[Recensione] L’assassinio di Florence Nightingale Shore di Jessica Fellowes

Buongiorno Lettori!

Oggi sul blog torna una recensione dedicata ai libri facenti parte della sestina del Premio Bancarella. Il terzo libro letto di questa sestina è L’assassinio di Florence Nightingale Shore, scritto da Jessica Fellowes, edito Neri Pozza e ispirato a una storia vera.

L’assassinio di Florence Nightingale Shore
Jessica Fellowes
Neri Pozza
Prezzi: 18.00 €
eBook: 9.99 €

Trama: Il 12 gennaio 1920 l’infermiera Florence Nightingale Shore ore arriva a Victoria Station nel primo pomeriggio, in taxi, un lusso che ritiene di meritare a un passo dalla pensione e dopo una vita di sacrifici. Il mezzo di trasporto si intona, infatti, alla sua pelliccia nuova, regalo che si è concessa per il compleanno e che ha indossato per la prima volta solo il giorno precedente. Dopo aver acquistato un biglietto di terza classe per Warrior Square, Florence Nightingale Shore si accomoda nell’ultimo vagone, dove attende che il treno si metta in movimento. Poco prima della partenza nel suo scompartimento entra un uomo con un completo di tweed marrone chiaro e un cappello, È l’ultima volta che qualcuno la vedrà viva. Il giorno stesso, sulla medesima tratta, la diciottenne Louisa Cannion salta giù da un treno in corsa per sfuggire all’opprimente e pericoloso zio, che vorrebbe sanare i propri debiti «offrendo» la nipote a uomini di dubbia reputazione. A soccorrerla è un agente della polizia ferroviaria, Guy Sullivan, un ragazzo alto e allampanato, gli incisivi distanti e gli occhiali spessi e tondi che gli scivolano sempre dal naso. Affascinato dalla determinazione della giovane, Guy si offre di aiutarla a raggiungere Asthall Manor, nella campagna dell’Oxfordshire, dove la ragazza deve sostenere un colloquio di lavoro come cameriera addetta alla nursery presso la prestigiosa famiglia Mitford. Louisa riesce a farsi assumere, divenendo istitutrice, chaperon e confidente delle sei sorelle Mitford, specialmente della sedicenne Nancy, una donna intelligente e curiosa con un talento particolare per le storie, talento che le permetterà poi di essere una delle più sofisticate e brillanti scrittrici britanniche del Novecento. Sarà proprio la curiosità di Nancy a spingerla a indagare, con l’aiuto di Guy, sul caso che sta facendo discutere tutta Londra: quello dell’infermiera assalita brutalmente sulla linea ferroviaria di Brighton.

L’assassinio di Florence Nightingale Shore è una storia che segue due personaggi diversi: da una parte abbiamo Louisa Cannon, giovane diciottenne non ancora sposata, dall’altra c’è Guy Sullivan, agente della polizia ferroviaria e mai andato in guerra a causa della sua miopia.
Il periodo d’ambientazione è il primo dopoguerra, con gli inglesi che cercano di tornare alla normalità dopo le privazioni della guerra e affrontano la vita quotidiana dopo la paura e gli stenti degli anni passati.

La storia è ambientata principalmente nella tenuta dei Mitford, una famiglia composta principalmente da figlie femmine e un solo maschio, con Nancy che è la maggiore delle sorelle e che ha una tendenza ad impicciarsi non solo di curiosità e gossip mondano, ma anche della vicenda di Florence Nightingale, un delitto che l’appassiona. Sarà proprio Nancy a cercar di coinvolgere Louisa nella ricerca del fantomatico assassino con il completo marrone.

Questo è un libro molto storico, le ambientazioni riflettono in maniera precisa gli usi e i costumi dell’epoca e soprattutto emerge il divario sociale tra nobili, benestanti e servitù.
Nonostante sia un giallo, l’indagine resta un po’ più sullo sfondo nella prima metà del romanzo, mentre emerge e ne diventa protagonista nella seconda parte fino alle ultime pagine.
La forza di questo romanzo è nel voler mischiare la vita mondana a delle indagini, mescolando la vita di due persone con difficoltà a quella di chi è più agiato, informando il lettore anche sulle condizioni dei soldati tornati dal fronte, obbligati a vivere per anni nelle trincee e scampati alla morte quasi per miracolo.

I personaggi sono ben approfonditi, spiegati e sviluppati nei minimi dettagli, lasciando uno spazio considerevole anche ai personaggi minori, che nei momenti in cui vengono messi in gioco, mostrano la loro personalità. È sicuramente un libro che permette di immaginarci ogni singolo avvenimento e di viaggiare su un treno dell’epoca, che con le sue rotaie e fermate, è anche un po’ protagonista.

È un libro che esplora i particolari, non si ferma alle apparenze e per certi versi può sembrar anche un po’ complesso, ma se amate i romanzi storici con una componente di mistero, è sicuramente un libro adatto a voi.

E voi lo avete letto? Vi è piaciuto?

Scheggia

Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

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