[Recensione] Violet made of thorns di Gina Chen

Buon pomeriggio Lettori,

in questi giorni fa davvero tanto caldo e fatico a trovare la voglia di mettermi al pc, ma è il momento di parlarvi di Violet made of thorns di Gina Chen, edito DeAgostini che ringrazio per la copia. Una piccola anticipazione? Il contenuto non è bello quanto la copertina.

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Gina Chen
DeAgostini
Prezzo: 16.90€
eBook: 9.99€

Trama: Violet è la Veggente della Capitale del Sole ma è anche la più grande bugiarda del regno. Vive presso la corte, e pur godendo di privilegi e ricchezza, non è altro che una serva di re Emilius. Per non perdere la sua posizione, lei che viene dai bassifondi, non esita a sussurrare menzogne e mezze verità alle orecchie di coloro che si presentano alla sua Torre in cerca del suo consiglio profetico. L’onestà, del resto, è solo per gli sprovveduti, come l’affascinante principe Cyrus, che crede all’amore e non capisce il potere di un inganno ben orchestrato. Nonostante le sue bugie, Violet ode realmente i sussurri profetici degli dèi. A pochi giorni dal Serraglio Mascherato, infatti, il gran ballo in cui il principe dovrà scegliere la propria sposa, Violet viene funestata da un sogno premonitore. Le voci nella sua testa parlano chiaro: una maledizione incombe sul regno. Il principe Cyrus dovrà morire entro la fine dell’estate, o Violet stessa brucerà in un rogo di spine. Per la Veggente non dovrebbe esserci dubbio, per tutta la vita ha sempre scelto se stessa. Eppure la decisione non è facile. Cogliere l’opportunità di tornare padrona del proprio destino, o cedere a quel suo lato più debole, quello che da anni le sussurra quanto sia maledettamente affascinante il principe Cyrus?

Divisore Scheggia

Less is more. Lo avrà detto sicuramente qualcuno di importante, ma lo dice spesso anche Damiano Carrara quando si parla di dolci, e tanto mi basta.
Questo libro è un insieme confuso di cose che alla fine si mischiano creando un mappazzone degno dei concorrenti di Masterchef e dell’indignazione di Bruno Barbieri (oggi solo riferimenti culinari, eh).

La protagonista è Violet, veggente del regno obbligata dal re a raccontare spesso bugie per tenere buono il popolo, spesso in disaccordo con il principe Cyrus, appena tornato da un viaggio durante il quale avrebbe dovuto trovare la sua futura moglie, anche perché ha una maledizione che gli pende sulla testa. Ovviamente i due non sono solo sempre in preda a battibecchi anche davanti al popolo, ma sono anche attratti l’uno dall’altra e quindi vi lascio immaginare cosa poi accadrà.
Ma non c’è solo una possibile storia d’amore e odio in questo libro. Troverete anche: una ragazza nella torre, un ballo con possibile principessa e scarpetta persa, le bestie, le rose… insomma c’è tanta carne al fuoco. Ah! E Violet e Cyrus sembrano un po’ troppo simili a Jude e Cardan del Principe Crudele. Mi hanno ricordato tantissimo quei personaggi.

Ed è proprio questo che non mi è piaciuto del libro.
Ho sempre avuto l’impressione di non essere dentro la storia, ma in quella di qualcun altro, come se mancassero le idee all’autrice che quindi si è ritrovata ad aggiungere elementi di altri racconti per collegare quelli della sua trama. Un rimando alle storie già conosciute non mi dispiace, ma in questo caso ho avvertito una prevaricazione, come se quelle fossero troppo presenti, coprendo e mettendo in disparte ciò che invece avrebbe dovuto essere il focus di questo primo volume.

I personaggi non mi hanno convinta.
Violet, nonostante sia la protagonista, non riesce a spiccare. È un continuo oscillare tra questi sogni funesti e l’odio/amore verso Cyrus, ma niente di più. È la voce narrante, ma non riesce a trasmettere alcun tipo di emozione.
Tutti gli altri personaggi, compreso Cyrus, sono estremamente stereotipati e senza nessun guizzo. Il principe è bello, maledetto e infatuato della veggente, Camille è frivola, Dante è il simpaticone. L’autrice ci prova ad aggiungere elementi destabilizzanti, ma non ci riesce. Tutto si intuisce troppo presto e quel poco che dovrebbe stupire il lettore semplicemente si perde.

Sulla scrittura niente da dire. Alla fine si legge e si arriva alla fine, la scorrevolezza non manca, purtroppo però manca tutto il resto. Anche il rapporto tra Violet e Cyrus, nonostante sia scontato, non è comunque interessante e coinvolgente, manca il brivido, quella curiosità che ti spinge, al di là dei difetti, a scoprire come finirà tutto quanto.

Violet made of thorns fa parte di una dilogia (il secondo volume deve ancora uscire anche in lingua originale), ma non so se leggerò il seguito. Le premesse non sono delle migliori.

due, votazione, stelline, recensione

Peccato perché questo libro volevo leggerlo da tanto tempo e speravo in uno Young adult intriso di magia, invece niente. Però la copertina è bella.

Scheggia

 

Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

5 Replies to “[Recensione] Violet made of thorns di Gina Chen

  1. Ecco. Quelle recensioni che ti servono per farti chiedere se hai davvero bisogno di leggere questo libro. Via dalla wishlist, facciamo spazio a cose più costruite e originali. Grazie! 😀

    1. Diciamo che a me non è piaciuto e non ha fatto bella impressione, però se sei comunque curiosa prova a prenderlo se lo trovi in qualche mercatino o in scambio, così al più ti togli la curiosità, altrimenti ben vengano altri libri! 🙂

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