Buongiorno Lettori!
Come ogni mese torna la Creativity Blogger Week e questo mese, quello di febbraio, è dedicata a…? No! Non è San Valentino! E va bene che è anche il mese dell’amore, ma è anche il mese del carnevale. Quest’anno per molte regioni è stato un carnevale non molto felice e in tv abbiamo spesso sentito l’espressione “martedì magro” al posto del più comune “martedì grasso”. Intere città hanno dovuto rinunciare a questa festa a causa di questo Coronavirus, la situazione ancora non si è calmata, ma la speranza è che tutto vada a tranquillizzarsi in pochi giorni.
Vista la situazione e vista la gran voglia di non stare fermi, oggi vi propongo una ricetta carina carina e in barba ai divieti che hanno messo: oggi, almeno con il cibo, si va in Campania a mangiare il Migliaccio!
Migliaccio Napoletano
Quest’anno ho voluto provare un dolce che da qualche settimana mi veniva proposto sui vari social. Normalmente il Carnevale prevede una gran quantità di dolci fritti e io annegherei in un mare di frappe e castagnole (queste meglio se bagnate con un po’ di rum), tuttavia io non friggo mai. Perché? Perché poi l’olio va smaltito all’isola ecologica e mi scoccia avere una bottiglia d’olio esausto per casa, finché non è piena a sufficienza da portarla per lo smaltimento. Insomma, non friggo e basta.
Il migliaccio Napoletano tuttavia è un dolce che si fa al forno, con la ricotta (io la adoro) e con il semolino. Cerchiamo di capirci, io il semolino l’ho usato per Giulia quando faceva le pappe, a lei piaceva anche poco e anche essendo romana, non ho mai mangiato gli gnocchi alla romana quindi per me è stato una grande novità.
Il migliaccio è un dolce che ricorda quasi una cheesecake (?) e un flan per la consistenza, tuttavia vi conquisterà con i suoi aromi, perché è molto agrumato grazie alla presenza di limoni e arance.
La ricetta che vi proporrò è quella di Tavolartegusto che ultimamente mi regala grandi soddisfazioni, poi vi dirò le mie modifiche perché, come al solito, io qualche ingrediente lo dimentico sempre!
Ingredienti
Quantità per 1 teglia da 20 – 22 cm |
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Prima di tutto dovete preparare il semolino, quindi in una pentola mettete: latte, acqua, 50 gr di zucchero, burro, vaniglia e le scorze di un’arancia e un limone.
Portate sul fuoco e quando zucchero e burro saranno sciolti, aggiungete il semolino. Deve cuocere fino a raggiungere una consistenza simile alla polenta (io forse l’ho fatto cuocere un minuto in più e si è indurito un po’).
Il semolino, una volta pronto, va messo a raffreddare, quindi preparatelo prima.
In una ciotola montate le uova con lo zucchero, aggiungete vaniglia o vanillina e le scorze dell’altra arancia e limone.
Devono montare un po’ fino a diventare spumose, poi aggiungete la ricotta precedentemente setacciata e montate ancora un po’.
Unite il composto di ricotta e uova con il semolino (mi raccomando, deve essere freddo) e frullate ancora per ottenere una crema liscia.
A questo punto: teglia, forno a 180° e lasciate cuocere per 40 – 50 minuti a seconda della grandezza della vostra teglia. Si dovrebbe crepare sulla superficie, ma a me non è successo e l’ho crepata col coltello.
Fatelo freddare prima di mangiarlo! Il giorno dopo è anche più buono e vi conquisterà con il profumo di limone!
Le mie modifiche
Semplici semplici. Ho messo un po’ di olio di mais perché ho dimenticato di comprare il burro. Avrò sostituito il burro con circa 2 cucchiai di olio.
Ho dimenticato di comprare anche l’arancia, quindi ho usato una fiala di aroma (è una fiala grande, quindi direi l’equivalente di due fiale PaneAngeli) e l’ho messa interamente nel semolino (avevo letto male la ricetta).
Le scorze del limone non le ho tolte dopo aver messo il semolino, ma prima, così da non doverle ripulire. La prossima volta metterò direttamente la scorza grattugiata così penso rimarrà ancora di più l’aroma.
Ho usato in totale 150 gr di zucchero e non 250 perché mi sembravano troppi.
Alla prova tecnica di Bake Off mi avrebbero bocciata.
Che ne pensate? Vi piace questo dolce?
Quali sono i vostri dolci di carnevale?
Mmm sembra buonissimo!
Ti rubo la ricetta 😉