[Recensione] Scrivere, fare, baciare di Lodovica Cima

Buon pomeriggio Lettori,

oggi forse avrete l’ultima recensione dell’anno… non so. Sono indecisa. Vabbè, diciamo che spero sia l’ultima recensione negativa dell’anno, così tagliamo la testa al toro.
Quest’anno ho deciso di partecipare alla Challenge Escape Ciambelle e come primo obiettivo dovevo leggere un libro con una tazza o bicchiere in copertina et voilà! Ho deciso di leggere Scrivere, fare, baciare di Lodovica Cima, arrivato a sorpresa tempo fa e che tuttavia non mi ha proprio entusiasmata.

Scivere fare baciare, Lodovica Cima, Mondadori, Libri per ragazzi, libro per tutti, adolescenza, letteratura, crescitaScrivere, fare, baciare
Lodovica Cima
Mondadori
Prezzo: 16.00 €
eBook: 8.99 €

TramaMina odia scrivere e i brutti voti che colleziona in italiano ne sono una dimostrazione. Quando però in classe arriva Michele, un tipo schivo sempre immerso nella lettura, Mina sente per la prima volta agitarsi le farfalle nello stomaco e i libri diventano tutto a un tratto il mezzo più semplice per avvicinarlo. Complici anche un corso di scrittura creativa, una sorella un po’ secchiona e la sua gamba rotta, Mina libererà le parole che teneva prigioniere dentro di sé e si lascerà travolgere dall’energia contagiosa dei grandi romanzi. 

Divisore Scheggia

Normalmente adoro i libri per ragazzi perché sanno regalare mondi, spesso complicati dall’adolescenza, che tuttavia risultano un po’ edulcorati e lontani da quella che ormai è la mia realtà.
Questa volta però non mi sono innamorata di questo libro e questa storia.

La protagonista è Mina, una ragazza che odia leggere e scrivere, l’opposto di sua sorella maggiore, una creativa amante della lettura e scrittura, figlia perfetta, idolatrata dai genitori.
L’incontro con un ragazzo e dei compiti per casa saranno gli elementi scatenanti che indurranno Mina al cambiamento.

Non sono riuscita ad apprezzare questo libro perché i personaggi non mi hanno conquistata, inoltre il corso di scrittura è davvero troppo presente, sacrificando un po’ la narrazione degli eventi.
Le scelte di Mina sono interessanti, seppur poco originali, tuttavia avrei preferito un maggiore approfondimento di quelli che sono i suoi rapporti con la famiglia e con i compagni di classe.
Sul fronte scolastico ci viene solo detto che lei odia leggere e scrivere e che non parla con nessuno in classe; dal lato privato invece scopriamo qualcosa sulla sua famiglia, ma niente che dia particolare spessore alla storia, anzi i genitori e la sorella sembrano macchiette perfette e il loro opposto è Mina, così diversa negli interessi e passioni.

Il libro si legge velocemente e sicuramente la scrittura è più che adatta ai ragazzi delle scuole medie però ho sentimenti contrastanti verso il messaggio che personalmente ho recepito.
Mina odia leggere e scrivere e il suo comportamento sembra sia dettato da un moto di ribellione verso la propria famiglia, tuttavia ho percepito che si volesse far passare il messaggio del “devi leggere per forza”.

La figura dell’insegnante mi è piaciuta perché cerca di dare spunti per avvicinarsi alla lettura – anche se trovo curioso il suo non accorgersi dei trucchi di Mina – invece ho trovato i genitori un po’ troppo insistenti e poco aperti al confronto e al dialogo.
Complessivamente non mi ha lasciato ottime sensazioni sulla pelle.

Per quanto riguarda tutta la parte, decisamente centrale nella narrazione, del corso in biblioteca, ho trovato interessanti le spiegazioni sulla costruzione dei racconti, però avrei preferito un po’ meno “manuale di scrittura” e più storia.
Le vicende di Mina e il rapporto con gli altri vengono messe in disparte, focalizzando l’attenzione solo su questo corso e su alcuni elementi che vi partecipano.

Ho trovato poco spessore nei personaggi e mi sarei aspettata qualcosa in più da un libro per ragazzi.
Nel complesso credo che a questo libro manchi qualcosa ed è un peccato perché avrebbe potuto dare davvero tanto.

due, votazione, stelline, recensione

Insomma, è andata così.
Peccato perché i libri per ragazzi raramente mi deludono.

Scheggia

Cartaceo

eBook

Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

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