Buongiorno Lettori!
Avete passato un buon Ferragosto? Io sto ancora digerendo!
Oggi avverto, come al solito, i postumi di una giornata piena, di quelle che ti fanno stare bene e che alla fine ti stancano tanto. Insomma, io oggi ho bisogno di riposo!
Prima di buttarmi a capofitto nelle ultime pagine del libro che sto leggendo, vi parlo di uno che mi aveva incuriosita già da tempo e che ho avuto modo di leggere grazie alla Challenge delle ciambelle.
Stelle Minori di Mattia Signorini è un romanzo che ti permette da subito di entrare in confidenza coi protagonisti, ma ve ne parlerò a breve…
Stelle Minori
Mattia Signorini
Feltrinelli Editore
Prezzo: 16.50 €
eBook: 9.99 €
Trama: Sono passati nove anni dal giorno che ha deviato il corso della vita di Zeno, quando in un tragico incidente muore il suo professore, Nicola Sceriman. Ora Zeno ha trent’anni, insegna in un liceo e sta per sposarsi: è arrivato il momento di fare i conti con il passato. Perché solo lui e Agata, la sua ragazza di allora, sanno come sono andate davvero le cose, solo loro conoscono la verità sulla morte di Sceriman. Ed è proprio Agata a rompere l’antico patto di silenzio attraverso una lettera in cui gli chiede di incontrarla: “Ci sono delle cose che ancora non sai, Zeno. È sull’Altopiano di Asiago che è iniziato il nostro silenzio, e credo sia lì che dobbiamo concludere questa storia, adesso con le giuste parole. Ho bisogno di farlo, perché ho paura di quello che accadrebbe alla tua vita se ritornasse a galla tutto quanto”. Nel ricostruire quel giorno lontano torna l’amore che legava Zeno e Agata e tornano le promesse di futuro che gli anni dell’università e della gioventù portavano con sé, l’impressione di poterlo cambiare, quel futuro, il fascino sprigionato da Sceriman – autore di un solo romanzo, acclamato dalla critica e amato dai ragazzi, “La natura umana”, e professore anticonvenzionale, capace di stringere con gli allievi rapporti di grande vicinanza, di coinvolgerli in progetti ambiziosi, esaltanti… Ma tornano anche le verità nascoste, le ombre che raccontano un’altra storia.
Ogni storia può avere molte versioni, e la mia non sarà che un’immagine imperfetta degli eventi che sono capitati a partire dall’estate del 2008 e si sono conclusi nella notte tra il 23 e il 24 marzo del 2009, ma mi sforzerò di essere il più fedele possibile.
Stelle Minori di Mattia Signorini è un altro di quei libri incontrati sul web. Succede spesso e me ne rendo conto ogni giorno.
Incontrato su instagram, nelle stories e nei racconti giornalieri con le amiche, Stelle Minori si è fatto strada, trovando spazio nelle mie letture anche grazie alla Challenge delle ciambelle.
E cosa troviamo in questo romanzo che supera appena le 200 pagine?
Zeno, protagonista e voce narrante, è un insegnate giovane, un uomo che porta con sé l’ombra di un passato che non sembra abbandonarlo. Una macchia sull’anima che difficilmente potrà essere lavata via, risalente agli anni universitari, a quando faceva parte di un gruppo d’élite legato al Professor Sceriman, un uomo misterioso ed enigmatico, criptico e lontano da quella che sembra essere la realtà. Autore di un libro dall’enorme successo – La natura umana – Sceriman è il pianeta intorno al quale sembrano muoversi le stelle minori, questi studenti desiderosi di realizzare qualcosa, forse anche lasciare un’impronta nell’università.
Zeno, inconsapevolmente, si trova legato a Sceriman sin dall’adolescenza e poi con Agata, studentessa più grande di lui, ragazza che da subito sembra stregarlo, tenendolo in pugno.
La storia di Zeno ci viene così raccontata, da uno Zeno adulto che sta scrivendo qualcosa, che ci narra le vicende degli ultimi giorni e ci informa di cosa accadde nel passato, dell’evento che portò alla separazione sua e di Agata e allo strappo nella sua coscienza.
Un libro ben scritto e che sicuramente ha la sua forza proprio nei personaggi. Zeno, Agata e Sceriman sembrano essere i protagonisti indiscussi, eppure anche Herman, Enrico e Guido si rendono indispensabili, ragazzi dal carattere forte che si muovono nell’ambiente universitario.
Cinque ragazzi e un professore, la voglia di creare qualcosa e quella rivista che mese dopo mese cerca di prendere vita.
Signorini, tra presente e passato, è riuscito a intrecciare gli avvenimenti, permettendo al lettore di camminare con la mente nei corridoi universitari, di vivere il dramma della segreteria studenti, scoprendo anche la rivalità tra professori, tra corsi vuoti e corsi con i posti in piedi.
Un romanzo che forse destabilizza un po’ all’inizio, con i salti temporali ai quali poi ci si abitua, anche perché Signorini è in grado di catturare il lettore, instillando curiosità un po’ alla volta, obbligando chi legge a girare pagina, minuto dopo minuto, faticando a mettere giù il libro.
Forse è proprio per questa curiosità crescente che poi il finale mi ha un po’ delusa, o forse semplicemente non me l’aspettavo così. È innegabile, avrei preferito qualcosa di diverso, che tuttavia non rovina il piacere provato durante la lettura.
Tra i personaggi sembra spiccare l’ambiguità di Sceriman, eppure ci si concentra sull’ingenuità di Zeno, che negli anni universitari affronta tutte le sue prime esperienze, e sulla libertà di Agata, che dall’inizio alla fine mostra tutte le sue facce calando le maschere.
Il cambiamento di Zeno è legato con un doppio filo ad Agata e Sceriman, ma soprattutto è l’elemento sorpresa alla fine che cambierà le carte in tavola
Una lettura davvero piacevole e interessante, che vi consiglio se cercate un libro in grado di stupirvi.
Un libro bello fuori e bello dentro che mette in luce anche le dinamiche all’interno delle università, le rivalità tra professori, gli attriti tra studenti e mostra quanto possa cambiare la vita in un solo attimo.
E siamo così convinti che il Web sia il male del nostro tempo?
Scheggia