[Recensione] Piccoli favori di Erin A. Craig

Buon pomeriggio Lettori!

Oggi vi parlo di un libro che mi è piaciuto tantissimo, che ho letto lentamente e che tuttavia mi ha davvero tenuto compagnia, facendomi provare tante sensazioni. Oggi vi parlerò di Piccoli Favori di Erin A. Craig e ringrazio la Fanucci per la copia.

Piccoli Favori, Erin A. Craig, Fanucci, Fantasy, Young adult, Horror, La casa di sale e lacrime, romanticismo, villaggio, comunità, malvagità, osservatori oscuri, api, miele, pastori, storia d'amore, famigliaPiccoli Favori
Erin A. Craig
Fanucci Editore
Prezzo: 14.90 €
eBook: 9.99 €

Trama: Ellerie Downing vive nella tranquilla cittadina di Amity Falls nella catena montuosa del Pugno di Dio – cinque picchi che si innalzano verso il cielo come fossero dita di una mano – delimitata da una foresta quasi impenetrabile di pini alti e stretti. I Downing sono apicoltori da sempre e il miele prodotto dai loro alveari è amato e apprezzato in tutta Amity Falls. Tuttavia, un tempo la vita non era così serena: i primi cittadini hanno dovuto affrontare il Male nei boschi adiacenti ma oggi, per fortuna, le occasioni di scontro sono molto rare. Quando però un carico di rifornimenti scompare, alcuni temono che i mostri che per lungo tempo hanno terrorizzato la regione siano tornati. Mentre l’autunno si trasforma in inverno, movimenti sempre più spaventosi affliggono la città e portano a una tribù di creature diaboliche e mistiche, gli Osservatori Oscuri. Gli Osservatori promettono di soddisfare i desideri più profondi degli abitanti, per quanto smisurati e irrealizzabili, e solo in cambio di un piccolo favore. Ma le loro vere intenzioni sono molto più sinistre. Gli Osservatori Oscuri vagano per il Paese, riducendo in rovina tutto ciò che incontrano. Per salvare il villaggio, Ellerie dovrà scoprire il vero nome del leader degli Osservatori Oscuri, la misteriosa donna vestita di bianco. Si ritroverà così in una corsa contro il tempo prima che tutta Amity Falls, la sua famiglia e il ragazzo che ama vadano in fiamme.

Divisore Scheggia

Questo è il primo libro che leggo di Erin A. Craig, non avendo letto la sua prima opera, ovvero La casa di sale e lacrime, pubblicata sempre da Fanucci.
Piccoli favori si presenta come uno Young adult standalone, con tinte horror, tuttavia il finale apre alla possibilità di un seguito. La storia ha una conclusione, ma un sequel non sarebbe sbagliato.

Tutto si svolge all’interno del piccolo villaggio di Amity Falls, un luogo dove tutti si aiutato e si supportano, dove non ci sono problemi e si va d’accordo tra vicini. Sarà davvero tutto reale?

Amity Falls è una comunità estremamente religiosa, probabilmente l’autrice si è ispirata alla comunità Amish, dove gli anziani si occupano di far rispettare le leggi e il pastore – Padre Briard – si occupa della questione spirituale, portando la parole di Dio nel villaggio.

Le regole spaziavano dai divieti ordinari (nessuno al di sotto dei sedici anni era ammesso nella Casa dell’Adunanza) a consigli così pratici che averli inclusi sembrava quasi stupido (nessuno doveva oltrepassare i pini da solo), a veri e propri avvertimenti (chiunque sabotasse la famiglia, la proprietà o i mezzi di sostentamento dei vicini sarebbe stato punito con sentenza immediata). Eravamo una comunità troppo piccola per incaricare un giudice e troppo isolata per accettare che degli stranieri della grande città ci governassero.

In questa comunità vive Ellerie con la sua famiglia, composta dai genitori, il gemello Sam e le due sorelle minori, Merry e Sadie.
La tranquillità del villaggio inizia a venire meno quando falliscono le missioni di rifornimento, gli uomini muoiono nel tentativo di andare reperire scorte per l’inverno, Sam ha comportamenti violenti e i rapporti di buon vicinato iniziano a vacillare.

Tra incendi, furti e creature deformi, Ellerie cerca di aiutare la sua famiglia, che da sempre si occupa del miele e ne produce in gran quantità da vendere a tutto il villaggio.
L’arrivo del misterioso Whitaker poi le inizierà anche a far sperare in un futuro romantico, essendo ormai diciottenne e con la speranza di avere un matrimonio felice come quello dei genitori.

Questo libro mi è piaciuto molto perché è riuscito a tramettere e far provare sensazioni diverse. Si alternano i momenti delicati e romantici a quelli cupi e inquietanti; si avverte la paura, l’ansia e la forse della malvagità che avvolge il villaggio.

Pagina dopo pagina viene meno la fiducia in ogni singolo abitante di Amity Falls e la narrazione in prima persona permette al lettore di avvertire tutto con maggiore intensità.
Il libro è molto scorrevole con capitoli non troppo brevi ma neanche lunghi; forse a un certo punto allunga un po’ troppo e qualcosa in meno l’avrei preferito, ma Erin A. Craig ha saputo davvero creare atmosfera suggestive e paurose, senza esagerare o scadere nel macabro gratuito e inutile.

Il deterioramento di Amity Falls è graduale, così come il rapporto tra Whitaker ed Ellerie; non c’è di veloce e istantaneo e fortunatamente sono assenti le famose scene spicci, che in questo libro sarebbero state decisamente inutili e fuori contesto.

Ellerie riesce ad esprimere bene i suoi sentimenti in ogni singola occasione e se a volte risulta eccessiva, riesce sempre a motivare le sue scelte.
Ho apprezzato tantissimo la caratterizzazione di ogni personaggio; anche quello vagamente accennato si riesce ad inquadrare nella mischia del villaggio.

La disperazione stava trasformando Amity Falls, spingendo i suoi abitanti ad attaccarsi l’un l’altro per puro egoismo. E non per il bene dell’intera comunità.

Sicuramente la parte fantastica relativa all’oscurità e ai favori non è particolarmente originale, ma l’autrice è riuscita a prendere qualcosa di conosciuto e a parlarne in modo creativo, permettendo al lettore di farsi anche delle domande: è davvero tutta colpa degli osservatori oscuri, o semplicemente ogni essere umano prova sentimenti come rabbia, rancore e tutto quello spettro di emozioni legate alla negatività?

Come Rumplestiltskin in Once upon a time: all magic comes to a price e si potrebbe racchiudere la trama di questo libro in questa frase.

Libro super consigliato agli amanti dello Young adult, che non disdegnano un po’ di magia e horror, senza mettere da parte un pizzico di romanticismo e mistero.

Scheggia

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Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

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