[Recensione] Shades of magic. Il Principe d’acciaio di Victoria E. Schwab

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Buongiorno Lettori!

Stamattina sul blog trovate la recensione di una graphic novel per me molto particolare. Il principe d’acciaio di V.E. Schwab è il prequel, in versione grafica, della trilogia composta dai volumi Magic, Legend e Dark, che io ho nell’ebook in attesa di essere letti.
Essendo un prequel, questa graphic novel si può leggere anche senza conoscere la serie, anzi probabilmente da la possibilità di conoscere un po’ di più alcuni personaggi.
Mi sarà piaciuta?
Un grazie a Jessica di Loving Books per aver organizzato questo review, Ambra di Paranormal Booklover per aver avuto pazienza e creato il banner e ringrazio anche la Casa editrice per la copia fornita.

Il principe d'acciaio, review party, V.E. Schwab, magic, legend, dark, Londra, Verose, Graphic novel, Oscar Ink, mondadoriIl principe d’acciaio (Shades of magic)
V.E. Schwab, A. Olimpieri, E.E. Angiolini
Oscar Ink
Prezzo: 20.00 €
eBook: 9.99 €

Trama: In un mondo illuminato dalle lampade a gas e popolato da maghi che viaggiano tra dimensioni parallele, il principe della Londra Rossa deve abbandonare la protezione della corte reale, fronteggiando qualcosa di peggio dell’esilio.

Divisore Scheggia

La graphic novel si apre con una breve introduzione al mondo creato da V.E. Schwab, con una piccola spiegazione sulla magia che vi albergava.
Protagonista di questo primo volume è Maxim Maresh, principe di Londra, che viene mandato dal padre a Verose, una città conosciuta per la sua criminalità.
A me ha ricordato molto Gotham city, forse non quella raccontata da Nolan nei suoi film, ma qualcosa di più datato.

Nel cercare di passare inosservato, Maxim inizia da subito a verificare sulla propria pelle il grado di criminalità di Verose, fino all’arrivo della nave pirata capitanata da Arisa, la regina pirata, in grado di praticare la magia delle ossa.

Da qui mi sarei aspettata qualcosa di più articolato e approfondito, invece ho avuto l’impressione di una storia un po’ sbrigativa, che non è riuscita nel suo intento di scavare in profondità alla ricerca di particolari.
I combattimenti li ho trovati confusi e forse, peggio di tutti, i disegni sono quelli che mi hanno appassionata meno.

Le linee troppo spesse, le ombre protagoniste, i colori che sembravano sempre tirati su da un eccesso di saturazione, mi hanno stancato un po’ la vista e non mi hanno fatto appassionare a questa storia come avrei voluto.

I caratteri nei fumetti mi ricordano molto quelli della Marvel, ma i disegni sono ben diversi, almeno confrontandoli con quelli in mio possesso. Avrei preferito più respiro tra le linee e meno concentrazione di tanti tratti tutti nella stessa tavola.

Mi è anche sembrato ci fosse una forte diseguaglianza tra le tavole e le card inserite all’inizio di ogni capitolo, molto più curate e con un tratto più delicato.

Nonostante la storia sia abbastanza frettolosa, è comunque godibile e da la possibilità di aprire uno spiraglio su una serie che può essere sconosciuta a molti, ma che si ha voglia di scoprire. Da la possibilità di conoscere alcuni personaggi e forse farsi un’idea della narrazione della Schwab.
Complessivamente devo ancora inquadrare Maxim, che forse è voluto sembrare un po’ troppo eroe senza averne ancora le capacità, mentre sicuramente i personaggi preferiti sono stati Isla e Arisa, diverse nel carattere, ma temprate da una vita avvolta nella criminalità.

Non è una storia brutta, ma avrei preferito qualche approfondimento in più, qualche tavola in più e forse anche colori meno forti.

Scheggia

Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

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