Buon pomeriggio Lettori!
Oggi finalmente vi parlo di un libro che ho molto apprezzato, pubblicato dalla Elliot editore, che ringrazio per la copia. Il libro è Le Sorelle Bunner di Edith Wharton, la stessa autrice di L’età dell’innocenza.
Le sorelle Bunner
Edith Wharton
Elliot Edizioni
Prezzo: 14.50 €
Trama: Ann Eliza ed Evelina Bunner gestiscono una bottega di fiori artificiali e piccoli oggetti cuciti a mano in una zona povera di New York. La loro vita tranquilla cambia il giorno in cui Ann Eliza, la sorella maggiore, regala a Evelina un orologio. Metafora tangibile del tempo che passa, questo minuscolo evento sarà l’innesco di una serie inarrestabile di cambiamenti: dall’incontro con il venditore dell’orologio, Herman Ramy, che possiede «il negozio più strano del mondo», fino alla presa di coscienza che la loro rassicurante routine è divenuta una «intollerabile monotonia» a cui porre rimedio.
Le Sorelle Bunner è uno dei libri brevi scritti da Edith Wharton, vincitrice del Premio Pulitzer nel 1921 con L’età dell’innocenza.
In questo volume, di neanche 120 pagine, Edith Wharton ci porta a conoscere Ann Eliza ed Evelina, due donne sole che portano avanti una bottega di fiori artificiali e oggetti cuciti a mano.
Non vivono una vita semplice, anzi la povertà è uno spettro sempre presente e si ha un barlume di speranza quando Ann Eliza decide di regalare un orologio a Evelina, per festeggiare il suo compleanno.
L’orologio però rappresenta il cambiamento, lo scorrere del tempo e i giorni che mutano, con nuove presenze nelle loro vite.
Remy diventa l’elemento di disturbo e il vero cambiamento, tuttavia sembra insidiarsi nelle vite delle donne come un granello di polvere negli ingranaggi dell’orologio.
È un libro breve, diviso in due parti, eppure Edith Wharton riesce a delineare perfettamente il carattere e le inclinazioni delle due donne, con i loro desideri e anche le loro paure.
Remy è controverso fin dall’inizio, così come i personaggi che lo circondano, si mostra come l’elemento di disturbo che in qualche modo mina alla stabilità delle due sorelle, prendendo la forma di una frattura tra le due.
La prima parte scorre molto lenta e la scrittura in effetti non aiuta, poco scorrevole, ma nella seconda parte c’è un vero plot twist che riesce a catturare il lettore e non lo molla più fino alla fine.
È il negozio stesso, simbolo dell’unione e della complicità tra le sorelle, a soffrire maggiormente il cambiamento, vittima delle lancette dell’orologio che per tutto il tempo si rende protagonista del mutare degli eventi.
È un libro breve ma personalmente l’ho trovato piuttosto avvincente e credo sia un ottimo inizio per approcciarsi a questa autrice, della quale sicuramente recupererò altri libri.
Un’ottima lettura. Sono felice di aver finalmente letto qualcosa di Edith Wharton!
Scheggia
Cartaceo
Cara Deborah, se posso darti qualche suggerimento, su questa scrittrice che adoro e conosco bene, ti consiglierei di leggere La Casa della Gioia (the House of Mirth è il titolo originale, talvolta è tradotto come ‘La casa dell’allegria’). Senz’altro anche ‘Ethan Frome’. Ti stupirai di quanto le anbientazioni siano diverse, anche se la Wharton quasi mai ci regala un lieto fine, ma questo nulla toglie alla bellezza dei suoi libri. Non so se ti sarà facile trovare La casa della Gioia, perché non so se attualmente è pubblicato (io ho una copia comprata in negozio dell’usato): se non lo trovi prendilo in prestito in una biblioteca pubblica, ma te lo raccomando caldamente!
Poi, puoi proseguire con ‘L’usanza del Paese’ e ‘La scogliera’ (quest’ultimo forse più di altri ha dei riferimenti molto personali per la Wharton).
NON ti consiglio di leggere subito invece ‘L’età dell’innocenza’: mentre gli altri sono spesso brevi e comunque altamente scorrevoli – la Wharton scrive divinamente – io ho trovato L’età dell’innocenza un po’ più noioso (se mai può essere noioso un romanzo della Wharton); riservalo per dopo, quando avrai letto gli altri, se li avrai apprezzati come spero! Buona lettura!