivo per tornare… Cole Landis non si è mai perdonato per quanto accaduto quella notte. Avrebbe dovuto accompagnare Sasha, invece di lasciarla tornare da sola. Per dieci anni ha cercato di rifarsi una vita, pur sapendo che esisteva solo una donna capace di renderlo felice. Ecco perché, ora che il destino gli sta dando una seconda occasione, Cole è determinato a coglierla. Ma è davvero possibile ricominciare tutto da capo, ignorando il passato? In città nessuno sembra aver dimenticato e Sasha ha sempre l’impressione di essere spiata. Poi lei e Cole trovano i finestrini della macchina sfondati e una macabra sorpresa sul sedile posteriore. Infine il cadavere di una donna viene rinvenuto proprio nel luogo dove lo Sposo abbandonava i resti delle sue vittime, e Cole capisce che Sasha è di nuovo in pericolo. Ma stavolta la proteggerà, anche a costo della vita…
Per sempre mia è un romanzo stand alone di J.L. Armentrout che, con questo suo lavoro, entra anche nella sezione thriller, o almeno ci prova.
Parto col dire che questo romanzo, per me, è stato deludente sotto diversi aspetti, così deludente che sono arrivata alla fine solo per due motivi: prima di tutto perché dovevo recensirlo per la rubrica e poi perché la scrittura della Armentrout facilita la lettura.
La storia comincia con Sasha Keeton che torna al B&B di famiglia, intenzionata a non scappare più da quella cittadina che, dieci anni prima, l’ha vista come l’unica superstite di un pericoloso Serial Killer, un uomo che rapiva le donne, le torturava e infine le uccideva. Dieci anni dopo la morte dello Sposo, Sasha torna dalla madre vedova, eppure iniziano a verificarsi strani incidenti, compresa la sparizione di una donna.
Il ritorno di Sasha sconvolge anche Cole Landis, un tempo agente di polizia e adesso agente dell’FBI, da anni innamorato della ragazza. Insomma, il ritorno di Sasha mette in moto dei meccanismi che riprendono a funzionare, in modo macabro, a distanza di dieci anni da quella che sembrava la fine.
J.L. Armentrout cerca di mettere troppo materiale in un libro, peccato che, a mio parere, non riesca ad approfondire molto la tematica del thriller, concentrandosi troppo sul lato romance, col risultato di una storia romantica con tinte oscure. E il problema principale di questo romanzo è soprattutto Sasha, una ragazza con un background spaventoso, eppure troppo incentrata su Cole, che da un giorno all’altro riprende ad amare, come se non fossero mai passati dieci anni.
Sasha è un personaggio insipido, privo di spessore e con la maturità emotiva di un’adolescente in calore, nonostante abbia quasi trent’anni. Spariscono le persone, ma non appena arriva Cole, al diavolo le sparizioni che il corpo è tutto un fremito (più che altro spariscono gli indumenti).
Ovviamente, Cole è bello che più bello non si può; la cosa non mi disturberebbe neanche molto, se questo non fosse ricordato ogni volta che entra in una stanza e lei lo vede. E ovviamente, ricordiamoci che per certe cose bisogna andarci piano, quindi oggi ti dico no, domani invece al diavolo i pantaloni (e tutto il resto).
Non parliamo poi del fatto che, lei si vede ovviamente brutta e piena di difetti e poi sembra Miss America anche coi pantaloni di flanella e maglione (li metto io e sembro un senzatetto nella periferia di New York).
E sullo sfondo delle paturnie sentimentali di Cole e Sasha, c’è anche questo Serial Killer, questa specie di emulatore che cerca di inviare messaggi e seminare terrore. Il problema è che manca la suspense, la tensione che mi sarei aspettata in un romanzo del genere. Vengono buttati in pasto al lettore degli indizi, si cerca anche di sviare e di farci scoprire a tratti la mente malata del killer, poi però non vengono approfonditi tanti aspetti e ci si ritrova in un finale così, con 15 pagine circa dove il killer si rivela e si risolve tutto (ovviamente, vi lascio immaginare come).
E quindi, l’autrice che tanto amo, dov’è? Non lo so. Io non credo che l’esperimento thriller sia riuscito, perché si è focalizzata così tanto sul rapporto tra Sasha e Cole, da non approfondire tutto il resto. Agenti dell’FBI e poliziotti che arrivano e controllano a metà, una madre che alterna i momenti di preoccupazione per la salute della figlia, alla preoccupazione di non vederla mai sistemata con un uomo e una migliore amica che sta lì, col suo ruolo più inutile della protagonista.
Insomma, ringrazio la scrittura della Armentrout perché mi ha permesso di arrivare fino alla fine di questa storia, tuttavia credo che lei sia molto più brava nel fantasy. In questo libro è mancata l’autrice che amo, non ho percepito il suo tocco e mi è sembrato quasi si volesse sfogare per non so che cosa. Cole è bello, ce lo ripete ogni volta che entra in una stanza, ha tutto a posto, i fianchi stretti e non vi dico altro, insomma Cole potrebbe fare lo spogliarellista agli addii al nubilato, nel caso dovesse andar male con l’FBI, tuttavia non dovrebbe essere questo l’elemento chiave in un thriller.
Che delusione! Non mi aspettavo un simile risultato, ma durante la lettura è stato un continuo alzare gli occhi al cielo, scuotere la testa e domandarmi quanto fosse lontana la fine! Fortuna che si legge velocemente! E a voi piace questa autrice? Io la preferisco sul fantasy, mentre le altre sue serie mi sono piaciute poco!
E insomma, l’anno finisce così!
oh ma che dispiacere! A me era piaciuto ma mi dispiace per te, che finisci l’anno così
Purtroppo capita! Forse avevo davvero delle aspettative alte. Mi è dispiaciuto soprattutto per la caratterizzazione dei personaggi… :*
Ciao, ho letto un solo romanzo della Armentrout e non mi era piaciuto. Se però con i fantasy posso dare seconde chance con i romance nemmeno ci provo. Se in più, una fedelissima che la ama, non è soddisfatta dalla lettura direi che non mi struggerò per non aver letto questo romanzo.
Più che romance, quando lei non scrive fantasy, si dedica allo Young adult. Il problema di questo romanzo è che lei tenta la strada del thriller, ma si perde nelle vie del romance, dedicando troppa attenzione al rapporto di coppia. Non mi disturba come elemento, neanche in un thriller, ma non dovrebbe essere predominante.
Anche perché nei thriller difficilmente si ha spazio per il rapporto di coppia. Probabilmente non è un genere che le è affine ma ci ha provato.
Dipende. Ci sono comunque alcuni thriller o quei gialli che prevedono la presenza di un detective, che magari danno un po’ di spazio ai rapporti personali, ma in questo caso è proprio predominante. Mi ha dato fastidio leggere di lei che pensa solo a quanto è bello lui, quando il tema dominante avrebbe dovuto essere la sparizione di una persona…
nuuuuu
io triste. a me era piaciuto molto questo romanzo, proprio perché mescolava giallo e romance insieme. anche il mio tu leggi io scelgo di dicembre non è andato bene 🙁 ci rifaremo nel 2019!
Ciao, non ho letto mai nulla della Armentrout, perché c’è sempre stato chi lo ha letto sul blog, Manu, lei adora questa autrice, quindi mi fa uno strano effetto vedere una recensione negativa, peccato, ma è anche vero che non tutti i libri nascono perfetti e piacere a prescindere
Mi hai demolito la Armentrout… io la amo come fantasy ma anche gli ya non mi dispiacciono. Ti dirò adesso voglio proprio leggere questa storia.
A me era piaciuto. Non ai livelli degli altri suoi libri ma non l’avevo trovato malaccio. Non privo di difetti ma carino.
Mai letta quest’autrice anche se staziona in wl da secoli: magari non partirò da questo titolo
ho questo libro autografato ma mi mancano i precedenti, già la voglia mancava ora mi è passata!!!!
Sono l’unica che ancora non ha letto nulla della Armentrout?
Nonostante io abbia molti dei suoi libri (tra i quali saghe complete), non sono mai riuscita a leggerli molto probabilmente perchè, a forza di sentir parlare di lei in tutte le salse ed in maniera esponenziale, è come se mi fosse venuta a noia in partenza (si lo so, non sono normalissima xD).
Tra l’altro molti dei suoi libri appartengono a generi che amo e quindi spero di riuscire a superare questo blocco prima possibile anche perchè mi dispiace vedere tutti quei libri abbandonati sulle mensole da tempo…
… Il libro che hai recensito tu , comunque, non credo che lo prenderò in considerazione perché molto sinceramente la trama non mi ispira e, credimi, ho letto molte opinioni simili alla tua.