Buon pomeriggio Lettori!
Finalmente anche io ho letto La canzone di Achille di Madeline Miller, libro che ultimamente ha spopolato su TikTok! Beh sicuramente è un libro interessante, ma lo avrò apprezzato?
La canzone di Achille
Madeline Miller
Marsilio
Prezzo: 11.40€
eBook: 7.99€
Trama: Dimenticate Troia, gli scenari di guerra, i duelli, il sangue, la morte. Dimenticate la violenza e le stragi, la crudeltà e l’orrore. E seguite invece il cammino di due giovani, prima amici, poi amanti e infine anche compagni d’armi – due giovani splendidi per gioventù e bellezza, destinati a concludere la loro vita sulla pianura troiana e a rimanere uniti per sempre con le ceneri mischiate in una sola, preziosissima urna. Madeline Miller, studiosa e docente di antichità classica, rievoca la storia d’amore e di morte di Achille e Patroclo, piegando il ritmo solenne dell’epica alla ricostruzione di una vicenda che ha lasciato scarse ma inconfondibili tracce: un legame tra uomini spogliato da ogni morbosità e restituito alla naturalezza con cui i greci antichi riconobbero e accettarono l’omosessualità. Patroclo muore al posto di Achille, per Achille, e Achille non vuole più vivere senza Patroclo. Sulle mura di Troia si profilano due altissime ombre che oscurano l’ormai usurata vicenda di Elena e Paride.
Nel 2019 ho letto Circe e mi sono detta che durante quell’estate avrei letto anche La canzone di Achille…
tre anni dopo…
Il periodo più o meno è lo stesso, dai!
Va bene, proverò ad essere più seria.
Dopotutto, quale mortale non avrebbe voluto giacere con una dea e concepire con lei un figlio? Il sangue divino purificava la nostra razza nata dal fango, generava eroi dalla polvere e dall’argilla. E quella dea aveva portato con sé una promessa ancora più grande: le Moire avevano prefetto che suo figlio avrebbe suo figlio avrebbe superato di molto la grandezza del padre.
Questo libro mi è piaciuto, l’ho trovato inferiore rispetto a Circe, però la penna della Miller è sempre piacevole. Il suo pregio sta nell’umanizzare figure mitologiche, senza però nascondere il loro lato divino ed epico.
La canzone di Achille è proprio un’ode a questa figura da parte di Patroclo, che cresce e impara ad amare l’aristos achaion, al punto da seguirlo in guerra, perennemente rincorso dalle profezie delle Moire.
La Miller riesce a dare una sua interpretazione degli eventi, senza risultare pesante, riuscendo a rendere scorrevole ogni momento, anche quelli dove effettivamente succede poco e niente.
Ho apprezzato tantissimo il ritratto che Patroclo fa di Achille, un ragazzo che cresce sapendo di essere il guerriero migliore in circolazione, perennemente osservato da Teti che spesso si intromette nei suoi affari.
Achille è umano e divino e Patroclo, con le sue parole, ce lo fa capire spesso, affascinato dai suoi comportamenti e dalla prodezza delle sue gesta.
È affascinante come in questi racconti ogni azione derivi effettivamente da qualcosa e porti ad altro, seguendo tuttavia lo schema imposto da chi tiene i fili del destino.
È un mondo dove la violenza è giustificata, dove l’umanità è importante e allo stesso tempo è schiacciata dai capricci degli dèi; è un mondo dove le donne sono potenti e inermi, in grado di far scoppiare una guerra e passare da regine a schiave in pochi minuti.
Tutto è epico, immenso e tragico così come la guerra che poi ci viene raccontata.
«Ci saranno altre guerre.»
«Non come questa» disse Diomede. «Questa sarà la guerra più grande combattuta dal nostro popolo, che verrà ricordata nei canti e nei poemi per generazioni. Sei uno sciocco se non te ne rendi conto.»
Nelle parole di Patroclo c’è la perenne paura di perdere Achille e al lettore arriva la sua ansia, quel bisogno di fare tutto e subito e contemporaneamente gustarsi ogni momento prima della fine, soprattutto dopo la profezia che lega indissolubilmente il destino di Achille a quello di Ettore.
Lo spettro delle Moire, con le parole dette e dai mille significati, le astuzie di Odisseo (che io adoro!), le manie di Teti, l’imponenza di Ettore, ecco tutto questo riesce ad arrivare tramite le parole di Patroclo che è sia spettatore che attore ed è sempre lui che tesse le lodi di Achille e lo riesce a criticare quando necessario.
È un libro che racconta anche l’intensità del rapporto che lega i due ragazzi, senza risultare mai volgare; la Miller riesce a parlare di passione, forza e trasporto emotivo utilizzando un linguaggio fine e delicato. Emergono tutti gli aspetti del rapporto tra i due, ma c’è sempre un riferimento alla grandezza di Achille e alla potenza del loro legame.
La loro è una corsa inutile contro il fato; il destino è già scritto e possono solo provare a rimandare l’inevitabile, pagando comunque un alto prezzo.
«Posso darti un consiglio? Se sei veramente suo amico, dovresti aiutarlo a lasciarsi alle spalle il suo cuore tenero. Andrà a Troia per uccidere uomini, non per salvarli.» I suoi occhi scuri mi trattenevano come una rapida corrente. «Achille è un’arma, un assassino. Non dimenticartelo. Puoi usare una spada come un bastone da passeggio, tuttavia ciò non cambia la sua natura.»
Come detto all’inizio, il libro è molto scorrevole e non risulta mai pesanti. È una lettura che non annoia e non mi è pesato trascinarla per qualche giorno.
Inevitabilmente ho immaginato i personaggi come gli attori in Troy!
Complessivamente ho apprezzato molto questo libro, nonostante non sia d’impatto come Circe.
Il “problema” credo sia nei personaggi: la storia di Achille e Patroclo si conosce di più rispetto a quella di Circe, che spesso viene ricordata solo per la sua vicenda con Odisseo, senza considerare il suo passato e futuro.
In questo libro invece mi è mancata la sorpresa, nonostante abbia davvero apprezzato la loro storia e la narrazione della loro tragica fine. I sentimenti riescono davvero ad arrivare al lettore.
Insomma, un libro che sicuramente mi rimarrà nel cuore!
Scheggia
Cartaceo
eBook
Sono sincera, a me questo libro è piaciuto ma con riserve. Non ho trovato il grande capolavoro di cui molti parlavano e ho percepito davvero poco riguardo ad Achille. Sono felicissima che però tu sia rimasta del tutto convinta. Recupererò sicuramente anche Circe (sono in tantissimi che, come te, ritengono che Circe sia migliore della Canzone Di Achille e quindi sono curiosa)❤️