Buon pomeriggio Lettori!
È un po’ che non scrivo sul blog ma sono pronta a farmi perdonare perché oggi vi parlerò di un libro davvero bello! Torniamo nel mondo Young Adult e lo facciamo con un libro scritto da un’autrice italiana che ci catapulta in un mondo fatto di adolescenti, primi amori e desideri mancanti. Il libro è La palestra dei desideri di Barbara Fiorio, edito Rizzoli che ringrazio per la copia.
La palestra dei desideri
Barbara Fiorio
Rizzoli
Prezzo: 17.00 €
eBook: 9.99 €
Trama: Alice è fatta di storie. Si nutre di storie. Le storie sono le sue insegnanti migliori. Finché vive di storie va tutto bene. Il problema è la vita fuori dai libri, ogni giorno più complicata: la prof di lettere l’ha presa di mira, i genitori separati le affidano troppo spesso la sorellina Zoe, il suo migliore amico non capisce che per lei non è solo un amico, e il ragazzo più popolare della classe un po’ la corteggia e un po’ no, mandandola in confusione. Ma questo è niente in confronto a quello che la attende quando incontra il Genio (sì, proprio quello della lampada), che si è intrufolato nel suo liceo travestito da psicologo scolastico per affidarle un compito. Di là, nel mondo delle storie che Alice tanto ama, gli Avveratori di desideri sono in difficoltà, perché di qua, nel nostro mondo, le persone non riescono più a esprimere desideri d’oro (quelli veri, del cuore) e si accontentano di desideri di latta (conformisti e materiali). Starà a lei aiutare gli Avveratori a creare una Palestra dei desideri, un luogo dove le persone re-imparano un po’ alla volta a sognare. Perché il potere delle storie ci allena a pensare in grande e a tirare fuori la parte più bella e sconosciuta di noi. E per Alice è tempo di scoprire che anche la vita fuori dai libri può essere una grande avventura.
«Sono le aspettative che ci fregano» sussurrò Alice. Poi alzò la voce, abbastanza da farsi sentire. «Possiamo giocare, inventare e meravigliarci finché siamo piccoli, poi un giorno dobbiamo cominciare a crescere. Ci obbligano a farlo.»
Parto con il dire che questo libro è bellissimo e che Barbara Fiorio è riuscita a scrivere uno Young adult non semplice, dove la necessità di fermarsi a riflettere si mescola alla leggerezza degli anni dell’adolescenza, dove anche le piccole cose raggiungono la dimensione del dramma. La protagonista è Alice, una ragazza che due grandissimi problemi: la professoressa di lettere e Raffaele, il suo migliore amico della quale è innamorata.
Questo è un libro bello perché riesce a raccontare un’avventura emozionante con dei protagonisti che si trovano per la prima volta ad affrontare delle novità, come ad esempio il primo amore. Alice è una ragazza che non sa come vivere l’adolescenza ed è così per tutti gli adolescenti, che si ritrovano in balìa di mille stravolgimenti emotivi da un momento all’altro.
E in tutto questo cosa accade? Spunta uno psicologo che in realtà è il Genio della lampada con una missione importantissima: aiutare le persone ad avere di nuovo desideri d’oro.
Perché? Abbiamo smesso di desiderare?
«I vostri desideri si sono indeboliti. Credete di averne, lo so, ma sono per lo più desideri di latta, cioè facili o utili. Non sono quei bei desideri di chi sa ciò che vuole diventare, fare o avere per essere felice. Ecco, di quelli in giro se ne sente sempre meno e sempre più deboli. Vi accontentate e pensate, così, di essere contenti.»
In questo Young Adult, Barbara Fiorio ci porta a riflettere sull’importanza di un desiderio e di cosa siamo disposti a fare per realizzarlo. Troppo spesso ci lasciamo andare a desideri semplici, magari desideriamo un oggetto, un qualcosa che si ottiene facilmente e allontaniamo da noi il vero desiderio, quello che ci renderebbe davvero felici, che ci farebbe alzare dal letto con il sorriso. Tutti abbiamo dei desideri e in tanti ormai li sotterriamo sotto le incombenze della realtà e della vita che a volte sembra prendere il sopravvento.
In questo libro, dedicato a ragazzi e adulti, l’autrice ci fa conoscere i desideri di Alice, Diego, Raffaele e anche dei genitori di Alice, della sua insegnante e di tanti altri, tutti con età diverse.
E mentre Alice e sua sorella Zoe aiutano il Genio a creare la Palestra dei desideri, devono anche destreggiarsi per non finire vittime di colui che ormai vive di desideri di platino, emblema del marketing e delle feste commerciali. Molto interessante anche la scelta dell’autrice di inserire diverse creature fantastiche in questo libro, dalla Strega del mare a Campanellino, dalla fata Turchina ai soffioni e le candeline. Un bel mix che ben si amalgama in tutto il racconto.
Tra primi batticuori, confusioni e lezioni di latino, Alice è una ragazza che si fa voler bene. L’ho davvero apprezzata e ho trovato molto realistica anche Valeria, alle prese con un forte cambiamento che evidentemente non riesce a gestire.
Tra Raffaele e Diego neanche a chiedermelo, ho nettamente preferito Diego, ma quello che ho apprezzato di più è stato il lavoro di gruppo che tutti svolgono insieme, portando a un fantastico risultato finale. Sicuramente qualcosa che sarebbe bello vedere in tutte le scuole.
Che dire? Senza dirvi troppo, perché questo libro è tutto da scoprire, credo che Barbara Fiorio abbia consegnato ai lettori un romanzo davvero interessante, con una scrittura che arriva diretta e ci propone personaggi con caratteristiche reali e non sopra le righe o altamente assurdi per la loro età. Sono adolescenti, con tutte le loro paturnie.
«Mi sono fatto l’idea che la felicità, per come la intendete voi umani, sia una creatura bizzarra e inafferrabile. Non potete conservarla come un quadro o un paio di scarpe: spunta quando vuole, può sparire all’improvviso e può essere straordinariamente semplice. Per questo la trovi nelle piccole cose, come una banconota che non ricordavi di avere in tasca o un bel voto in storia, è personale e tante volte si annida tra l’inatteso e la meraviglia. Bisogna allenarsi a riconoscerla, esattamente come ci si può allenare a esprimere desideri. E si, noi Avveratori pensiamo che le due cose possano aiutarsi a vicenda. Se sai cosa ti rendere felice, è più facile trovare i tuoi desideri d’oro.»
Che dire? Forse dovremmo tornare tutti quanti a esprimere dei bei desideri d’oro, anche se per farli avverare dovremmo faticare non poco!