Buongiorno Lettori!
Oggi vi parlo del secondo volume autoconclusivo della serie The Cane Brothers di Meghan Quinn, ovvero Non proprio scritto nel destino, con protagonisti JP e Kelsey e ringrazio la Always Publishing per la copia fornita.
Non proprio scritto nel destino
Meghan Quinn
Always Publishing
Prezzo: 15.10 €
eBook: 4.99 €
Trama: Uomini e donne possono essere amici? JP Cane è assolutamente convinto che non sia possibile, soprattutto poi se quest’uomo e questa donna sono anche colleghi di lavoro. E Kelsey Gardner non potrebbe essere più d’accordo: da quando JP Cane – squalo del settore dell’edilizia a Los Angeles – è diventato il suo capo, lui non ha fatto altro che trattarla duramente e tenerla a distanza, e in più è un uomo arrogante e irritante. Lei, da inguaribile romantica che crede nel destino e nell’anima gemella, perché mai dovrebbe diventare amica di uno così? Quando un viaggio di lavoro li costringe a condividere una lussuosa suite per due settimane, Kelsey però è costretta a fare i conti con l’antipatia che prova nei confronti del suo capo bellissimo che non fa altro che stuzzicarla e innervosirla. Dal canto suo, c’è un motivo segreto per cui JP non vuole essere amico di Kelsey: dal loro primo incontro, davanti a un ascensore, è rimasto ammaliato da quella ragazza e vorrebbe in tutti i modi abbattere le sue ritrosie e conquistarla, ma è bloccato dai suoi stessi pregiudizi sulle relazioni. Adesso, con un disastroso appuntamento al buio alle spalle e una tensione sempre più alle stelle, JP è determinato a usare queste due settimane per dimostrare a Kelsey che dietro la sua facciata di uomo scostante c’è molto di più. Però Kelsey ha già un’idea ben precisa di come sia l’uomo ideale per lei… riuscirà a vedere davvero JP con occhi diversi?
Dopo aver letto Non proprio scritto nel destino, con protagonisti Huxley e Lottie, la Quinn torna con un libro dedicato ai fratelli Cane e stavolta ci racconta di JP e Kelsey, rispettivi fratelli della coppia del primo libro.
JP da subito ha trovato attraente Kelsey, ma lei nega tutto, anche un barlume di amicizia perché conosce la reputazione del ragazzo e non vuole diventare una tacca sul suo letto. L’attrito e l’attrazione tra i due è palpabile dall’inizio, ma l’evoluzione è abbastanza lenta e mi è piaciuto come l’autrice abbia deciso di gestire il loro avvicinamento.
La storia tuttavia non mi ha convinta del tutto per diversi fattori.
Se da una parte abbiamo JP che non nasconde mai le sue intenzioni a Kelsey, dall’altra abbiamo una protagonista femminile che ho trovato un po’ incoerente.
Kelsey è una ragazza che cerca l’amore e che inciampa in diversi appuntamenti che non terminano come lei avrebbe sperato; in alcune occasioni accenna alla sua insicurezza sull’aspetto fisico, ma l’autrice decide di non approfondire realmente la questione, relegando questa sua insicurezza a un paio di frasi mancate sulla sua bellezza durante una serata e una particolare situazione – che genera poi l’assurdo punto di rottura – con JP.
Quello che mi è piaciuto meno di questo libro è generato proprio da Kelsey e dalla sorella, Lottie. Quest’ultima l’ho trovata pesante, fuori luogo, un continuo vantarsi di quanto sia bello stare con un fratello Cane, come avesse vinto alla lotteria dei futuri mariti.
Kelsey stessa, dopo aver riconosciuto i suoi sentimenti verso JP, inciampa in una sciocca incomprensione. Del casino che succede alla fine, avrebbe potuto arrabbiarsi per mille motivi e sceglie quello più incomprensibile, che si sarebbe risolto con del semplice e quanto mai sottovalutato dialogo.
Diversi fattori non mi hanno fatta innamorare di questa storia, tant’è che mi ha incuriosita di più il piccolo accenno a quello che sarà il libro del terzo fratello.
Le scene tra Kelsey e JP sono un continuo di alti e bassi, momenti che mi sono piaciuti e momenti che avrei evitato; nelle scene piccanti la Quinn non mi fa mai davvero impazzire perché personalmente apprezzo poco determinate scelte lessicali, ma nel complesso ho apprezzato che le scene non fossero il fulcro del libro, anzi sono abbastanza limitate.
Tra i due protagonisti, la crescita migliore è quella di JP mentre Kelsey non ha una vera e propria evoluzione. Mi sarebbe piaciuta anche una gestione migliore del podcast Scritto nel destino. Se da una parte mi ha fatto piacere leggere delle altre coppie dei romanzi della Quinn, dall’altra non mi è piaciuta la gestione dei dialoghi.
Forse questo non è il romanzo migliore della Quinn, però è sicuramente un ottimo svago e personalmente non vedo l’ora di leggere il terzo romanzo. Breaker darà gioie.
Se volete leggere un romanzo della Quinn, io vi consiglio tantissimo Battitore Batticuore, che a me è piaciuto tantissimo.
Scheggia
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