[Recensione] La casa sul mare celeste di T.J. Klune

Buongiorno Lettori,

oggi vi parlerò di libro che ho letto/ascoltato durante l’estate e che purtroppo non mi ha conquistata. Il libro è La casa sul mare celeste di T.J. Klune, edito Mondadori.

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T.J. Klune
Mondadori
Prezzo: 17.10 €
eBook: 9.99 €

Trama: Linus Baker è un assistente sociale impiegato al Dipartimento della Magia Minorile. Il compito che esegue con scrupolosa professionalità è assicurarsi che i bambini dotati di poteri magici, cresciuti in appositi istituti in modo da proteggere quelli “normali”, siano ben accuditi. La vita di Linus è decisamente tranquilla, per non dire monotona: vive in una casetta solitaria in compagnia di una gatta schiva e dei suoi amati dischi in vinile.

Tutto cambia quando, inaspettatamente, viene convocato nell’ufficio della Suprema Dirigenza. È stato scelto per un compito inconsueto e top secret: dovrà recarsi su un’isola remota, Marsyas, e stabilire se l’orfanotrofio diretto da un certo Arthur Parnassus abbia i requisiti per rimanere aperto.

Appena mette piede sull’isola, Linus si rende conto che i sei bambini ospitati nella struttura sono molto diversi da tutti quelli di cui ha dovuto occuparsi in passato. Il più enigmatico tra gli abitanti di Marsyas è però Arthur Parnassus, che dietro ai modi affabili nasconde un terribile segreto.

Un’incantevole storia d’amore ambientata in una realtà fantastica, meravigliosamente narrata, su cosa significhi accorgersi che, a volte, si può scegliere la vita che si vuole. E, se si è abbastanza fortunati, magari quella vita ci sceglie a sua volta.

Divisore Scheggia

La casa sul mare celeste è stato un caso editoriale, un libro che ha spopolato sui social e che ha raccolto innumerevoli recensioni positive. Raramente mi è capitato di leggere critiche a questa opera, quindi vi lascio immaginare quanto alte fossero le mie aspettative e quanto forte è stato il tonfo quando alla fine ho provato solo una grande, immensa noia.

Per giorni ho cercato le parole che meglio rappresentassero il mio stato d’animo durante la lettura e alla fine sono arrivata alla conclusione che fossero noia e sollievo, in quest’ordine.

Il problema principale è che forse mi aspettavo davvero tutta un’altra storia, qualcosa che avesse anche più movimento e invece ho trovato staticità, nessun guizzo, un racconto che a me non ha suscitato emozioni e di conseguenza non sono riuscita ad empatizzare con nessun personaggio. Ho trovato tutto molto prevedibile.

«Hanno paura di ciò che non capiscono. E la paura si trasforma in odio per ragioni che, sono sicura, sfuggono anche a loro. Visto che non capiscono i bambini ne hanno paura, e visto che ne hanno paura li odiano. Non può essere la prima volta che le capita. Succede ovunque.»

La storia non è brutta, anzi è densa di temi davvero importanti e affronta argomenti delicati, tuttavia la componente emotiva è una protagonista che non ha fatto breccia nel mio cuore.

Linus è un assistente sociale che vive la sua vita in maniera monotona, crede nel sistema e lavora pensando che le regole siano tutto, ma ovviamente il cambiamento è dietro l’angolo, quando viene mandato sull’isola di Marsyas e si ritrova a contatto con dei bambini dalle varie caratteristiche e Arthur Parnassus, l’uomo che si occupa di loro. Lui è il protagonista che deve aprire gli occhi, inglobato in un sistema che non permette di vedere le sfumature, eppure c’è un cambiamento che è un po’ troppo repentino. La gestione dei tempi non mi è piaciuta.

Ogni bambino mostrerà cosa ha dentro, le proprie passioni e aspirazioni e tutti loro faranno capire a Linus che il mondo non funziona in maniera lineare, che ognuno è diverso e che non c’è un manuale per tutto.

Sicuramente è un libro che, per il tipo di storia, consiglierei tantissimo ai ragazzi, che potrebbero immedesimarsi e dialogare tra loro; è un libro che può favorire il dibattito e invita le persone a mostrarsi per come sono.

A me purtroppo è mancato davvero un po’ di trasporto e sentimento. A un certo punto non volevo più sapere nulla di questi personaggi, nel momento in cui il paese sembra volersi ribellare, tutto si risolve in due minuti, il finale stesso è veloce. È stato tutto un troppo e niente. Non si capisce se ci sarà un seguito o se tutto si risolve in questo unico volume.

La scrittura è piacevole, semplice e scorrevole. Non ci sono particolari difficoltà e nella versione Audiolibro, Guglielmo Scilla riesce a dare voce a tutti i protagonisti di questa storia.
Nel complesso questa storia la consiglio come una lettura per ragazzi, ma io dubito leggerò ancora qualcosa di T.J. Klune.

Settembre è iniziato bene, eh! Voi avete letto questo libro?

Scheggia

Cartaceo eBook

Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

One Reply to “[Recensione] La casa sul mare celeste di T.J. Klune”

  1. Ciao! Anch’io ho letto questo libro, ma a differenza tua mi è piaciuto moltissimo. Non ho trovato che la storia si sviluppi troppo in fretta, mi è sembrato che il cambiamento di Linus avvenga nei tempi giusti, ecco. Per me è stato un libro-coccola, l’ho letto con gli occhi a cuoricino, e il finale mi ha fatta sciogliere! Comunque non voglio certo farti cambiare idea, e concordo che è una lettura perfetta per ragazzi. Infatti lo proporrò senz’altro ai miei figli, tra qualche anno.

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