[Recensione] S’infiammano le stelle di Michela Monti e Tiffany Vecchietti

Buongiorno Lettori,

oggi, senza troppi convenevoli, voglio parlarvi di un libro che ho amato e che sono davvero contenta di aver letto. Non è stato facile leggerlo perché quando conosci un autore, o in questo caso una delle due autrici, si rischia di mettere l’amicizia davanti al lavoro, però devo dire che questo libro, anzi questa serie, merita davvero tanto e il risultato della collaborazione tra Michela Monti e Tiffany Vecchietti è davvero eccezionale. Oggi vi parlo di S’infiammano le stelle di Michela Monti e Tiffany Vecchietti, edito da Mondadori.

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Michela Monti, Tiffany Vecchietti
Mondadori
Prezzo: 20.90 €
eBook: 10.99 €

Trama: “Quindi è questo che si ottiene quando ci si fa il culo per la Congrega?” La domanda di Bianca è un proiettile che buca il silenzio della cella buia e sudicia in cui lei, Ebe, Gizem e Ani sono rinchiuse, accusate di tradimento, per volontà di Clarissa. Del resto, cos’altro dovrebbe pensare chi, come lei, sfuggita a un incubo, ha messo a rischio la propria vita per salvarne molte altre, e poi si è ritrovata in un incubo ancora peggiore? Persino Ebe, che ha sempre creduto nella rettitudine morale della sua Suprema, fatica a trovare un senso a ciò che sta accadendo. Quello che le attende è un processo davanti alla loro Congrega e il rischio di essere condannate e vedere annientata la loro lotta. Fuori Dozza, intanto, si preparano tempi bui. Il Regime, ormai è chiaro, non ha intenzione di tollerare alcuna realtà che si opponga alle sue regole e che cerchi di mettere un freno alla sua fame di potere. Per quello sono pronti a morire. A sacrificare tutto. A spargere morte e distruzione. Ancora e ancora. Ma forse c’è una speranza, per Ebe, Gizem, Ani e Bianca. Per tutti. Forse il dolore seminato inizierà a ribollire, a mormorare nelle menti spaventate. E quando la gente comincia a sentire il sussurro delle sofferenze qualcosa si muove, perché tanti sussurri tutti insieme fanno il rumore del mare e diventano un’onda.

Divisore Scheggia

S’infiammano le stelle è il secondo e ultimo volume della dileggia distopica, ambientata in Italia, scritta da Michela Monti e Tiffany Vecchietti.
Specifico quindi che per leggere questo volume è necessario aver letto il precedente – Brucia la notte – altrimenti non si capisce nulla. Questo secondo volume inizia con le protagoniste incarcerate dalla suprema, che si domandano cosa stia realmente succedendo.

Tra omicidi e tradimenti, si scoprirà quanto il potere possa obnubilare la mente delle persone, spingendole ad agire fregandosene delle conseguenze sull’essere umano.
Anche in S’infiammano le stelle ci sono i POV che si alternano e permettono di seguire i personaggi in diversi luoghi, oltre a consentire al lettore di avere una panoramica su tutti gli avvenimenti.

Nonostante ci siano quattro POV non si rischia mai di perdere il filo, anzi ti dà la possibilità di comprendere le scelte fatte dalle protagoniste, oltre alla possibilità di sviluppare simpatie e antipatie per alcuni personaggi, giudicare scelte e provare empatia.

«Anche le stelle di nona grandezza splendono di una luce immensa, quando s’infiammano.»

La scrittura mi è piaciuta tantissimo perché l’ho trovata coinvolgente ma mai banale o pesante. Mi sono piaciute le scelte fatte per raccontare le tradizioni della congrega e anche le scelte finali, perché necessarie e d’impatto, ma il punto veramente forte e d’eccellenza di questo libro è l’attenzione che si dà a ogni personaggio, mostrando senza remore le loro debolezze, umane e non eroine. C’è molta attenzione alle diverse culture e c’è unicità in ogni personaggio.
L’attenzione a ogni sfaccettatura permette al lettore di affezionarsi o meno a qualcuno. E devo dire che tra tutte, quella che mi ha fatto arrabbiare tanto e ho tollerato meno è stata proprio Ebe, che con la sua testardaggine e a volte egoismo, mi ha fatta davvero innervosire.
Ho adorato Gizem, Ani e ovviamente Bianca, che piace con pregi e difetti, anche quando dovrebbe stare zitta.

Questa dileggia è bella perché non ha la pretesa di risolvere tutto e salvare tutti; la fine è in realtà l’inizio ma non lascia il lettore insoddisfatto, anzi si avverte una bella sensazione di rinascita. Gli ultimi capitoli coinvolgono tantissimo e mettono il lettore davanti alla cruda realtà: in guerra non tutti possono salvarsi, anzi bisogna scendere a patti con la realtà e con la consapevolezza che un arrivederci potrebbe essere un addio.

Il sale. Il potere. Per quello erano pronti a morire. A sacrificare tutto.

Questa storia ti accompagna alla fine un po’ a spintoni e un po’ mano nella mano. È un viaggio che non dura tanto eppure ci rende consapevoli della realtà che ci circonda, della possibilità che tutto vada a rotoli, che il mondo si disgreghi e che quel che diamo per scontato possa svanire da un momento all’altro. Si parla di distonia, ma forse quel futuro immaginato non è più così lontano.
È una storia più reale di quanto sembri, vicina a noi e non soltanto per la collocazione geografica. L’intendo delle autrici probabilmente è proprio questo: fare aprire gli occhi al lettore, metterlo davanti all’ovvio, con una pacca sulla spalla e un calcio in culo.
Poi a tutto il resto, ci pensa Bi.

Che dire? Recuperate il primo volume, se non lo avete letto, e poi leggete questo secondo volume. Alla fine, vale il viaggio.

Scheggia

 

Cartaceo eBook

 

Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

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