[Recensione] Brucia la notte di Tiffany Vecchietti e Michela Monti

Buongiorno Lettori,

oggi finalmente vi parlo di un libro che ho aspettato per tanto tempo. La Monti mi aveva detto di questa novità, ma non sapevo cosa aspettarmi realmente da questa lettura e un po’ avevo paura, perché non è mai facile leggere il libro di un’amica e farle sapere cosa ne pensi. Stavolta è più facile per un semplice motivo: il libro mi è piaciuto e adesso vi spiegherò perché. Oggi vi parlerò di Brucia la notte di Tiffany Vecchietti e Michela Monti, edito mondadori, che ringrazio per la copia.

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Tiffany Vecchietti, Michela Monti
Mondadori
Prezzi: 17.95 €
eBook: 9.99 €

Trama: “Nessuno entra. Nessuno esce”. Questa è la scritta che può leggere chiunque si avvicini all’Area di Comando del Campo di Raccolta dove sono rinchiuse Ani e Bianca. Qualcuno, sotto queste due laconiche frasi, ne ha incisa una terza: Noi siamo nessuno. Perché le Raccoglitrici di sale, che qui si fanno prosciugare il corpo e l’anima per ottenere l’oro bianco, l’unica risorsa energetica rimasta in un pianeta ormai depredato ed esausto, sono proprio questo, nessuno, per chi governa il Campo e il Paese. Semplici mattoni, tutti uguali, che una volta rotti possono essere sostituiti senza battere ciglio. Mattoni di un’utopia cieca e feroce, nel nome della quale si sprecano vite, si esercita quotidianamente la violenza e si esaltano egoismo e apparenza. Ma questo Ani e Bi lo hanno capito fin dal loro arrivo, molti anni prima. Entrambe, ancora adolescenti, sono state portate lì con la forza, come tante altre prima di loro, perché considerate elementi pericolosi per la società. Ormai cresciute e diventate l’una il punto fermo dell’altra, sono determinate a fuggire da quel luogo abominevole, che le donne le prende, le mastica e le sputa. Dentro di loro, ragazze diversissime, una che sorride poco e ragiona forse troppo, l’altra esuberante e sfacciata, ma di certo non stupida, si alimenta silenzioso un fuoco che attende solo di divampare e travolgere tutto il marcio che le circonda. Quando accadrà, il mondo che troveranno fuori sarà molto diverso da come si aspettano, deludente e sorprendente allo stesso tempo. Ma in quel mondo dovranno sforzarsi di costruire il loro posto, ricucire le ferite del passato, lottare per la libertà delle compagne ancora recluse insieme a chi, fuori dal Campo, ancora resiste, e abbracciare finalmente ciò che sono davvero.

Divisore Scheggia

La fine di quelle risorse che sembravano inesauribili aveva gettato le persone nel panico e l’economia in un baratro nero. Niente più petrolio. Niente gas. Automezzi da buttare lasciati a deperire nel nulla, poi sventrati per ricavare ogni elemento utile possibile. L’acqua sempre più carente aveva causato mancanza di cibo, fatto divampare conflitti, giustificato regole ogni volta più strette. Ma era stata la paura a portarci verso il controllo assoluto. Nessun politico aveva escogitato soluzioni efficaci: il vuoto rendeva plausibili le proposte più irragionevoli e gli espedienti miopi più convenienti.

Ani e Bianca vivono un campo e no, non è un campo di grano, ma un campo di lavoro, dove ogni giorno raccolgono il sale, il carburante di una società ormai crollata. In questo campo grigio, dove la dignità di molte persone viene annientata, le due non vogliono mollare e vogliono fuggire, riprendersi una vita che valga la pena di esser vissuta. E ci riusciranno? Cosa ci sarà fuori i cancelli?

Non voglio dirvi troppo su questo libro, semplicemente perché credo sia il libro giusto da leggere adesso. Ad oggi, che il corpo delle donne è continuamente protagonista di cronaca nera, leggere un libro di donne che lottano è davvero un toccasana.

Cosa posso dirvi?
Prima di tutto non è un fantasy, o almeno non lo è nel significato che forse gli diamo oggi, ma lo definirei più un distopico con chiari elementi soprannaturali. Insomma, non vi dovete aspettare i draghi (almeno, non in questo primo volume) o elfi, o fate o qualsiasi altra cosa di questo tipo, perché tutto ciò che c’è di magico viene inserito in un contesto logico e surreale allo stesso tempo. Le autrici hanno messo tanta della loro conoscenza nelle pagine di questo libro e si vede, c’è stata tanta ricerca e tanta voglia di mettersi alla prova.

La mia paura più grande riguardava l’ambientazione, perché mi sento sempre un po’ bloccata quando questo tipo di libri sono ambientati in Italia, eppure in questo caso non ho avvertito disagio o forzatura.

«Per fuggire bisogna rompere le regole» continuò «è sempre stato così. Andando oltre le norme si fugge dagli schemi, si creano nuove realtà, cominciano le rivoluzioni. Senza regole spezzate, si resta rinchiuse. Rinchiuse qui.»

I personaggi principali sono Bianca e Ani, due persone all’opposto. Bianca è logorroica, impulsiva, sempre pronta alla lotta e alla rivolta; Ani invece è silenziosa, riflessiva e un po’ timorosa.
A loro si aggiungono altri personaggi ma soprattutto Ebe e Gizem, però non voglio parlarvi di loro perché rischierei di fare spoiler. Posso dirvi che si faranno amare e odiare e io forse ho preso più in simpatia Ebe.
Loro quattro sono le voci narranti di questa storia, quattro POV in prima persona che vi permetteranno di immergervi in un mondo duro e aspro.

Il racconto è scritto bene, non è pesante nonostante gli argomenti trattati non siano caldi abbracci ed è scorrevole, seppur con alti e bassi. La prima parte è un susseguirsi di eventi e momenti ad alta tensione e forse questo è un problema per la parte centrale , che in qualche modo soffre per una partenza carica di adrenalina. Il passato viene raccontato un po’ alla volta e non c’è lo spiegone tutto insieme. La parte finale fa di nuovo aumentare i battiti e il finale ti lascia a bocca aperta, con quella voglia di andare a parlare con le autrici e chiedere spiegazioni, perché non si fa così!

Una menzione speciale voglio farla al loro modo di trattare gli argomenti anche violenti senza mai entrare nello specifico e nelle descrizioni gratuite. C’è da parte loro una vera attenzione alla questione femminile, parlano di violenze però non esagerano, non hanno bisogno di volgarità per raccontare la realtà in un libro che alla fine non è così irreale.

In attesa del secondo libro che ad arrivare arriverà, ma ovviamente non c’è ancora una data, posso consigliarvi questo libro e farvi un piccolo elenco di tematiche e situazioni che troverete: emancipazione, lotta, resistenza, girl power, stregoneria, maschilismo.

Non era il sale a ucciderci, ma il potere.

Posso solo consigliarvi la lettura di questo libro e poi siamo vicini a Natale, potreste sempre chiederlo a Babbo Natale, no?

Scheggia

 

 

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Scheggia

Sono Scheggia ma in realtà sono Deborah e ho una passione sfrenata per la lettura. Entro in libreria ogni volta che ne ho l'occasione, passo ore e ore a guardare i libri, cerco le novità ma anche quelle che non lo sono più. Sono una di quelle lettrici che invadono casa di libri, ne compro in continuazione anche se ho già altre letture prese in precedenza. Amo il mondo dei libri e dell'editoria ed è per questo che la mia più grande aspirazione è entrare in una casa editrice e lavorarci. Io continuo a sperare!

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